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Orthotes: Ecologia politica

Che cos'è l'ecosofia?

Félix Guattari

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2025

pagine: 458

"Che cos’è l’ecosofia?" raccoglie i testi che Félix Guattari scrisse tra il 1985 e il 1992, alla fine di quelli che chiamava “gli anni d’inverno”. Vicino ai partiti ecologisti, che riteneva potessero allora esprimere un nuovo tipo di militanza, il filosofo e psicoanalista francese si accinse a formalizzare una teoria ecologista la cui ambizione non si limitava alla mera salvaguardia dell’ambiente. Sempre preoccupato di iscrivere la sua produzione teorica all’interno dell’“ordine dell’efficienza”, quello delle “micropolitiche” basate sugli esperimenti collettivi più all’avanguardia, egli ha dimostrato una lucidità critica particolarmente acuta nei confronti dei cambiamenti politici e sociali di cui è stato al tempo stesso attore e testimone. Félix Guattari è stato così uno dei primi a mettere in guardia dalla tentazione destrorsa di una politica volta alla restaurazione di una fantomatica natura originaria, per opporle la propria visione emancipatrice di un’ecologia al tempo stesso ambientale, sociale e mentale. Egli critica inoltre l’emergere di un “eco-business”, basato sulla «spettacolare inversione di tendenza dei mass media, che ha contribuito ad ampliare l’attenzione del pubblico verso i movimenti di ecologia politica».
30,00 28,50

Il comunismo è verde. Lezioni ecologiche dai paesi socialisti

Salvatore Engel-Di Mauro

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2025

pagine: 292

Che l'origine dell'attuale crisi ambientale risieda nel modo di produzione capitalistico, è diventato ormai senso comune. Che la soluzione si trovi in un socialismo ecologico, ne è di fatto logica conseguenza. Ne deriva che, per raggiungerlo, molto si può imparare dallo studio dell'esperienza del passato, dalla storia dei tentativi, e dalle difficoltà che si sono incontrate nella strada verso di esso. Eppure il tema viene raramente sollevato. Il libro di Engel-Di Mauro colma questo vuoto, indagando con rigore scientifico, perizia storiografica e passione politica le lotte, le concezioni e i risultati ecologici del "socialismo di Stato", cioè quella società in cui il capitalismo è stato abbattuto ma il comunismo non ancora raggiunto. Le scoperte sono a volte sorprendenti, le vicende raccontate spesso incoraggianti. Ma il guadagno è soprattutto nella concretezza e nel realismo di cui può arricchirsi la giusta e necessaria spinta utopica che muove le lotte per un futuro ecologico e giusto.
25,00 23,75

Sfruttamento, inquinamento, guerra. Scienza di classe

Jean Fallot

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2025

pagine: 314

Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1976 con un’introduzione di Dario Paccino, ora inclusa in appendice, "Sfruttamento, inquinamento, guerra. Scienza di classe" indaga il legame profondo tra quelle che Jean Fallot definisce “le tre teste del capitale”. Se la guerra imperialistica, come tutte le forme di violenza degli sfruttatori, rappresenta la condizione strutturale delle società di classe, funzionale a difendere i privilegi e spartirsi risorse e territori, l’inquinamento, per contro, ne è la conseguenza storicamente determinata: la corsa al profitto e l’incessante progresso tecnologico, guidati dalla necessità di generare un sempre maggiore plusvalore, conducono alla distruzione della natura insieme al sovra-sfruttamento delle risorse umane e alla loro alienazione. L’inquinamento emerge dunque come esito inevitabile del modo capitalistico di organizzare il rapporto tra società e natura, evidenziando la necessità di ripristinare un metabolismo sociale e naturale ormai gravemente distorto. Cinquant’anni dopo, quest’opera si conferma un classico dell’analisi marxista e dell’ecologia politica. La nuova edizione, arricchita da un’introduzione che ne ripercorre la genesi e ne analizza l’attualità, rilancia la domanda cruciale posta da Jean Fallot: è possibile immaginare una scienza che, anziché alimentare il dominio e la distruzione, si schieri dalla parte della vita, dei bisogni umani e della giustizia sociale?
25,00 23,75

Marx e la questione delle macchine

Marx e la questione delle macchine

Jean Fallot

Libro

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 256

Le domande che Fallot si pone in questo libro mirano all’individuazione delle leggi sociali che regolano la concezione e l’uso della scienza in quanto questione di classe che, all’interno di una situazione determinata, ricava (e può trasformare) il proprio significato materiale. Per questa via, non speculativa bensì politica, accade che il marxismo non si ponga come «filosofia del dominio della natura per mezzo della tecnica, ma della trasformazione dei rapporti sociali di produzione per mezzo della lotta di classe». Perché, come dice Marx, è partendo da qui (e dai compiti rivoluzionari relativi) che «le scienze naturali comprenderanno la scienza dell’uomo così come la scienza dell’uomo comprenderà le scienze naturali», cosicché «non ci sarà più che una scienza». Il comunismo che altro sarà – se saprà esserlo – se non questa sintesi che dovrà rendere non più antagonistiche le contraddizioni, ancora ben presenti e sempre più visibili, fra umanità e natura? Tuttavia va segnalato che Fallot non arriva a questo finalismo non ultimativo con una proiezione utopistica basata sulle speranze di riscatto del proletariato dolente e bistrattato, bensì attraverso l’uso del marxismo come scienza, e quindi come critica della scienza “borghese” del nostro tempo, nei suoi presupposti teorici e nei suoi svolgimenti pratici.
22,00

Post-Scarcity Anarchism. L'anarchismo nell'età dell'abbondanza

Murray Bookchin

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 256

Post-Scarcity Anarchism è composto da una serie di saggi in cui Murray Bookchin focalizza l’attenzione su un'idea di società non gerarchica, ecologica e anticapitalista, che possa soddisfare equamente i bisogni umani attraverso l’uso della tecnologia e di forme di amministrazione autonoma. Per Bookchin, nella misura in cui la tecnologia viene utilizzata in modo ecologicamente sensibile, essa mostra un potenziale rivoluzionario che può liberare la società dallo sfruttamento capitalistico. La libertà deve essere concepita quindi in termini di vita e non di sopravvivenza, perché l’umanità non accede alla propria dimensione più politica ricorrendo a ideali astratti, ma deve soprattutto affrancarsi dai bisogni materiali, dalla schiavitù del lavoro salariato e dalla lotta per la sopravvivenza.
20,00 19,00

Frontiere del lavoro. Esternalizzare la frontiera reclutando lavoro agricolo, tra Stati Uniti, Messico e Centro America

Anna Mary Garrapa

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 148

Il testo esplora il concetto di “frontiera del lavoro”, presentando criticamente alcuni programmi di reclutamento per lavoro temporaneo attraverso le frontiere nord e sud del Messico: il programma statunitense H-2A nell’ambito del “modello agricolo californiano” e i programmi messicani di regolarizzazione migratoria nel contesto del cosiddetto “esodo centroamericano”. Grazie alla ricerca svolta in California, Bassa California e Chiapas, tra il 2016 e il 2021, l’Autrice analizza le strategie economiche perseguite dalle multinazionali agroalimentari, le politiche di vari governi in carica, le pratiche di resistenza messe in atto dalle persone migranti e solidali. La ricerca dimostra come l’uso politico del reclutamento di lavoro agricolo temporaneo contribuisce di fatto alla progressiva chiusura delle frontiere e all’esternalizzazione delle operazioni di controllo e contenzione migratoria da parte degli Stati Uniti verso il sud del Messico e altri paesi dell'America Centrale. Il libro intende contribuire con una prospettiva internazionale al dibattito esistente tra organizzazioni sociali e politiche impegnate nella disputa con governi e reti di trafficanti sulle numerose frontiere della Fortezza Europa.
18,00 17,10

Abbecedario dei Soulèvements de la terre. Comporre la resistenza per un mondo comune

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 200

Finalmente in traduzione italiana l'Abbecedario dei Soulèvements de la Terre, movimento ecologista nato in Francia nell'inverno del 2021 per costruire l'alternativa radicale alle soluzioni correnti alla crisi climatica (dalle manifestazioni simboliche alle risposte tecnocratiche) e per resistere al saccheggio capitalistico delle terre e delle acque comuni, e alla sparizione, sotto il cemento, delle zone naturali alla base della nostra sussistenza. Per natura composito, il movimento riunisce attivisti per il clima, agricoltori, sindacalisti, gruppi autonomi, persone coinvolte nelle lotte territoriali e nelle ZAD (Zones à defendre), cittadini e cittadine, intellettuali di rilievo internazionale. Queste pagine danno voce a una battaglia polifonica contro l'inazione climatica e il greenwashing che perpetra un modello di sviluppo e di coesistenza mortifero, fondato sullo sfruttamento sociale e coloniale. Contro tutto questo, il movimento mette al centro la Terra e la sua valenza politica. Lo fa attraverso l'occupazione di terreni destinati a progetti industriali, il "disarmo" di infrastrutture e fabbriche che accaparrano beni comuni o che asfissiano noi e le altre specie, la creazione di una rete di alleanze che mobilita decine di migliaia di persone e tiene conto delle specie non-umane. In Francia, il movimento ha rapidamente raccolto un vasto numero di adesioni, imponendosi quale realtà politica ineludibile. E tuttavia, la rilevanza e l'urgenza dei problemi che affronta, così come le soluzioni che propone, travalicano i confini d'oltralpe in quanto via finalmente concreta per la composizione della resistenza – al capitalismo, alla distruzione ecologica, alle spiagge privatizzate e ai boschi sventrati – per un mondo comune.
18,00 17,10

Il futuro non è scritto. Disastro, territorio e organizzazione sociale

Davide Olori

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 286

Circa cent’anni fa apparivano le prime ricerche pioneristiche sui disastri come fatti sociali. Da allora, la volontà di confrontarsi scientificamente con “l’oggetto” così sfuggente del disastro ha portato a cercare risposte rispetto alle ragioni profonde, alle dinamiche processuali, ai risvolti dei disastri nella storia degli individui, dei gruppi e delle comunità. Il volume ricostruisce la storia della disaster research ripercorrendo le principali vicende che hanno animato il dibattito, compresi i processi – quanto mai attuali – che hanno portato al cambiamento climatico, al collasso ecologico e alle disuguaglianze sociali che ne derivano. In un contesto in cui si moltiplicano e si intrecciano crisi e instabilità, il vocabolario dei disastri è oggi al centro del modo in cui si pensano i territori di domani. Attraverso la presentazione di tre casi di ricostruzione post-terremoto, il libro analizza il complesso gioco di interessi, attori e strategie, evidenziando la cornice di “accelerazione” entro cui si iscrivono le dinamiche sociali e le disuguaglianze.
24,00 22,80

Il sociale messo in forma. Le infrastrutture come cose, processi e logiche della vita collettiva

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 326

Più che l’esito finale e definitivo di una specifica indagine, questo volume costituisce un vero e proprio cantiere di ricerca aperto. Un laboratorio, dunque, nel quale differenti percorsi di ricerca si incrociano su un terreno comune, trasversale ai diversi campi di approfondimento: le infrastrutture. Esse svolgono un ruolo determinante nelle forme di vita del capitalismo contemporaneo: legano insieme, connettono, vincolano e consentono l’organizzazione coordinata del sociale. Le infrastrutture possiedono specifiche caratteristiche materiali, tecniche, organizzative, essendo quei sistemi socio-tecnici attraverso cui è possibile realizzare e distribuire enormi flussi di merci, di persone, di dati, di immagini e così via. Al tempo stesso, proprio nel continuo e quotidiano ricorso a quei dispositivi, oggi caratterizzati da una estensione quantitativa e una sincronizzazione sistemica inedite, le nostre forme di vita sono a loro volta infrastrutturate dalle logiche e dai codici con cui le infrastrutture funzionano. In questo senso, grazie alle infrastrutture facciamo molte cose, ma a loro volta esse fanno qualcosa delle nostre forme di vita. Questo testo consente pertanto l’accesso ad un cantiere di lavoro in cui, senza pretese esaustive né tanto meno di chiusura sistemica, differenti percorsi di ricerca danno forma ad una prospettiva, un orizzonte esplorativo nel quale la messa a fuoco delle infrastrutture – o per meglio dire, dell’infrastrutturare – assume la valenza di un metodo di indagine, uno strumento attraverso il quale porre attenzione ai processi materiali e immateriali con cui il sociale prende forma. Saggi di: Marco Alberio, Federica Alfano, Paul Blokker, Vando Borghi, Federico Chicchi, Giada Coleandro, Gianluca De Angelis, Alberto De Nicola, Barbara Giullari, Emanuele Leonardi, Matteo Lupoli, Marco Marrone, Davide Olori, Gianmarco Peterlongo, Giorgio Pirina, Beatrice Ruggieri, Maria Rita Tagliaventi, Luca Villaggi.
26,00 24,70

L'accademia e il fuori. Il problema dell'intellettuale specializzato in Italia

Libro

editore: Orthotes

anno edizione: 2023

pagine: 268

Il volume "L’accademia e il fuori" è una raccolta di riflessioni di giovani ricercatrici e ricercatori. L’esigenza di riflettere sull’autoreferenzialità del mondo accademico, di cui la figura dell’intellettuale specializzato è il prodotto, e sul senso di marginalizzazione che caratterizza le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza, ha fatto nascere un significativo incontro di esperienze e ricerche sul rapporto tra sapere accademico e sapere non accademico e su come questi possano e debbano confrontarsi. La dialettica tra l’accademia e il suo fuori è, quindi, il filo rosso che collega spunti filosofici, letterari e socio-politici per provare a costruire pratiche di resistenza all’interno dell’università e di collaborazione con la società. Vicinanza e lontananza, dentro e fuori sono le linee direttrici del volume, che prende in esame le condizioni materiali del lavoro intellettuale e le possibilità di presa della parola in pubblico, nonché l’insegnamento di grandi figure intellettuali rispetto all’agency e al ruolo della critica politica. Il volume vuole essere un punto di partenza per costruire un più ampio dialogo collettivo sulle condizioni del lavoro intellettuale e sulla necessità di rivalutarne il valore politico.
23,00 21,85

L'era della giustizia climatica. Prospettive politiche per una transizione ecologica dal basso

Paola Imperatore, Emanuele Leonardi

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2023

pagine: 166

Da quando le strade di tutto il mondo si sono riempite di giovani inneggianti alla giustizia climatica, pare che la formula transizione ecologica sia sulla bocca di tutti. Come se fosse una novità, un colpo di genio che le élite a tutti i livelli – ONU, UE, governi nazionali – avrebbero partorito per venire incontro alle comprensibili istanze di ragazze e ragazzi. Il libro di Paola Imperatore ed Emanuele Leonardi smonta questa narrazione, mostrandola per quella che è: una menzogna. L’era della giustizia climatica, inaugurata nel 2019 dagli scioperi globali, è infatti in primo luogo la presa d’atto del fallimento dell’idea che la centralità del mercato possa risolvere la crisi climatica. Piaccia o meno, a dispetto dei trattati “ambientalisti” (Kyoto 1997 e Parigi 2015), l’aumento continuo delle emissioni negli ultimi trent’anni – e, anzi, l’incremento del tasso di emissione! – testimonia la disfatta di questa transizione ecologica dall’alto. Non è un caso che i climate strike dicano una cosa semplice: “grazie per il tentativo, non è andata, lasciate spazio a noi” – cioè all’alternativa radicale, di sistema. Emerge dunque uno spazio politico inedito, tutto da riempire ma già ora carico di straordinario potenziale: la transizione ecologica dal basso, basata sul connubio imprescindibile tra protezione ambientale e contrasto alle diseguaglianze sociali. Su questo sfondo, il libro reinterpreta la storia dei movimenti ecologisti in Italia, le dimensioni della giustizia climatica odierna e l’esplosione della convergenza delle lotte – guidata da realtà diverse, con approccio intersezionale, su impulso del Collettivo di Fabbrica della ex-GKN di Campi Bisenzio.
17,00 16,15

Cavalcare l'ingovernabile. Natura, neoliberalismo e nuovi materialismi

Luigi Pellizzoni

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2023

pagine: 246

Cos’hanno in comune le nuove biotecnologie, la geoingegneria, i mercati del carbonio, il potenziamento umano, l’intelligenza artificiale? Dietro la varietà di tecniche e di ambiti applicativi si cela l’unione apparentemente incongrua di razionalità e imprevedibilità: piegare il mondo alla propria volontà non mediante il suo disciplinamento ma grazie alla crescente indeterminazione dei processi; trarre vantaggio da turbolenza e disordine; porsi in sella all’incontrollabile per farsene trasportare. Il libro mette a fuoco questa logica elusiva ricostruendone la genealogia e rilevandone la coincidenza con la razionalità di governo neoliberale, dove i dualismi tradizionali (natura/tecnica, materia/linguaggio, vivente/inanimato, realtà/cognizione, attivo/passivo ecc.) sono sempre più destituiti. Per i “nuovi materialismi” – punta avanzata della teoria sociale – queste polarità supportavano forme di dominio su umani e non umani. Ma che fare se l’anti-dualismo è asservito a un potere sempre più pervasivo che asseconda le minacce ecologiche invece di contrastarle? Il libro cerca una risposta nell’irriducibilità del reale alla sua descrizione, della natura a mero ambiente, trovando in Adorno e nel concetto di forma di vita una chiave teorica, e nell’attivismo prefigurativo un campo di esperienze promettenti.
22,00 20,90

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