fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Passigli: Le Storie

Settembre è il mese di uragani

Maurizio Ferrara

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2011

pagine: 187

Sette sono i racconti che compongono questo volume, che ha avuto la ventura di uscire prima in traduzione francese che nell'italiano in cui sono stati scritti: circostanza curiosa che, se è resa più comprensibile dal fatto che l'autore vive a Parigi da anni ed è uno dei più raffinati traduttori italiani dal francese, è tuttavia un'ulteriore testimonianza della scarsa attenzione dell'editoria italiana per i racconti, considerati alla stregua di un genere minore. Tanto più se si considera che, in occasione dell'uscita dell'edizione francese di questo libro, l'autorevolissima Nouvelle Revue Française ha scritto: "Dopo il celebre "Sulla strada" di Jack Kerouac, la letteratura di viaggio non ci aveva dato, o almeno ci sembra, nulla di simile". Avventurieri dei tempi moderni, vagabondi o disertori, i personaggi dei racconti di Maurizio Ferrara si pongono a uguale distanza dall'utopia e dalla realtà, vivendo in uno spazio intermedio che vorrebbero fosse eterno, mentre viaggiano instancabilmente nei vasti, affascinanti ma anche inquietanti paesaggi dell'America Latina. Sette racconti tutti legati fra loro come le tessere di un mosaico, e d'altra parte tutti profondamente diversi per lo stile via via adottato, che va dal dialogo d'impronta teatrale al flusso del monologo, dalla sobrietà dello schizzo impressionista al delirio verbale della confessione. Sette racconti che sono anche il resoconto di una generazionale 'fuga dalla civiltà', una fuga che si rivela mano a mano sempre più precaria.
18,00 17,10

Velocità dei giardini

Eloy Tizón

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2010

pagine: 128

Una famiglia ben nutrita di figli che attraversa un continente devastato dalla guerra, alla ricerca di uno stabilimento balneare; un agente di commercio che vede minacciata la sua routine in seguito a diversi incontri fortuiti con due personaggi misteriosi; un uomo e una donna che si danno appuntamento ogni sera, senza neanche saperlo, sotto le luci di un parco romano; un professore universitario che festeggia da solo l'arrivo dell'anno nuovo chiuso nella propria auto; un'intera classe di liceali innamorata della stessa, inarrivabile compagna... Ecco alcuni dei protagonisti di questi dieci racconti, preceduti da una lettera a Nabokov quale nume tutelare: tutte esistenze banali e insieme prodigiose da cui scaturiscono storie di ogni genere, ma sempre sorrette da una scrittura limpida, duttile e di raro fascino. "Velocità dei giardini", ha scritto Miguel Angel Mutioz, "contiene storie che ci riguardano, che parlano di noi, ed è proprio quando si riesce ad ottenere questo risultato che un libro diventa indimenticabile". Con cinque incisioji di André Beuchat.
14,50 13,78

Sguardi

Javier Marías

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2010

pagine: 128

Se è vero che "Miramientos" sembra occupare un posto un po' defilato nell'opera letteraria di Javier Marias, è anche vero che questo volume, come scrive Elide Pittarello, "evidenzia una componente fondamentale della sua scrittura: la sfida all'esperienza pragmatica, la scommessa sulle identità fragili . incerte come la vita stessa . che ogni suo libro lancia con differenti dosi di immaginazione". Sono quattordici ritratti di scrittori di lingua spagnola osservati e anzi "perseguiti" attraverso le loro fotografie; e a questi quattordici se ne aggiunge un quindicesimo, e cioè l'autore stesso, che nel suo conclusivo "Autoritratto farsesco" si comporta allo stesso modo che negli altri casi. L'idea che sta infatti alla base di questo volume è di analizzare i volti e gli atteggiamenti, concentrarsi soltanto su queste fisionomie "parlanti" cercando di dimenticare tutto il resto, che sia la frequentazione personale con alcuni di loro - da Aleixandre a Benet, da Savater a Cabrerà Infante, da Martinez Sarrión a Mendoza - o che sia l'eco profonda e consapevole delle loro vite e delle loro opere - da Quiroga a Valle-Inclàn, da Borges a Bioy Casares, da Lorca a Cernuda, da Neruda a Victoria Ocampo. Prefazione di Elide Pittarello.
14,50 13,78

L'incantatore di serpenti

Sanjay Nigam

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2009

pagine: 213

Il romanzo racconta la storia di Sonalal, un uomo di mezza età poco amato dalla sua intrattabile moglie e mal tollerato dai suoi stessi figli. Un uomo alla buona come ce ne sono tanti, che possiede però uno straordinario talento: è il migliore incantatore di serpenti dell'India intera. Una sera, mentre sta suonando per il suo amatissimo serpente di nome Raju, ha l'impressione di avere toccato una tale perfezione da renderlo per una volta vicino agli dèi, e così continua a suonare, a suonare, finché Raju esausto non si rivolta contro di lui... Questo tragico episodio, che avrà una conclusione del tutto imprevista e imprevedibile, è all'origine del suo lungo cammino di redenzione, vera e propria odissea all'interno dell'attuale società indiana, sempre magica e misteriosa per noi lettori occidentali, ma anche molto reale e concreta. L'India delle mucche e delle biciclette, dunque, dei risciò e dei tonga trainati dai cavalli, dei carrettieri con le bombole di cherosene; ma anche un paese in piena trasformazione, dove passato e presente faticano a coesistere, come nella Dehli la cui «pesante cappa di smog aggiunge magnifici colori al cielo crepuscolare», la Delhi dei furbi e dei creduloni. Così che il romanzo di Sanjay Nigam diventa a poco a poco anche una satira, affettuosa e divertente ma anche impietosa, di un mondo che stenta ormai a riconoscersi, in un fantasma di bellezza che neppure l'incanto dell'incantatore riesce più a salvare.
18,00 17,10

Paesaggi originari. Borges, Hemingway, Kawabata, Michaux, Nabokov

Paesaggi originari. Borges, Hemingway, Kawabata, Michaux, Nabokov

Olivier Rolin

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2007

pagine: 114

L'infanzia si nutre di paesaggi che persistono nel corso di tutta l'esistenza, paesaggi che la memoria continua a riproporre anche quando si crede di averli abbandonati per sempre. Le opere degli scrittori, come scrive Olivier Rolin, "non scaturiscono da un'unica origine, ma da un groviglio di origini", e fra queste proprio i paesaggi "originari" che hanno visto crescere e che hanno dato una "forma" alle prime scoperte ed esperienze di ciascun individuo. Questo volume è il risultato di una serie di viaggi attraverso le opere, i luoghi, il tempo. Scritto nel 1999, l'interesse dell'autore si è concentrato su cinque grandi scrittori nati nello stesso anno del secolo precedente: Jorge Luis Borges, Ernest Hemingway, Yasunari Kawabata, Henri Michaux, Vladimir Nabokov. Cinque scrittori fondamentali del Novecento, "dispersi" fra loro da una geografia vasta come il mondo intero e "ricollegati" da Rolin, che ha voluto rileggerne le opere confrontandole con la fisicità dei loro luoghi d'origine. Questa edizione è arricchita da fotografie e da due incisioni di Gianni Stefanon.
12,50

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.