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Rubbettino: Biblioteca austriaca

Conoscenza e processo sociale

Friedrich A. von Hayek

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 472

Friedrich A. von Hayek è noto soprattutto per i suoi scritti di economia e di filosofia politica. Ma egli ha lasciato un’estesa eredità anche nel campo della psicologia teorica e della teoria della conoscenza. Anzi, si può dire che è proprio quanto da lui sostenuto in tale ambito a fornire gli strumenti con cui afferrare il significato della sua intera opera. Cresciuto in quella che era ancora la Grande Vienna, Hayek ha intrapreso gli studi economici munito di una vasta dotazione culturale, la cui presenza è chiaramente avvertibile anche nei suoi primi scritti di teoria economica. Il che lo ha progressivamente spinto a misurarsi con questioni che, nella spiegazione della vita individuale e collettiva, precedono e conferiscono una più adeguata identificazione ai problemi economici e sociali. Il lettore vedrà che, posti per la prima volta assieme, gli scritti raccolti in questo volume consentono di percorrere un itinerario cha va dalla trasformazione del cervello in una mente umana al perché il mondo sensoriale non sia il punto di partenza, dall’esistenza di un ordine presensoriale alla constatazione che ciò di cui siamo consapevoli è un fenomeno secondario, dalla scienza come sistema ipotetico-deduttivo ai gradi delle nostre spiegazioni e ai fenomeni complessi, dalla dispersione della conoscenza all’interno della società al processo sociale come esplorazione dell’ignoto, dalla presunzione di onniscienza agli «abusi della ragione». È un viaggio che getta una potente luce sull’estensione dell’opera hayekiana e sulla sua fecondità. Non sorprende pertanto che Hayek abbia portato a un più alto grado di elaborazione teorica l’insegnamento metodologico di Carl Menger, il fondatore della Scuola austriaca di economia. Più esattamente, ha mostrato come quell’insegnamento possa essere considerato la provincia di un continente molto più vasto, dentro cui si trovano, per rammentare solo i principali, i contributi di Bernard de Mandeville, David Hume e Adam Smith. Sono autori accomunati dalla stessa premessa gnoseologica, dal riconoscimento cioè della condizione di ignoranza e di fallibilità, a cui indefettibilmente soggiacciono tutti gli esseri umani: perché non c’è nulla che possa renderci onniscienti e non c’è precauzione che possa sottrarci all’errore.
32,00 30,40

Liberalismo

Ludwig von Mises

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2021

pagine: 236

Il liberalismo, scrive Mises, «è l'applicazione delle teorie scienti?che alla vita sociale degli uomini». Mises evita appelli ai sentimenti e prediche sui valori, e fa presente come ragioni logiche ed empiriche stiano lì a dimostrare l'inscindibile legame fra economia di mercato, da una parte, e il più esteso benessere e la più ampia libertà dall'altra; benessere e libertà sono impossibili all'interno del «socialismo», cioè all'interno di una società (comunista, fascista, nazista), che abbia abolito o strangolato la proprietà privata dei mezzi di produzione. «Il programma del liberalismo potrebbe riassumersi in una sola parola: "proprietà"». E insieme all'idea di proprietà, il liberalismo mette al primo posto l'idea di libertà e di pace. La pace è «la teoria sociale del liberalismo». E poi: «un sistema basato sulla libertà di tutti i lavoratori garantisce la massima produttività del lavoro umano e pertanto va incontro agli interessi di tutti gli abitanti di questo mondo». Prefazione di Dario Antiseri.
15,00 14,25

Studi di filosofia, politica ed economia

Friedrich A. von Hayek

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2021

pagine: 520

Questo volume - considerato ormai un classico delle scienze sociali - contiene saggi scritti da Hayek nei vent'anni successivi alla Seconda guerra mondiale. Nella prima parte, vengono trattati temi di teoria della conoscenza, carichi di implicazioni etiche e politiche: il problema dei fenomeni complessi, la critica del «costruttivismo », la distinzione tra il razionalismo cartesiano e il razionalismo critico, e così via. Nella seconda parte, vengono delineati i princìpi di un ordine sociale liberale e si individuano gli errori di quegli intellettuali che hanno ceduto alla mitologia collettivistica. La terza parte è invece dedicata al rapporto tra politica ed economia e a tematiche più specificamente economiche, come per esempio il pieno impiego e l'inflazione. La consapevolezza dei limiti della ragione è lo strumento con cui Hayek combatte contro ogni terrorismo intellettuale, basato sulla «presunzione fatale» di una conoscenza superiore. La nostra conoscenza, per Hayek come per Popper, è fallibile, ma Hayek sottolinea un altro grande principio gnoseologico: quello della dispersione delle nostre conoscenze relative a situazioni particolari di tempo e di luogo. «Fallibilità» e «ignoranza» diventano in tal modo i fondamenti della libertà individuale e della società aperta. Prefazione di Lorenzo Infantino.
34,00 32,30

Socialismo. Analisi economica e sociologica

Ludwig von Mises

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2020

pagine: 632

"Socialismo" è l'opera più strettamente legata al nome di Ludwig von Mises, figlio della Grande Vienna ed esponente di primo piano della Scuola austriaca di economia. L'originaria pubblicazione è stata accompagnata da un lungo e vasto dibattito fra gli esponenti più avvertiti della cultura liberale e di quella socialista. E il testo si è consacrato nel tempo come un classico, come un imprescindibile punto di riferimento, a cui hanno attinto generazioni di studiosi. Quella di Mises si può considerare come la più devastante critica che sia stata formulata nei confronti del collettivismo. L'analisi di Mises fornisce la rigorosa dimostrazione dell'impossibilità del calcolo economico in una società che abbia soppresso la proprietà privata e, con essa, il mercato e il sistema dei prezzi. Non è quindi senza ragione che Oskar Lange, economista di ispirazione socialista, non ha esitato ad affermare che spetta interamente al professor Mises il merito di avere costretto i sostenitori del piano unico di produzione e distribuzione a misurarsi con il problema del calcolo economico. Mises è andato tuttavia ben oltre. Studioso di estese conoscenze, ha impiegato un ricco repertorio di strumenti per evidenziare il legame esistente fra economia di mercato, libertà individuale di scelta e istituzioni democratiche. Ha mostrato così l'indissolubile rapporto che unisce il collettivismo economico a quello politico. Ha gettato luce sul fatto che la proprietà privata può essere direttamente soppressa o può essere «sterilizzata»; il che avviene mediante un sistema di interventi e di misure che ne rendano, com'è accaduto sotto il nazionalsocialismo, esclusivamente formale l'esistenza. Ha inoltre visto, anticipando una letteratura che si è sviluppata in epoca posteriore all'apparizione della sua opera, l'origine del totalitarismo nella promessa di «salvezza», con cui al collettivismo viene affidata la missione di riplasmare l'uomo e il mondo. In aggiunta a ciò, attraverso una straordinaria e sistematica gamma di riflessioni, il libro getta una potente luce sull'opera di dissipazione delle risorse, posta in essere da schiere di «redistributori». Oltre a conseguire l'esatto contrario di quel che promettono, costoro aprono la strada, con l'illusione che possa essere «mite», a un potere «immenso» e «minuzioso». Prefazione di Friedrich A. von Hayek.
38,00 36,10

Conoscenza, competizione e libertà

Friedrich A. von Hayek

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 150

Questo volume riunisce i più importanti saggi che Friedrich A. von Hayek ha dedicato al legame che unisce la competizione e la conoscenza. La raccolta si apre con "Economics and knowledge", che è un punto di riferimento obbligato dell'itinerario hayekiano, l'«evento decisivo» (come lo stesso Hayek ha dichiarato) della sua carriera intellettuale. Il saggio è la più conseguente critica dell'impostazione economica tradizionale. Questa, basata sulla statica concezione dell'equilibrio economico generale, assegna agli attori una condizione di onniscienza o comunque attribuisce loro un'impossibile conoscenza dei dati rilevanti. Ma le cose non stanno così. I singoli attori sanno poco. C'è all'interno della società una divisione della conoscenza. Ed è questo il tema che Hayek approfondisce in "The use of knowledge in society", che è tuttora uno dei saggi più citati nelle riviste internazionali. Qui l'autore mostra in quale modo la cooperazione resa possibile dal mercato costituisca uno strumento di mobilitazione della conoscenza che nessun individuo possiede nella sua totalità, perché è dispersa all'interno del sistema sociale e non può essere centralizzata da alcuna autorità. Ne discende, come Hayek spiega in "The meaning of competition" e in "Competition as a discovery procedure", che la concorrenza non è altro che un procedimento di esplorazione dell'ignoto e di correzione degli errori. Se gli attori sapessero ciò che spesso la teoria attribuisce loro, il processo concorrenziale sarebbe inutile e dannoso.
14,00 13,30

Liberalismo

Friedrich A. von Hayek

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2012

pagine: 70

Friedrich A. von Hayek è stato nel Novecento il maggiore esponente della cultura liberale. Egli offre qui un suggestivo e agile affresco delle idee che si trovano alla base del liberalismo e delle vicende storiche prodotte dal movimento liberale. Il liberalismo è libertà individuale di scelta, che si rende possibile solo tramite la limitazione della sfera d'intervento del potere pubblico. È il "governo della legge", che si sostituisce al "governo degli uomini". E tuttavia lo schieramento liberale ha due anime: quella rigorosamente evoluzionistica, prevalente nella tradizione britannica, e quella razionalistica, prevalente nella tradizione continentale europea. Esse hanno trovato convergenza su alcuni "postulati essenziali", quali la libertà di pensiero, di parola, di stampa. Ma l'accordo ha carattere "meramente verbale": perché il liberalismo di tipo britannico ha assunto come "valore supremo" la libertà individuale, mentre il liberalismo di tipo continentale si è venuto quasi a identificare con il movimento democratico. Il che complica le cose. La democrazia e il liberalismo si occupano infatti di due differenti problemi. La prima si chiede a chi spetti governare; e la sua risposta è che tocca ai cittadini nel loro insieme. Il secondo pone invece la questione relativa all'estensione dell'intervento del potere pubblico; e la sua risposta è che quel potere deve svolgere un compito residuale, in modo da dare spazio alla più libera cooperazione sociale. Prefazione di Lorenzo Infantino.
9,00 8,55

Autobiografia

Friedrich A. von Hayek

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 247

L'"Autobiografia" di Friedrich A. von Hayek è un prezioso patrimonio, in cui il lettore può trovare fecondità di idee e di eventi. Uno dei principali protagonisti della cultura del Novecento racconta la sua vita: mostra la sua formazione, le affinità intellettuali, gli scontri teorici, le peripezie, il suo lungo viaggio all'interno delle scienze sociali. È la vita straordinaria di un personaggio straordinario, che ha dato rilevantissimi contributi nel campo dell'economia, della psicologia teorica, della teoria della conoscenza, della filosofia politica, del diritto e della storia delle idee. Hayek ha studiato a Vienna e a New York. E ha poi insegnato nella stessa capitale austriaca, a Londra, Chicago, Friburgo (i.B.). Ha vissuto in territorio britannico per quasi vent'anni, partecipando in prima linea a quelli che sono stati chiamati gli "anni d'oro" della London School of Economics and Political Science. La sua disputa teorica con Keynes costituisce una delle pagine più rilevanti della sua vita e della cultura economica. Da quel periodo e da quelle vicende ha preso avvio la sua riformulazione del liberalismo classico. Il che lo portato a essere, per buona parte del Ventesimo secolo, il maggiore punto di riferimento per quanti, pur nelle convulsioni e nelle difficoltà di tanti momenti, hanno continuato a credere nel futuro della civiltà liberale. Premio Nobel per l'economia nel 1974. Contiene in appendice una lunga conversazione con James M. Buchanan. Postfazione di Lorenzo Infantino.
16,00 15,20

La via della schiavitù

Friedrich A. von Hayek

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 293

Qual è la lezione che questo libro destina al mondo occidentale dell'epoca e al tempo stesso - per l'attualità delle sue intuizioni - concede in eredità ai contemporanei? Semplicemente che non può esservi alcun compromesso tra la libertà e i diritti "sociali" degli individui. Il fascismo, il socialismo, il nazismo, il comunismo, totalitarismi che, secondo Hayek, conducono alla via della schiavitù, sembrerebbero ormai appartenere ai residui del "secolo breve". Questi regimi dispotici non hanno saputo adattarsi alle sfide della modernità, e quindi hanno dovuto soccombere sotto il peso delle loro nefandezze etiche e inefficienze economiche. Mentre il sistema democratico, insieme al mercato, si sono rivelate le soluzioni più idonee, seppure in sé imperfette, per il mantenimento e il miglioramento degli equilibri politici e per il progresso morale e materiale della società civile. Emerge, però, la delusione dell'autore nei confronti del destino storico della democrazia. La radice delle sue distorsioni originarie sta proprio nell'opposizione dei popoli all'idea di libertà, che si manifesta nell'anelito masochista alla schiavitù. Il problema sollevato da Hayek - perché emergono i peggiori ovvero, per contro, soccombono i migliori - costituisce uno dei maggiori crucci per i cittadini del nostro tempo, la causa della loro delusione e del loro distacco dalle istituzioni politiche. Prefazione di Raffaele De Mucci.
18,00 17,10

I fallimenti dello stato interventista

Ludwig von Mises

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 328

L'interventismo economico dello Stato distrugge le risorse collettive; impedisce la crescita della conoscenza e blocca l'innovazione; è un'inesauribile fonte di corruzione; ed è una permanente e sistematica minaccia per la libertà. Scrive Mises: "Ovviamente l'opinione pubblica non ha affatto torto a sentire dappertutto puzzo di corruzione nello Stato interventista [...] corruttori [... e] corrotti [...] violano le leggi e sono perfettamente consapevoli di danneggiare il bene collettivo. E, poiché a poco a poco si abituano a violare le leggi penali e le norme morali, finiscono per perdere interamente la facoltà di distinguere tra il giusto e l'ingiusto, tra il bene e il male [...] si finisce per pensare che in fondo peccare contro la legge e la morale faccia "purtroppo parte della vita" e per deridere quei "teorici" che vorrebbero che le cose andassero diversamente". Si afferma così l'uomo politico che dispensa più "favori". Il successo dipende dall'ammontare della spesa pubblica che il politico può, in un modo o nell'altro, destinare ai suoi clientes. Proprio il contrario di quel che avviene nel mercato, dove si afferma l'imprenditore che sa essere competitivo, contenere i propri costi. Prefazione di Lorenzo Infantino.
22,00 20,90

La società libera

Friedrich A. von Hayek

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 714

Questo volume si annovera fra i più impegnativi lavori di Friedrich A. von Hayek e tra le maggiori opere del Novecento. È una compiuta ricostruzione dei principi del liberalismo classico, svolta da un autore a cui tutti hanno riconosciuto la profondità dell'acume teorico e la vastità del sapere. E ci fornisce un quadro d'insieme normalmente irreperibile. Ecco perché il testo hayekiano, sebbene apparso originariamente nel 1960, ha una sua prorompente attualità. Irriducibile avversario di Keynes, Hayek ci fa partecipi della ricerca delle condizioni che rendono possibile o impossibile la "società libera". E ci porta per mano, con un linguaggio piano e comprensibile, a esplorare le ragioni gnoseologiche, economiche, giuridiche e politiche della libertà. La base di partenza è costituita dal problema della dispersione delle nostre conoscenze di tempo e di luogo, di cui la concorrenza e il mercato rendono possibile la mobilitazione. La società libera è un irrinunziabile strumento di orientamento, che non ha destinatari privilegiati. L'arricchimento culturale che essa consente è certo: perché getta una potente luce sul mondo in cui viviamo, sulle sue origini, sui suoi travagli e sulle sue prospettive. Prefazione di Lorenzo Infantino, scritti di Sergio Ricossa.
30,00 28,50

L'abuso della ragione

Friedrich A. von Hayek

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2007

pagine: 378

Uno dei frutti del positivismo è stato quello della fiducia nell'universale applicabilità di un metodo scientifico unico. Così dalla fisica agli studi sociali si è pensato che tutti i fenomeni potessero essere indagati allo stesso modo senza tenere in debita considerazione le differenze sostanziali tra i vari campi di indagine anzi si è ritenuto che quanto più una disciplina si fosse allontanata dal metodo scientifico tanto più avrebbe dovuto essere considerata meno degna di credibilità. Il libro di Hayek costruisce una formidabile confutazione di questo assunto ponendo le basi di quella che sarà la teoria di Popper del metodo scientifico.
22,00 20,90

Karl Popper e il mestiere dello scienziato sociale

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2003

pagine: 240

12,00 11,40

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