Officina Libraria: I Lemuri
La cappella Colleoni e il Luogo Pio della Pietà. Guida
Stefano Incontro, Marco Pellegrini, Paolo Plebani, Giulia Zaccariotto
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 96
La cappella Colleoni, tra i più alti esiti del Rinascimento lombardo, nasce come mausoleo del condottiero Bartolomeo Colleoni (1395/1400-1475), eretto nel cuore religioso e politico della sua città, Bergamo, addossato alla basilica di Santa Maria Maggiore. La sua realizzazione fu voluta intorno al 1470 dallo stesso Colleoni e affidata all’architetto-scultore Giovanni Antonio Amadeo, che immaginò una costruzione innovativa, a pianta centrale. Sin dalla facciata, composta da un gioco di tarsie e decorazioni in marmi policromi, appare evidente il forte recupero dell’antico – imperante nella Lombardia di tardo Quattrocento e frutto di una precisa scelta politica – che caratterizza anche il monumento funebre del condottiero, in cui episodi biblici si alternano a elementi anticheggianti e su cui Amadeo fa innestare una scultura equestre, sul modello dei sepolcri dei grandi signori del Tre e Quattrocento lombardo e veneto. Questa agile guida, arricchita da un profilo storico di Colleoni, conduce il visitatore alla scoperta delle preziose opere custodite nella cappella: dal rinascimentale sepolcro di Medea, figlia di Bartolomeo, morta quindicenne nel 1470, alle sculture di Pietro Lombardo e della sua bottega, passando per gli interventi pittorici settecenteschi di Giambattista Tiepolo, Giuseppe Maria Crespi e Angelika Kauffmann. La guida descrive anche il Luogo Pio Colleoni, istituzione che ebbe l’incarico del completamento della cappella, della futura manutenzione e del servizio di culto. Il Luogo Pio conserva numerose opere d’arte, tra le quali spiccano le statue provenienti dalla facciata della cappella, la sala del Consiglio, affrescata dopo il 1476 da maestranze locali, e il ritratto del condottiero di Giovan Battista Moroni.
The Colleoni Chapel and the Luogo Pio della Pietà. Guide
Stefano Incontro, Marco Pellegrini, Paolo Plebani, Giulia Zaccariotto
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 96
La cappella Colleoni, tra i più alti esiti del Rinascimento lombardo, nasce come mausoleo del condottiero Bartolomeo Colleoni (1395/1400-1475), eretto nel cuore religioso e politico della sua città, Bergamo, addossato alla basilica di Santa Maria Maggiore. La sua realizzazione fu voluta intorno al 1470 dallo stesso Colleoni e affidata all’architetto-scultore Giovanni Antonio Amadeo, che immaginò una costruzione innovativa, a pianta centrale. Sin dalla facciata, composta da un gioco di tarsie e decorazioni in marmi policromi, appare evidente il forte recupero dell’antico – imperante nella Lombardia di tardo Quattrocento e frutto di una precisa scelta politica – che caratterizza anche il monumento funebre del condottiero, in cui episodi biblici si alternano a elementi anticheggianti e su cui Amadeo fa innestare una scultura equestre, sul modello dei sepolcri dei grandi signori del Tre e Quattrocento lombardo e veneto. Questa agile guida, arricchita da un profilo storico di Colleoni, conduce il visitatore alla scoperta delle preziose opere custodite nella cappella: dal rinascimentale sepolcro di Medea, figlia di Bartolomeo, morta quindicenne nel 1470, alle sculture di Pietro Lombardo e della sua bottega, passando per gli interventi pittorici settecenteschi di Giambattista Tiepolo, Giuseppe Maria Crespi e Angelika Kauffmann. La guida descrive anche il Luogo Pio Colleoni, istituzione che ebbe l’incarico del completamento della cappella, della futura manutenzione e del servizio di culto. Il Luogo Pio conserva numerose opere d’arte, tra le quali spiccano le statue provenienti dalla facciata della cappella, la sala del Consiglio, affrescata dopo il 1476 da maestranze locali, e il ritratto del condottiero di Giovan Battista Moroni.
Forte di Belvedere. Guida-Fort Belvedere. Guide
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 96
Dal cuore di Firenze, attraversato Ponte Vecchio e risalita costa San Giorgio, si accede a uno dei luoghi più suggestivi della città: il forte di Belvedere. Voluto alla fine del Cinquecento dai Medici per rafforzare le difese dell'Oltrarno, il forte si inserisce con armonia nel paesaggio urbano e naturale, offrendo vedute scenografiche sulla città e sui colli. Progettato da Bernardo Buontalenti per Ferdinando I, il complesso comprende anche la palazzina, costruita precedentemente da Cosimo I e completata sotto Francesco I. Nel secondo dopoguerra, conclusa la sua funzione militare, il forte è stato restituito alla città come spazio pubblico, trasformandosi in un luogo di cultura e bellezza, divenuto negli anni cornice d'eccezione per mostre ed eventi.
Palazzo Medici Riccardi. Guida. Ediz. francese
Valentina Zucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 112
Palazzo Medici Riccardi. Guida. Ediz. inglese
Valentina Zucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 112
The cathedral of Cremona. Guide
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 120
Tra le grandi cattedrali romaniche padane, quella dedicata a Santa Maria Assunta a Cremona è una delle più ricche di testimonianze figurative alte e stratificate, che improntano il lento passare dei secoli di segni di particolare rilievo. I nomi dei più grandi maestri, in prima persona o nell'accezione medioevale di bottega, si susseguono fitti: Wiligelmo, Antelami, l'eccelso Marco Romano, i campionesi, arricchiscono la facciata con opere grandiose e superbe, aristocratiche e terragne. Nell'interno poi, il ciclo di affreschi nella navata maggiore con le Storie della vita della Vergine e di Cristo squaderna come in nessun altro luogo i sintomi dell'incalzante rinnovamento in atto nella pittura italiana del primo Cinquecento, dal classicismo senza errori di Boccaccio Boccaccino alle inquietudini eccentriche e ponentine di Altobello Melone e di Gianfrancesco Bembo, del bresciano Romanino e del friulano Pordenone, cui spetta il gran finale con la clamorosa e baluginante Crocifissione della controfacciata. Accanto a questi due poli, la facciata e la navata, si aggregano capolavori di tutti i secoli, pittura, scultura, oreficeria. Cicli tardo-gotici nelle volte delle navatelle, che rimandano al gusto delle miniature e dei Tacuina sanitatis; la grande croce d'argento quattrocentesca; alcune tra le sculture più importanti ed espressive del Rinascimento in Lombardia; gli affreschi e le tele dei Campi, i massimi esponenti della scuola pittorica cremonese del Cinquecento, tra Maniera e natura; dipinti e sculture dal Sei all'Ottocento, dai Procaccini al Genovesino, da Bertesi a Borroni, fino a Giuseppe Diotti.
I ritratti dei Medici alle Gallerie degli Uffizi. Guida
Adele Milozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2023
pagine: 90
Nella veste di una maneggevole guida riccamente illustrata, il volume offre uno strumento per apprezzare i ritratti medicei conservati nelle Gallerie degli Uffizi proponendo allo stesso tempo una narrazione coinvolgente per l’intreccio delle vicende umane e storico-artistiche nell’arco di cinque secoli. I membri di quella che si può considerare la famiglia più rappresentativa del Rinascimento italiano e dell’età moderna ebbero modo di costruire la propria immagine pubblica in un sofisticato ambiente culturale in cui erano attivi artisti celebri come Raffaello, Pontormo, Bronzino, Vasari nonché poeti, letterati, scienziati, umanisti e studiosi di fine intelletto. In questo milieu vivace sono stati concepiti i dipinti di epoche e autori diversi che interpretano variamente la richiesta di una ritrattistica raffinata e di corte. Le opere vengono presentate nel volume in ordine cronologico, permettendo di orientarsi tra le tappe principali della storia e della genealogia dei Medici e, al contempo, di ripercorrere un segmento fondamentale della storia dell’arte in Italia. Ne emerge un racconto collettivo, un lungo dialogo ideale tra volti, corpi, personalità descritto in una sequenza di testi brevi, redatti con un linguaggio divulgativo, che accompagnano ciascuna opera dando conto delle notizie storiche, dei documenti sopravvissuti, dei risultati più significativi e aggiornati degli studi, presentando con le loro fattezze e le loro vicende i protagonisti di quella irripetibile stagione culturale e politica. Dal capostipite Giovanni di Bicci, nel passaggio tra Tre e Quattrocento, fino all’ultimo granduca di Toscana della famiglia nel Secolo dei lumi, il lettore è condotto a godere appieno delle misteriose invenzioni di Vasari, che ritrae Lorenzo il Magnifico tra maschere bizzarre, o della maestria di Bronzino nel restituire la preziosità del broccato d’oro dell’abito di Eleonora di Toledo. Immergendosi nella lettura ci si trova vis à vis con l’intensità espressiva di Giovanni dalle Bande Nere concentrato per respingere i lanzichenecchi o con la regalità consapevole di Caterina e Maria de’ Medici, le due fiorentine salite sul trono di Francia come semplici consorti che il fato portò invece a regnare, lasciando la loro impronta nella Storia ben al di là delle rive dell’Arno.
Palazzo Medici Riccardi. Guida
Valentina Zucchi
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2021
pagine: 112
Il volume permette di conoscere la storia e le bellezze di Palazzo Medici Riccardi, uno dei palazzi più importanti della città di Firenze. Attraverso le pagine è possibile approfondire le vicende che hanno portato alla nascita dell'edificio - per volontà di Cosimo de' Medici e su progetto di Michelozzo - ed esplorarne gli sviluppi nel corso dei secoli, dall'età d'oro rinascimentale al passaggio alla famiglia Riccardi nel Seicento fino all'acquisizione della Provincia di Firenze e ai nostri giorni. Il testo si pone così come un viaggio fra ambienti, personaggi ed epoche storiche, offrendo gli elementi utili per comprendere la storia di un palazzo che tuttora è leggenda e per apprezzare i suoi celebri capolavori: fra questi spiccano la meravigliosa Cappella dei Magi, sapientemente affrescata da Benozzo Gozzoli a metà Quattrocento, e la Galleria degli specchi di età riccardiana, con volta dipinta da Luca Giordano. Lo scritto, corredato di numerose immagini, accompagna il lettore passo dopo passo alla scoperta di tutte le meraviglie del palazzo, cominciando con la facciata e i prospetti esterni, proseguendo con il raffinato cortile, il giardino, il percorso archeologico nei sotterranei, salendo poi la scala monumentale per accedere al piano nobile con la Cappella dei Magi, la sala di Carlo VIII e gli altri ambienti fino alla splendida sala dei Bassorilievi e alla già ricordata Galleria riccardiana. Non mancano schede di approfondimento su temi importanti e specifici, a complemento della lettura.
Villa Cicogna Mozzoni. Guida
Marianna Cogni
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2019
pagine: 128
«Se si va lì, liberi dai paraocchi, quante scoperte a Villa Cicogna Mozzoni: un luogo incantato della Valceresio, tra il Lago di Lugano e Varese, nell'Alta Lombardia, che dal 1957 è aperta al pubblico, pur restando nelle mani dei discendenti degli antichi proprietari. Quanto intenso sia stato nei secoli il rapporto tra il paese e la famiglia Cicogna Mozzoni stanno a dirlo, con evidenza, la parrocchiale di San Giorgio, completata nel 1603, che ospita un capolavoro di Camillo Procaccini, e la mastodontica cappella funeraria, eretta nel 1860 su progetto di Giuseppe Balzaretto e completata nel 1867 da Emilio Alemagna, che sovrasta il piccolo cimitero. Non sono mancati nei secoli i visitatori illustri, né le lodi di questa villa: già celebrata al momento della sua erezione, nel pieno del XVI secolo, da Bonaventura Castiglioni e Bartolomeo Taegio, non è sfuggita al vedutismo ottocentesco né agli esteti stranieri fin de siècle in giro per I'Italia. Bastano a confermarlo le belle pagine di Edith Wharton, nel suo Italian Villas & Their Gardens pubblicato nel 1904, con gli acquerelli di Maxfield Parrish; per cui non sorprende che il libro delle firme di chi è passato di qui annoveri anche - e per due volte, nel 1902 e nel 1904 - Mary Logan Berenson, la moglie di Bernard. Di questa fortuna sono testimoni anche le tante fotografie - e degli esterni e degli interni e del magnifico giardino - realizzate fin dagli esordi del Novecento: da quelle dello studio Montabone a quelle della ditta Ricordi. Chissà invece a che occasione si devono le riprese del grande Paolo Monti. Nonostante questi successi, mancava fino a oggi una pubblicazione specifica che desse conto delle indagini compiute sull'edificio e sulle sue decorazioni e, contemporaneamente, mettesse a disposizione di studiosi e amatori un consistente nucleo d'immagini su cui proseguire le ricerche o semplicemente coltivare il ricordo di una visita.» (dall'introduzione di Giovanni Agosti)
San Maurizio al Monastero Maggiore. Guida
Giovanni Agosti, Chiara Battezzati, Jacopo Stoppa
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2019
pagine: 79
Il Duomo di Cremona. Guida
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2019
pagine: 112
Tra le grandi cattedrali romaniche padane, quella dedicata a Santa Maria Assunta a Cremona è una delle più ricche di testimonianze figurative alte e stratificate, che improntano il lento passare dei secoli di segni di particolare rilievo. I nomi dei più grandi maestri, in prima persona o nell'accezione medioevale di bottega, si susseguono fitti: Wiligelmo, Antelami, l'eccelso Marco Romano, i campionesi, arricchiscono la facciata con opere grandiose e superbe, aristocratiche e terragne. Nell'interno poi, il ciclo di affreschi nella navata maggiore con le Storie della vita della Vergine e di Cristo squaderna come in nessun altro luogo i sintomi dell'incalzante rinnovamento in atto nella pittura italiana del primo Cinquecento, dal classicismo senza errori di Boccaccio Boccaccino alle inquietudini eccentriche e ponentine di Altobello Melone e di Gianfrancesco Bembo, del bresciano Romanino e del friulano Pordenone, cui spetta il gran finale con la clamorosa e baluginante Crocifissione della controfacciata. Accanto a questi due poli, la facciata e la navata, si aggregano capolavori di tutti i secoli, pittura, scultura, oreficeria. Cicli tardo-gotici nelle volte delle navatelle, che rimandano al gusto delle miniature e dei Tacuina sanitatis; la grande croce d'argento quattrocentesca; alcune tra le sculture più importanti ed espressive del Rinascimento in Lombardia; gli affreschi e le tele dei Campi, i massimi esponenti della scuola pittorica cremonese del Cinquecento, tra Maniera e natura; dipinti e sculture dal Sei all'Ottocento, dai Procaccini al Genovesino, da Bertesi a Borroni, fino a Giuseppe Diotti.
La Ca' Granda da ospedale a università. Atlante storico-artistico
Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2017
pagine: 191
Due insegnanti della Statale raccontano il proprio luogo di lavoro. E si spalanca una cavalcata di immagini a colori attraverso oltre cinque secoli di storia milanese. A partire dal 12 aprile 1456 quando il duca Francesco Sforza posa la prima pietra dell'Ospedale Maggiore: una costruzione che poco più di cent'anni dopo Giorgio Vasari definirà: «luogo tanto ben fatto et ordinato che per simile non credo ne sia un altro in tutta Europa». Ospedale sì, ma anche - dagli anni Cinquanta del Novecento - una delle sedi di una delle grandi università italiane. L'osservatorio prende di mira essenzialmente le vicende storico-artistiche, ma questo non esclude incursioni nei campi contigui. Non mancano le scene madri (la fondazione, i bombardamenti della seconda guerra mondiale...) e i protagonisti dell'obbligo (dal Filarete a San Carlo) ma c'è spazio anche per episodi poco noti o trascurati: le immagini di culto dell'Ospedale, le insegne fasciste, il cardinal Montini, gli scontri del '68 e del 77, il mercatino di Largo Richini, Lucio Fontana, Camilla Cederna, Colpire al cuore... Viene alla ribalta una folla di personaggi minori che restituiscono il sapore della storia, in un caleidoscopio di citazioni spesso recuperate per la prima volta. Nelle lunghissime note si nascondono ritrovamenti, precisazioni, identificazioni nel mare magnum del patrimonio ospedaliero e universitario, così da dare vita a un vademecum che finora non esisteva.

