Pontificia Univ. Gregoriana: Analecta Gregoriana
I Farisei in alcuni padri della Chiesa e in altri scritti greci e latini del II e III secolo
Luca Angelelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2022
pagine: 504
Chi sono i farisei? La ricerca degli ultimi decenni ha sottolineato i limiti delle fonti per lo studio storico di questo gruppo giudaico e la necessità di espandere la base documentale per definire meglio i filoni di indagine e scoprirne di nuovi. Questo lavoro rappresenta una delle prime esplorazioni sistematiche degli scritti dei Padri della Chiesa (in latino e greco) come base di studio non solo per la storia dei farisei, ma dello sviluppo della loro immagine nelle comunità cristiane dei primi secoli. In una prima sezione l’analisi statistico-lessicografica ha permesso di seguire l’uso del sostantivo fariseo (φαρισαῖος – pharisaeus) e dell’aggettivo farisaico (φαρισαϊκός- pharisaicus) nei vari autori, realizzando una mappa temporale, evidenziando lo sviluppo di una visione tipologica del fariseo, ed identificando gli autori o scritti più importanti di tale evoluzione. La successiva sezione affronta uno studio analitico degli scrittori cristiani identificati come più rilevanti e realizza un catalogo dei passi in cui sono presenti direttamente i farisei. In questo modo è stato possibile identificare le varianti del tipo farisaico in relazione alle comunità cristiane cui appartengono autori e scritti in cui i farisei sono citati. Questo catalogo, con una analisi specifica di ogni passo considerato, costituisce una base documentale a disposizione del lettore, non solo per sostanziare le conclusioni dello studio, ma come sostrato essenziale per future ricerche. La ricerca identifica non solo il progressivo affermarsi di una figura farisaica, quale immagine letteraria dell’ebreo pervicace ostile ai cristiani, ma una pluralità di sviluppi che hanno portato da un lato allo stereotipo moderno, dove fariseo è sinonimo di ipocrita, dall’altro ad una visione del fariseo diversa, complessa, ma non definitivamente negativa (pseudo-clementine). L’evoluzione tipo farisaico e le sue diverse sfaccettature sono riconosciute come espressione del cammino teologico delle prime comunità, incamminate verso la definizione della propria identità, di ciò che è cristiano, di ciò che è eretico e di ciò che è ebreo.
Il peccato nella teologia di Ireneo di Lione. Uno studio analitico-sistematico
Davide Lees
Libro: Libro in brossura
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2022
pagine: 732
La teologia di Ireneo di Lione ha in tempi recenti trovato un rinnovato interesse anche per la sua concezione positiva della storia di salvezza e di tutta la realtà, a partire dal dalla corporeità dell’uomo, plasmata da Dio con le sue due mani, il Figlio e lo Spirito Santo. Tale visione d’insieme così positiva è stata da alcuni contrapposta al «pessimismo» della concezione agostiniana del peccato originale, sebbene lo stesso Agostino invochi Ireneo come primo testimone di tale dottrina. Ciò suscita la domanda: «Come viene compreso il peccato nella teologia di Ireneo di Lione?» Il presente studio — Premio De Lubac 2021 — affronta tale questione attraverso un ricco percorso analitico che a partire dal termine «peccatum» arriva ad approfondire quelli che nei testi di Ireneo sono i suoi principali sinonimi e i suoi casi paradigmatici. L’approccio lessicografico nell’analisi congiunto all’elaborazione sistematica dei dati per mezzo di strutture euristiche di tipo teologico ha permesso di ricostruire come costitutivo formale fondamentale del peccato il rifiuto della filiazione divina, scopo dei benevoli disegni di Dio, come anche di trovare la integrale congiunzione tra la storia di salvezza come positivo compimento della creazione e la storia come dramma tra peccato e redenzione. L’analisi del peccato nella teologia di Ireneo non solo non contraddice il pensiero di Agostino sul peccato originale, ma può anche apportare importanti chiarimenti a tale dottrina, per esempio per quanto riguarda la spinosa questione della trasmissione del peccato originale, che trova nuova luce in forza del peso teologico che Ireneo riconosce al corpo plasmato da Dio.
Lineamenti della filosofia delle persone di Robert Spaemann. Una fisionomia della realtà della persona come essere - per sé - una ed essere - per altri
Massimiliano Pollini
Libro: Libro in brossura
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2021
pagine: 432
Scritto complesso, compatto e volutamente non sistematico – all’acme della carriera accademica e dell’attività filosofica di Robert Spaemann (1927 – 2018) –, Persone. Sulla differenza tra ‘qualcosa’ e ‘qualcuno’ (1996) non è solo un capolavoro del grande pensatore tedesco, ma è innanzitutto una pietra miliare nella filosofia del Novecento sul realismo delle persone. La sua acuta riflessione sa pro-vocare e destare l’uomo di oggi alla ‘grande questione’ ch’egli da sempre è a se stesso, ponendolo di fronte al senso autentico del suo essere-persona che, dentro i drammi e i rinnegamenti delle persone reali e dentro le traversìe della storia è stato prima obliato dal modo d’esistere dell’uomo moderno, per poi scorrere come fiume carsico nei meandri della travagliata storia della personologia, con un concomitante imporsi, nella forma mentis oggi imperante, della ‘dialettica di naturalismo e spiritualismo’. Si offre qui uno studio rigoroso e inedito della filosofia delle persone di Spaemann – miniera ricchissima tutta da scavare -, che prende sul serio la domanda esistenzialmente decisiva sull’enigma della persona, per arrischiare una comprensione della realtà personale che ognuno di noi è, lasciandoci guidare dal ‘Socrate tedesco’ in un avvincente percorso che raccoglie a piene mani l’eredità e le sfide della tradizione filosofica e restituisce al lettore precisi segnavìa del senso, cioè della vettorialità fondamentale tracciata nell’essere-persona e, resi memori dell’origine e della meta, del senso di marcia a ognuno di noi affidato come compito per divenire le persone uniche che già siamo e sempre più saremo.
Bernardino Rossignoli (1547-1613). Orientamenti della spiritualità post-tridentina
Francesco Chiovaro
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1967
pagine: 220
La natura della potestà del vicario generale. Analisi storico-critica
Velasio De Paolis
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1966
pagine: 147
Subjectivity and knowledge in the Philosophy of Saint Thomas Aquinas
Mariasusai Dhavamony
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1965
pagine: 168
China Missions in crisis
Joseph Krahl
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1964
pagine: 396
The problem of an apologetical perspective in the Trinitarian theology of st. Thomas Aquinas
Robert L. Richard
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1963
pagine: 336
Les pauvres ont-ils des droits? Recherches sur le vol en cas de nécessité
Gilles Couvreur
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1961
pagine: 346
L'intervento di Oscar Cullmann nella discussione Bultmanniana
Luigi Bini
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1961
pagine: 316
Questioni attuali di diritto canonico
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1955
pagine: 496
Ripensare Bellarmino tra teologia, filosofia e storia
Libro: Libro in brossura
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2023
pagine: 366
Si pubblicano in questo volume le relazioni presentate al Convegno Internazionale organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana, in occasione del IV centenario della morte di San Roberto Bellarmino. I diciassette contributi rispecchiano l’itinerario delineato dal comitato scientifico del convegno, intento a “Ripensare Bellarmino tra Teologia, Filosofia e Storia”. Si parte dalla situazione del Collegio Romano al tempo di Bellarmino e dalla sua formazione a Lovanio dove si è reso famoso per i sermoni lì pronunciati. Di seguito, sono studiate le caratteristiche della esegesi di Bellarmino e la sua predicazione. Ampio spazio è dato poi alla spiritualità e alla teologia bellarminiane. Seguono le relazioni sul confronto di Bellarmino con la Riforma e i suoi autori, sia nel contesto germanico sia in quello inglese. Il volume include, infine, una presentazione della ritrattistica del cardinale e del suo contributo al dibattito sulle immagini sacre e si conclude con alcune relazioni sul processo di beatificazione e di canonizzazione di Roberto Bellarmino e su possibili linee di ricerca per il futuro.