fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Ombre Corte: Cartografie

Abolire la sicurezza. Un manifesto

Collettivo Anti-security

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 168

Un manifesto contro l’ossessione securitaria, un invito a ripensare il nostro stare al mondo.
14,00 13,30

Mondi animali. Corpi non umani e binarismo ontologico

Laura Fernández Aguilera

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 128

“Mondi animali” esplora il modo in cui i principali binarismi si affermano rafforzandosi a vicenda: maschio/femmina, nero/ bianco, mente/corpo, e soprattutto umano/animale. In che modo il pensiero dicotomico gerarchizzante trasforma i corpi in corporeità dominabili, sfruttabili, assassinabili? Laura Fernández Aguilera utilizza una metodologia di analisi femminista, per definire alcuni concetti-chiave, ricostruire la genesi della barriera umano/animale e offrire una visione critica del paradigma cartesiano. Grazie a un pensiero situato e a un metodo dichiaratamente intersezionale, fa emergere i nessi fra specismo e colonialismo, specismo e oppressione di genere, agentività e resistenza animale, antropocentrismo ed ecologia, entrando nel vivo di alcuni temi “caldi” relativi alle prassi di lotta antispecista. Muovendosi agilmente dall’analisi teorica alla proposta militante, si avvale soprattutto degli strumenti della critica decoloniale (in particolare sudamericana), del lavoro di Silvia Federici, dell’antropologia di Philippe Descola ed Eduardo Viveiros De Castro e della letteratura antispecista/ecofemminista. “L’umanità è costruita sulla devastazione di corpi e vite, umane e non umane. La riflessione che qui condivido risignifica in parallelo animalità e umanità a partire da una scommessa inedita, ovvero la relazione tra specie libera dal dominio. E dunque, compiere i passi necessari per porre fine alle categorie che opprimono e gerarchizzano i nostri corpi”. Introduzione di feminoska e Marco Reggio.
13,00 12,35

Storia delle donne filosofe

Gilles Ménage

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 115

Scritto da Gilles Ménage, grande latinista e precettore di madame de Sévigné e di madame de Lafayette, “Mulierum philosopharum historia” (1690) è un libro sulle pensatrici dell’antichità, una “storia” senza precedenti e senza seguito, fino a tempi molto recenti. Dividendole per correnti di pensiero, ma iniziando da quelle che non appartengono a nessuna scuola, Ménage ci presenta una serie di figure appassionanti: Diotima la maestra di Socrate, Arete la cirenaica, Nicarete la megarica, Iparchia la cinica, Teodora la peripatetica, Leonzia l’epicurea, Temistoclea la pitagorica, per citare solo alcune delle sessantacinque filosofe che l’autore individua studiando i testi antichi e le opere dei padri della chiesa, e che noi oggi difficilmente avremmo l’avventura di incontrare sfogliando le nostre enciclopedie filosofiche. Lo stile narrativo con il quale l’autore ricostruisce la storia di queste donne e l’insistere sulla loro vita e sugli aspetti più importanti delle loro biografie, legandoli al pensiero, sono sicuramente in sintonia con la tradizione del suo tempo. Ma, come scrive Chiara Zamboni nell’introduzione, in questo insistere sulla vita parlando di filosofia c’è forse qualcosa di più, “un riconoscere senza problemi che il pensiero femminile è inseparabile dalla vita quotidiana”, indivisibile nel suo essere pubblico e privato. Introduzione di Chiara Zamboni.
10,00 9,50

Il capitale mondiale integrato

Félix Guattari

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 130

«Plan pour la planète era il titolo originario di questo pamphlet guattariano che circolò all'inizio del decennio Ottanta. Più che di un 'piano per il pianeta', in effetti, si trattava di una cartografia dell'imminente globalizzazione che negli ultimi due decenni del secolo trasformò profondamente l'economia, la cultura e la geopolitica. Da questo punto di vista questo libretto anticipava con lungimiranza quello che pochi erano capaci di immaginare in quegli anni, mentre il conflitto tra le due potenze egemoni sembrava precipitare verso la guerra. Non è la guerra che si prepara, dice Guattari, ma una integrazione globale del capitalismo: questo non significa affatto la pace universale ma la proliferazione caotica di conflitti secondo linee che tendevano ad essere riassunte entro la forma di un dominio globalizzante e integrato. Un decennio dopo la sua pubblicazione, gli eventi geopolitici mostrarono che in effetti, per le donne e gli uomini del pianeta, il pericolo non veniva dalla contrapposizione tra le due grandi potenze mondiali, ma dalla integrazione crescente di produzione economica e controllo, sotto forma di dominio illimitato del modello liberista» (dalla Postfazione di Franco Berardi Bifo). Anche se oggi il panorama è radicalmente cambiato, il metodo di indagine schizoanalitica di Guattari, centrato sull'evoluzione della soggettività e dell'inconscio, rimane di grande attualità.
12,00 11,40

Lavoro d'amore–amore come lavoro. La nascita del lavoro domestico nel capitalismo

Gisela Bock, Barbara Duden

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 166

A partire dagli anni Settanta, il dibattito femminista ha posto il lavoro domestico al centro dell’analisi della subordinazione delle donne e della loro liberazione. In questo testo, Gisela Bock e Barbara Duden ne tracciano l’origine per mostrarne i legami con lo sviluppo industriale: il lavoro domestico come lavoro non pagato della casalinga non è quanto di più antico caratterizza la subordinazione femminile, né un relitto di un’epoca precedente in procinto di essere abbandonato, ma una forma specifica di sfruttamento connessa ai processi di valorizzazione del capitale, che vede i suoi inizi tra il xvii e il xviii secolo per poi svilupparsi negli anni successivi alla rivoluzione industriale. In questo periodo, tutto ciò che lo caratterizza sembra cambiato, compreso l’atteggiamento nei suoi confronti, il suo significato socio-economico, la sua relazione con l’ambiente sociale e naturale. Con gli strumenti dell’analisi storica, il saggio indica come sia definitivamente necessario abbandonare l’immagine della donna lavoratrice costruita esclusivamente intorno al lavoro salariato e vedere in modo nuovo ciò che le donne sono chiamate a fare “per amore” dei propri famigliari: il lavoro domestico gratuito è lavoro e lo si vede bene dal fatto che nasce insieme al lavoro salariato, quale suo pendant nella dimensione della riproduzione.
12,00 11,40

Oltre la giustizia climatica. Verso un’ecologia della rivoluzione

Jason W. Moore

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 166

La ricerca che Jason W. Moore propone da circa due decenni, all’interno del World-ecology research network, ha l’obiettivo di comprendere i processi storici e strutturali che hanno portato alla formazione dell’ecologia-mondo capitalistica e alle relative disuguaglianze socioecologiche, devastazioni ambientali e dinamiche di svalorizzazione economica e culturale. I saggi qui raccolti pongono il problema di come affrontare la crisi climatica ed ecologica in un orizzonte di giustizia planetaria, in modo che a pagarla non siano ancora una volta le popolazioni umane ed extra-umane già sacrificate da secoli di dominio capitalistico e degrado della natura a merce a buon mercato. In altre parole, Jason W. Moore approfondisce e politicizza ulteriormente l’analisi del cambiamento climatico e delle sue conseguenze – non solo ecologiche, ma anche e inseparabilmente economiche, politiche e sociali –, sottolineando le opportunità di una via d’uscita anticapitalista dall’inferno planetario. Questa possibilità si può pensare e praticare solo mettendo in discussione i rapporti di sfruttamento e di appropriazione che riguardano l’intera rete della vita, aprendosi a una prospettiva che coinvolge l’insieme delle forme di vita, federando le lotte per la liberazione dal sessismo, dal razzismo e dalle logiche che in generale dominano l’idea di una infinita accumulazione capitalistica.
14,00 13,30

Ospitalità e spirito del capitalismo. Teorie, storie, istituzioni

Fabrizio Denunzio

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 120

La globalizzazione ha intensificato i movimenti migratori internazionali negli ultimi cinquant’anni, portando all’attenzione delle coscienze e delle istituzioni il problema dello straniero. Di certo, l’Occidente non si è fatto trovare impreparato di fronte all’evento visto che, almeno dal XVI secolo in poi, aveva già messo a punto una serie di funzioni disciplinari con cui imbrigliare, addomesticare e sottomettere ogni forma di alterità: economica (i poveri), di genere (le donne) e di razza (i primi popoli colonizzati delle Americhe). Il libro parte dal dibattito filosofico contemporaneo sul concetto di “ospitalità” per poi rintracciare negli studi storici e sociologici classici sulla nascita del capitalismo alcuni dei momenti cruciali che hanno segnato l’inconciliabilità essenziale tra il suo spirito e ogni forma di accoglienza dell’altro. Un’accoglienza che non fosse mediata dall’internamento e dal profitto, ma, ancor più profondamente, dalla necessità di ridurre l’altro in modo gerarchico e verticale ai suoi valori, quelli del mercato. La ricerca si chiude con un primo abbozzo d’indagine sulla storia del movimento operaio e sulle forme inedite di accoglienza di cui si è fatto protagonista, non ultima il blocco dei portuali di Genova per non caricare materiali bellici sulla nave saudita “Bahri Yanbu”, e questo per dimostrare quanto sia possibile e indispensabile coniugare un’etica dell’ospitalità con la coscienza di classe.
10,00 9,50

Altri spazi. Politiche e pratiche di risignificazione tra digitale e materiale

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 155

Il volume raccoglie saggi teorici e narrazioni di esperienze in dialogo con il visuale, la fotografia e l’inchiesta sociale. Con l’intento di superare una visione dicotomica della relazione tra dimensione materiale e dimensione digitale, lo spazio è assunto quale vettore di interrogazione delle possibilità e dei modi di abitare la contemporaneità, ricompresa nella sua complessità. Al fine di far emergere le riconfigurazioni che hanno una ricaduta politica intersoggettiva e costituente, lo spazio pubblico è considerato e ridisegnato secondo una prospettiva interdisciplinare che si avvale del contributo di filosofi, critici, storici, performers e ricercatori nel campo dei media studies e delle nuove tecnologie. Contributi di Ubaldo Fadini, Stefania Mazzone, Viviana Vacca, Ludovica Fales, Nicolas Martino, Simone Rinaldi, Serafino Murri, Nicole Braida, Giulia Caruso, Davide Casella, Manel Pons Romero, AtiSuffix
13,00 12,35

Genealogie plurali. Per un lessico del pensiero critico

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 167

L’intento del libro è di indagare la potenza costituente di un lessico della contemporaneità. Interrogarsi sui processi di metamorfosi e trasformazione delle parole in un’ottica transdisciplinare permette di evidenziare i nessi politici in trasformazione delle categorie classiche della politica, ma anche i processi di emersione di nuove chiavi interpretative alla luce dei cambiamenti globali in atto. Parole quali, “Violenze” e “Lavori” subiscono torsioni ridefinitorie rispetto alle emersioni plurali di soggettività “altre”, dentro un quadro normativo e dottrinario in crisi. Sul piano della materialità molteplice di un mondo multiversico e virtuale si ridefiniscono parole come “Corpi”, “Temporalità”, “Immaginazioni”, “Transizioni”, “Comune”, fino alla ridefinizione di categorie classiche della politica quali “Governamentalità”, “Femminismi”, “Guerre”, “Pacifismi”, “Segreti”. Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, poi, la potenza di parole da risemantizzare quali “Macchine” e “Anomalie”, si sottopone alla prova dell’accesso democratico e dell’imprevisto rivoluzionario. Proposte per un vocabolario critico del XXI secolo, ipotesi generative di lavoro per l’esserci al plurale. Contributi di Alessandro Arienzo, Giulia Caruso, Andrea Giuseppe Cerra, Ubaldo Fadini, Fabienne Martin-Juchat, Nicolas Martino, Stefania Mazzone, Thierry Ménissier, Giovan Giuseppe Monti, Massimo Occhipinti, Alessio Porrino, Simone Rinaldi, Pietro Sebastianelli, Viviana Vacca, Adriano Vinale.
14,00 13,30

Narcocapitalismo. Vita e psicopolitica nell'era dell'anestesia

Laurent De Sutter

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 130

Cosa hanno in comune l’invenzione degli anestetici a metà dell’Ottocento, l’uso della cocaina da parte dei nazisti e lo sviluppo del Prozac? La risposta è che tutti sono prodotti della stessa logica, che definisce la nostra contemporaneità come “l’era dell’anestesia”. Laurent de Sutter mostra come molti aspetti della nostra vita siano ora caratterizzati dalla gestione dei nostri sentimenti attraverso i farmaci – dall’uso quotidiano di sonniferi ai narcotici pesanti. La chimica è diventata così parte di noi che non riusciamo nemmeno a vedere quanto ci ha cambiati. In questa epoca, essere un soggetto non significa semplicemente essere sottoposti a poteri che decidono delle nostre vite: significa che le nostre stesse emozioni sono state affidate alla stimolazione chimica. Eppure non capiamo perché le sostanze che assumiamo non siano in grado di liberarci dalla stanchezza e dalla depressione, e dalla assenza di desiderio che caratterizza la nostra condizione psicopolitica. Abbiamo dimenticato cosa significa essere eccitati perché le sole eccitazioni che conosciamo sono indotte da farmaci e droghe. Dobbiamo abbandonare la stimolazione narcotica a cui siamo arrivati e trovare un modo per tornare all’eccitazione collettiva, che è la più grande paura del narcocapitalismo.
12,00 11,40

Ritratti del tempo. Virginia Woolf e le scrittrici italiane

Monica Farnetti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 140

Inesplorato e fecondo, il debito contratto dalle autrici italiane con il pensiero e l’opera di Virginia Woolf viene per la prima volta posto in luce, consentendo una nuova lettura di alcuni capolavori della letteratura novecentesca che consistono in altrettanti, spettacolari modelli di rappresentazione del tempo. Virginia Woolf, così audace nel pensare il tempo, e così geniale nel metterlo in scena quale grande protagonista dei suoi romanzi, ha reso disponibili alcune inedite forme di relazione con esso, che si sono rivelate consone all’esperienza femminile tanto da prefigurare un possibile “tempo delle donne”. È da lei infatti, come queste pagine documentano, che le scrittrici prese in esame – da Anna Banti a Gianna Manzini, da Fausta Cialente a Maria Bellonci, da Elsa Morante a Gina Lagorio, Goliarda Sapienza e Melania Mazzucco, con l’aggiunta di Marguerite Yourcenar – hanno appreso a farne un’esperienza propria e proficua, ottenuta attraverso la salvaguardia degli equilibri fra tempo della vita e tempo della storia e la comprensione dei loro delicati intrecci. Come tutte le narrazioni in bilico fra romanzo storico e biografia, sensibili a come il tempo possa farsi racconto e capaci di rispondere con invenzioni magistrali, le autrici qui convocate tendono a persuaderci che di esso si possa fare addirittura un alleato, a condizione di non soccombere alle sue leggi prefissate e di approfittare del suo frequente essere “fuori dai gangheri”.
12,00 11,40

Una teoria politica della finzione. Saggio sul pensiero utopico

Gianluca Bonaiuti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 213

Da tempo il concetto di “utopia” è entrato in un orizzonte d’indeterminazione. Non solo il suo significato politico si è fatto via via più ambiguo, ma la stessa capacità d’immaginarsi realtà alternative ha perduto, almeno in parte, la propria attrattiva in ragione della loro crescente superfluità. Anche chi sondasse l’immaginario contemporaneo, si vedrebbe costretto a riconoscere che il nostro è il tempo delle “distopie”, che ci assediano, piuttosto che quello delle utopie. Il volume non ha come obiettivo quello di mettere fine alle controversie interpretative sulla tradizione utopica, offrendo magari una nuova definizione, al contrario vuole esibire la complessità del profilo teorico del concetto per mostrare il tratto paradossale, quindi produttivo di senso, che lo definisce sin dalla coniatura originaria del termine nell’opera di Thomas More. Ciò che diventa chiaro grazie al concetto di utopia, è la persistente difficoltà che incontriamo nel gestire le possibilità. Se utopia, in senso proprio, è allestimento di una finzione della possibilità, il suo scopo resta quello di ridurre la contingenza. Così, quando si decreta la morte dell’utopia non si fa altro che ammettere la propria impotenza rispetto a una complessità straripante e a una contingenza ingestibile. Come sofisticato riduttore della contingenza, però, l’utopia permette un accesso al possibile che forse può ancora riservare qualche sorpresa.
17,00 16,15

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.