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Nutrimenti: Tusitala

Il master di Ballantrae

Robert Louis Stevenson

Libro: Copertina morbida

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2012

pagine: 318

"Era inverno; la notte era molto buia; l'aria straordinariamente limpida e pungente, addolcita dal profumo delle foreste. In lontananza si poteva sentire il fiume che si contendeva il passaggio con il ghiaccio e le rocce: si intravedevano poche luci, irregolarmente sparse nell'oscurità, ma cosi distanti da non intaccare la sensazione di solitudine assoluta. Le condizioni perfette per dare vita a una storia... 'Vieni', dissi al mio motore interiore, 'inventiamo un racconto, una storia che attraversi molti anni e paesi, che parli di mare e di terra, luoghi selvaggi e civilizzati...'". Così Robert Louis Stevenson (Edimburgo 1850-Vailima 1894) racconta la genesi del "Master of Ballantrae". E la descrizione di una magica illuminazione affabulatoria che lo coglie una sera d'inverno nella sua casa sul lago Saranac, nello stato di New York. Lì, nel dicembre del 1887, inizia a scrivere il romanzo che finirà due anni dopo, a bordo dello yacht Casco, nei mari della Polinesia. Dunque, effettivamente, Ballantrae attraversa mari e terre, luoghi selvaggi e civilizzati. E passato e presente, perché la vicenda ha inizio in Scozia (con un ricordo delle storie di quelle terre) e termina nella wilderness americana (con i paesaggi del presente dello scrittore). E attraversa, impregnandosene, anche l'incubo ricorrente di Stevenson: l'ansia del doppio, dell'antagonista interno, dell'alter ego del quale non ci si può liberare.
18,00 17,10

L'uomo che inventò il Polo Nord

L'uomo che inventò il Polo Nord

Philipp Felsch

Libro: Copertina morbida

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2012

pagine: 270

Nella seconda metà del diciannovesimo secolo August Petermann fu il motore dell'esplorazione dell'Artico. Per il cartografo di Gotha il polo Nord era l'ombelico del mondo e la conquista di questo ombelico il compito più importante dell'umanità. Julius Payer, l'esploratore austriaco che scoprì la Terra di Francesco Giuseppe, chiamò Petermann "padre di tutte le spedizioni". Jules Verne lo trasformò in una figura romanzesca. Eppure, benché all'epoca appartenesse all'aristocrazia internazionale delle esplorazioni polari, dopo la morte Petermann fu presto dimenticato. Il perché è evidente: non era uno di quegli eroi che finivano congelati sul pack. Era un armchair explorer, come si diceva con scherno in Inghilterra, un esploratore da salotto. Petermann dirigeva l'impresa dell'esplorazione polare da una cittadina della provincia tedesca e di persona non si era mai spinto più a nord di Edimburgo. Ecco perché un'ombra di dubbio aleggiò sempre sulla sua reputazione. Per gli uni grande teorico, per gli altri lo svitato dell'Artico. Sulla base delle sue teorie e delle sue carte immaginarie, velieri percorsero i mari ghiacciati del circolo polare artico nell'infruttuosa ricerca di una corrente d'acqua tiepida che consentisse di raggiungere il novantesimo parallelo Nord. Inutilmente cercarono le tracce della spedizione di John Franklin, perduta nella ricerca del passaggio a Nord Ovest; molti smarrirono la rotta e naufragarono tra i ghiacci come la Admiral Tegetthoff di Julius Payer.
18,00

Liane de Pougy. Cortigiana, principessa e santa

Jean Chalon

Libro: Libro in brossura

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2012

pagine: 335

Nata Anne-Marie Chassaigne nel 1869, diventata madame Pourpe a diciassette anni, è solo a vent'anni appena compiuti e fresca di divorzio che questa ragazza dai molti nomi, appena giunta a Parigi, costruisce accortamente il proprio personaggio sulla scena e dietro le quinte del demi-monde e diventa la strabiliante Liane de Pougy. Quella di Liane de Pougy e soprattutto la storia di una giovane bretone nata in una famiglia di militari e educata in convento, che si trova a vivere gli anni dissipati e gloriosi della Belle Epoque. I suoi compagni di strada sono le grandi star dell'aristocrazia europea, gli intellettuali e i principi, le donne di piacere, le attrici, i commediografi e i giornalisti del gossip più bieco. In un gran tourbillon in cui il principe di Galles incrocia Marcel Proust fra i palchi dell'Opéra Comique, Colette irride le grandes dames costrette a cedere il passo alle dive del cabaret, la sessualità è vissuta come merce di scambio e grande gioco della tenerezza, Liane si ritaglia un posto unico, riuscendo laddove nessuna aveva osato. Prostituta, certo, pour cause, e con coscienza del ruolo. E poi scrittrice, attrice, donna di spettacolo, modella e pin-up, immagine stessa di una Parigi che stava al mondo occidentale come Roma all'Impero alla vigilia della decadenza, in un ventennio di divertimento sempre più sfrenato destinato a interrompersi bruscamente con la Grande Guerra.
19,00 18,05

Le calligrafie del corvo

Francette Vigneron

Libro: Libro in brossura

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2011

pagine: 423

Una cittadina francese, Tulle, agli inizi del secolo scorso. Una provincia un po' appartata, un posto come tanti, con la quiete dei vicoli e l'animazione delle piazze, il mercato e la cattedrale, e la Corrèze, il fiume placido costeggiato di alberi ombrosi. Tulle, abitata da distinti borghesi, e da antiche famiglie di artigiani e commercianti. Tulle, una provincia tipica, in cui le velleità urbane convivono con le radici contadine. Un luogo tranquillo, insomma. Che cosa potrà mai accadere di straordinario nella placida, anonima Tulle? È il 1917 quando la prima di una lunga serie di lettere anonime firmate "l'Occhio di Tigre", comincia a incrinarne la calma apparente, prima in maniera sotterranea, poi sempre più eclatante, sollevando il coperchio su un groviglio di vizi veri o presunti, che sembrano concentrarsi all'interno della più severa istituzione cittadina, la Prefettura, e che disseminano odio e oscenità fino a causare la morte di due innocenti. La vicenda che tenne la Francia con il fiato sospeso, scuotendo l'opinione pubblica e chiamando in causa le voci dei più autorevoli medici e scienziati dell'epoca, terminò con un processo fra i più celebri del secolo. Chi era dunque l'uccello del malaugurio, l'oscuro firmatario delle migliaia di lettere vergate a mano che per cinque lunghi anni tenne in scacco un'intera comunità?
19,50 18,53

Il turco. La vita e l'epoca del famoso automa giocatore di scacchi del Diciottesimo secolo

Tom Standage

Libro: Libro in brossura

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2010

pagine: 306

Per tre quarti di secolo, dal 1770, quando esordì al cospetto dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, fino all'incendio che lo ridusse in cenere a Filadelfia nel 1854, un automa in abito da turco sfidò in Europa e negli Stati Uniti tutti i maggiori scacchisti e i più influenti personaggi politici del tempo. Tra i suoi avversari si annoverano certamente Benjamin Franklin e Napoleone, altri aggiungono alla lista Federico il Grande, Caterina di Russia, Luigi XV, Giorgio III d'Inghilterra. Persino Ludwig van Beethoven incrociò la sua strada con quella del Turco. Ma l'automa sfidò soprattutto le menti analitiche che accorrevano alle sue esibizioni: dov'era il trucco? All'interno della cattedra che il Turco dominava come un profeta biblico, c'era forse nascosto, tra mille ingranaggi, un bambino sapiente? un nano esperto? un polacco ufficiale di cavalleria privo delle gambe? O l'automa veniva comandato da improbabili congegni magnetici? Tra i molti che scrissero di lui, suggerendo le più astruse soluzioni della truffa, vi fu, nel 1836, un giovane Edgar Allan Poe. L'articolo nel quale confutava la mera meccanicità del congegno e la determinante presenza dell'azione umana - Il giocatore di scacchi di Maelzel - è uno dei primi testi dati a stampa dallo scrittore americano. In quelle brevi pagine - che si possono leggere in appendice - Poe rimase stregato dallo sguardo che aveva gettato sull'abisso, scrutando il fondo oscuro dell'inganno e quello abbagliante della sua fascinazione.
19,50 18,53

La zattera della medusa

Jonathan Miles

Libro: Libro in brossura

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2010

pagine: 351

Nel luglio del 1816 la fregata francese "Medusa" naufraga al largo delle coste del Senegal. Centoquarantasette disperati cercano la salvezza su una zattera che viene abbandonata in mare con pochissimi viveri. Per dodici giorni i superstiti si dilaniano, si uccidono, si cibano gli uni degli altri. All'alba del 17 luglio, ne vengono tratti in salvo appena quindici, sopravvissuti a quella terribile carneficina originata dalla disorganizzazione, dall'insipienza dei comandanti e alimentata dalla folle disperazione dei naufraghi. Théodore Géricault decide di usare quel crudo episodio di cronaca per un quadro che cambierà l'idea di pittura. Anch'egli naufrago dell'esistenza, con alle spalle una disperata e sfortunatissima storia d'amore, per nove mesi si chiude nel suo studio e lavora all'enorme tela di cinque metri per sette. Ma il dipinto, che descrive anche la tragedia della Restaurazione, la disillusione dell'età napoleonica, il mesto ripiegarsi degli entusiasmi rivoluzionari, si scontra con la banalità del pensare comune, con l'orrore per lo scandalo e porta il suo autore a una precoce fine. Storia emblematica di comandanti meschini, vittime sacrificali e artisti eroici, la vicenda della "Zattera della Medusa" sembra trovare negli anni che stiamo vivendo un parallelismo perfetto che la porta a esser letta non come il resoconto di una cronaca del diciannovesimo secolo ma come la feroce e visionaria anticipazione del nostro presente.
19,00 18,05

Il giardino dei versi. Ediz. italiana e inglese

Robert Louis Stevenson

Libro: Libro in brossura

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2010

pagine: 206

Robert Louis Stevenson non ci teneva affatto all'etichetta di scrittore per ragazzi: quando pubblicò L'isola del tesoro a puntate, all'inizio degli anni ottanta dell'Ottocento, scelse di firmare con uno pseudonimo proprio per evitare una cosa del genere. Non dispiaceva invece a Stevenson l'idea di firmare poesie per bambini come . avvenne quando pubblicò la raccolta Il giardino dei versi. Uscì nel 1885, dunque in un decennio affollato di sue opere, anche capitali. Abbiamo già ricordato L'isola del tesoro che in volume comparve nel 1883 e gli diede la fama, ma dobbiamo aggiungere ancora almeno due titoli, Lo strano caso del Dr Jekyll e di Mr Hyde (1886) e Il signore di Ballantrae (1889): questo solo per dire che le poesie dell'infanzia appartengono a uno dei periodi più fecondi dello scrittore e sono un significativo, intenzionale omaggio a quell'epoca protetta e felice, luogo privilegiato di giochi e di sogni anche se Robert Louis era stato un bambino cagionevole e d'altra parte per tutta la vita avrebbe sofferto per il mal sottile che gli minava i polmoni. Età di lettura: da 11 anni.
18,00 17,10

L'ultima spedizione

L'ultima spedizione

Robert F. Scott

Libro: Copertina morbida

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2014

pagine: 589

Questa è la prima traduzione integrale dei diari che Robert F. Scott tenne durante la sua ultima spedizione in Antartide (1910-1913), un'impresa ciclopica che doveva raggiungere per prima il polo Sud e che invece venne preceduta di appena cinque settimane dalla squadra norvegese di Amundsen. Sulla strada del ritorno Scott e quattro compagni andarono incontro alla morte. Otto mesi dopo, un gruppo di ricerca trovò la tenda di Scott, i corpi di tre degli esploratori, i quaderni e la macchina fotografica che aveva immortalato la marcia. L'epica della sconfitta, se da un lato ha reso popolarissimo Scott, dall'altro ha messo in secondo piano molti altri aspetti interessanti della spedizione Terra Nova. Non ultima l'alta qualità letteraria del diario. Nei sedici mesi di permanenza in Antartide Scott tenne quotidianamente (salvo pochissime eccezioni) una sorta di giornale di bordo che documenta l'intero sviluppo degli eventi. È una registrazione accuratissima che testimonia la conquista del polo e la tragica fine a undici miglia dal deposito che forse avrebbe garantito la sopravvivenza della squadra polare. Questa nuova edizione (che ripristina i tagli censori della prima pubblicazione inglese, sopravvissuti fino al 2005) permetterà al lettore di apprezzare le qualità letterarie dell'esploratore britannico, la sua indefessa fiducia nelle capacità dell'essere umano e darà giustizia delle molte critiche che gli sono sempre state indirizzate come responsabile dell'impresa.
22,00

Avventura brasiliana

Avventura brasiliana

Peter Fleming

Libro: Copertina morbida

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2013

pagine: 476

Nel 1932 Peter Fleming, un brillante ex studente di Eton di ventiquattro anni, decide di rispondere a un annuncio sul Times per partecipare a una strampalata spedizione nel Mato Grosso alla ricerca di un altrettanto strampalato esploratore, il colonnello Percy H. Fawcett, svanito in quell'impenetrabile foresta da sette anni, mentre era alla ricerca di una presunta civiltà scomparsa. Le ultime notizie lo dicevano prigioniero di una tribù di indios. Quasi certamente, però, era stato massacrato insieme ai due compagni, fra i quali suo figlio, in qualche punto fra i fiumi Xingu e Araguaia, nella Serra do Roncador. Nella sua storia curiosa e romantica c era parecchio materiale per far innamorare uno spirito avventuroso. Considerato un classico dei libri di viaggio del Novecento, "Avventura brasiliana" non è un semplice resoconto, ma un'irresistibile mescolanza di generi: dalla spy story al romanzo umoristico, dal saggio antropologico non ortodosso al teatro shakespeariano al cinema. È questo l'esordio in letteratura di Fleming, autore di altri libri di viaggio, e agente segreto durante la Seconda guerra mondiale. Venticinque anni dopo la spedizione in Brasile, il fratello minore di Peter, Ian, inventerà un personaggio mitico della letteratura d'evasione: James Bond, l'agente con licenza di uccidere, disegnandolo su molte delle idiosincrasie, dei tratti distintivi e delle imprese avventurose dell'allora più famoso Peter.
22,00

Da solo sull'Everest. La straordinaria avventura di Maurice Wilson

Da solo sull'Everest. La straordinaria avventura di Maurice Wilson

Dennis Roberts

Libro: Copertina morbida

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2013

pagine: 192

L'Everest custodisce da quasi ottant'anni il corpo di uno dei più singolari scalatori che cercarono invano di espugnarlo. Maurice Wilson, nato nel 1898 nello Yorkshire, eroe decorato della Grande Guerra, non era un alpinista. Eppure i suoi resti sono stati ritrovati a più di seimila metri d'altitudine sopra il livello del mare. Sull'Everest. Com'era arrivato fin lì quell'uomo di pianura, robusto e taciturno? Volando da Londra fino in India in solitaria, e seguendo rotte che nemmeno i grandi pionieri del volo avevano osato. Poi a piedi, verso il Tibet dei monasteri ventosi, sovrastato dalle creste maestose e implacabili dell'Himalaya. Wilson voleva scalare l'Everest, da solo, così come da solo aveva viaggiato, per provare che la fede poteva se non smuovere le montagne, almeno espugnarle. E arrivò molto lontano, prima di essere sconfitto dai ghiacci eterni, incommensurabili per l'uomo. Ce lo raccontano queste pagine, ripercorrendo il diario di Wilson, ritrovato assieme al suo corpo congelato nel 1935 da Eric Shipton. Per molti fu un suicidio a lungo meditato, per altri un estremo tentativo di dar ragione alla volontà del singolo, alla sua forza di persuasione. Tentare di raggiungere la vetta dell'Everest, nel 1933, era impresa mai provata prima da un uomo solo e ritenuta impossibile. Oggi, pochi alpinisti l'hanno portata a termine. Dimostrando che la sua idea non era il desiderio di un folle.
16,00

Shackleton in Antartide. La spedizione Endurance (1914-1917) nelle fotografie di Frank Hurley

Shackleton in Antartide. La spedizione Endurance (1914-1917) nelle fotografie di Frank Hurley

Frank Hurley, Joanna Wright, Shane Murphy

Libro: Libro in brossura

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2012

pagine: 286

Frank Hurley (Sydney, 1885-1962) è il fotografo e cineoperatore che ai primi del secolo ha soggiornato più a lungo in Antartide. Partecipò nel 1911-1914 alla spedizione Aurora di Douglas Mawson e, appena conclusa quella, raggiunse quella di Sir Ernest Shackleton che doveva attraversare il continente passando per il polo. L'Endurance non raggiunse mai le coste antartiche e con il suo equipaggio rimase imprigionata dai ghiacci del mare di Weddell. Andò alla deriva per mesi, sino a quando il 21 novembre 1915 finì letteralmente in frantumi, stritolata dai ghiacci. La marcia dei naufraghi verso il mare trascinando le scialuppe sul pack, l'approdo a Elephant Island, la traversata di ottocento miglia per raggiungere un porto di baleniere e cercare soccorsi, il successivo recupero dei naufraghi, fanno ormai parte del mito di Shackleton. In questo libro quel mito viene mostrato attraverso più di duecento fotografie che Frank Hurley scattò durante i due anni che trascorse sul pack prima e su Elephant Island poi, come membro della spedizione Endurance. Nonostante fosse stato costretto ad abbandonare gran parte delle attrezzature e alcune centinaia delle lastre fotografiche impresse durante la spedizione, Hurley continuò il suo lavoro sino alla fine, documentando con gli ultimi scatti a sua disposizione l'arrivo dei soccorsi e il salvataggio dei naufraghi di Elephant Island il 30 agosto del 1916.
29,00

Messaggero d'amore

Messaggero d'amore

Leslie P. Hartley

Libro: Copertina morbida

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2011

pagine: 366

Leo Colston è un uomo di sessant'anni spento e inaridito dalla mancanza d'amore. Sta compiendo una ricognizione del passato attraverso una serie di oggetti della sua infanzia quando si rende conto che la sua memoria ha un vuoto evidenziato dall'apparire di un diario, datato 1900, la cui lettura lo riporta all'estate di quell'anno. Poco alla volta riaffiorano le memorie dell'anno scolastico precedente, la sua passione per lo Zodiaco e per la magia, della quale si piccava d'essere esperto e che esercitava con qualche successo. Ma il fulcro del diario sono le tre settimane che, studente dodicenne, trascorre ospite nella fastosa dimora di Brandham Hall, invitato dal compagno di classe Marcus Maudsley. Qui Leo entra in contatto con i complessi sistemi comunicativi degli adulti e attraversa la sua linea d'ombra, non senza laceranti conseguenze che ne condizioneranno l'esistenza. Coinvolto suo malgrado - come inconsapevole latore di biglietti d'amore clandestini nella contrastata storia tra la sorella maggiore di Marcus, Marian, promessa sposa a Lord Trimingham, e il fittavolo Ted Burgess, ne rimane bruciato. Decide allora non solo di non recapitare più biglietti ma d'interrompere la storia di Marian e Ted. A scuola era riuscito, attraverso un sortilegio riportato sul diario, a troncare i soprusi che alcuni studenti esercitavano su di lui. Pensa così di poter fare altrettanto con i due amanti. Il sortilegio si rivela efficace, ma conduce i protagonisti alla catastrofe...
19,50

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