Rubbettino: Fonti e studi. Nuova serie
Emarginazione della storia e nuove storie
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 132
"Una certa crisi della storia - nel senso corrente della parola - è reale. Se ne è più volte parlato anche a livello giornalistico. Ma in che cosa consiste questa dichiarata, e spesso deprecata, crisi odierna della storia? Innanzitutto - si può dire - in una certa insicurezza circa l'identità e le funzioni della storia nel contesto culturale e civile in cui gli storici si muovono. Una seconda ragione è che questa crisi non è affatto immaginaria o poco evidente: basta pensare, per rilevarla, alla continua emarginazione della storia nei programmi scolastici." (Giuseppe Galasso)
I simboli del potere dell'imperatore Federico II
Percy E. Schramm
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 232
Ci sono testi che, nel secolo scorso, hanno segnato profondamente una mutazione nella percezione dell'epoca medievale e della sua cultura, è questo il caso dello studio di Schramm sulle insegne del potere di Federico II. La lucidità con cui lo studioso tedesco, per primo, affrontò il tema dell'autorappresentazione simbolica dell'autorità imperiale e regia {Staatssytribolik) - vedendo nel modo in cui essi si presentavano al mondo un segno della concezione del potere e dell'autorità che incarnavano -, e introdusse così nel dibattito storiografico, allora concentrato principalmente su temi di storia giuridico-istituzionale, prorompente, il tema della dimensione culturale di alcune manifestazioni umane e di alcuni monumenti storici. Egli permise così agli storici, che ormai sessant'anni fa lo lessero per la prima volta in lingua tedesca, di affrontare con una sensibilità storiografica nuova il tema della regalità in epoca medievale. Riproporre al pubblico italiano, oggi, a distanza di più di mezzo secolo, questo testo, che a tutti gli effetti si può definire un grande classico della storiografia novecentesca, significa permettere ai lettori italiani di andare direttamente alla radice di un modo di fare storia che ancora oggi, malgrado le scoperte susseguitesi negli anni, mantiene inalterato il suo alto valore metodologico e il suo carattere esemplare.
Alle origini del dualismo italiano. Regno di Sicilia e Italia centro settentrionale dagli Altavilla agli Angiò (1100-1350)
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 311
Il 150° anniversario dell'unità italiana era un'ovvia occasione di parlare del Mezzogiorno e della "questione meridionale", e, infatti, molto se n'è parlato in relazione al momento dell'unificazione e alle posteriori vicende dello Stato nazionale unitario uscito dal Risorgimento. Il presente volume, nato da un convegno organizzato dal Centro Europeo di Studi normanni in Ariano Irpino (12-13-14 settembre 2011), è anch'esso dedicato al dualismo fra Nord e Sud, dal quale l'Italia è così fortemente caratterizzata fra tutti gli altri paesi europei. Il dualismo italiano vi è, però, trattato con un'angolazione millenaria, che vuole risalire alle origini stesse di tale dualismo, evitando di restare, nella considerazione del problema, schiacciati, come suole avvenire, sui pochi decenni che precedono e seguono l'unificazione nel secolo XIX. Il guadagno di prospettiva storica è tanto maggiore in quanto l'estensione cronologica dello studio di un tema così dibattuto si rivela del tutto corrispondente alla genesi e alla natura del problema, e consente di superare le angustie e le banalità sia celebrative che polemiche tanto consuete nella considerazione del dualismo italiano, di comprenderne a fondo la genesi originaria e le ragioni delle sua persistenza e delle sue varie vicende nel corso dei secoli, con importanti apporti a tutta la storia non solo dell'Italia, ma anche del Mediterraneo e dell'Europa, che sono l'ineludibile e naturale contesto della storia del Mezzogiorno.
L'epistolario di Pier della Vigna
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 1160
La collana "Fonti e Studi", nuova serie, del Centro Europeo di Studi Normanni (CESN), si apre con il cosiddetto "Epistolario di Pier della Vigna". Silloge "postuma", l'"Epistolario" è documento di eccezionale rilievo per la storia e la cultura dell'autunno del Medioevo europeo, di una stagione cioè di contraddizioni tra il dissolversi del vecchio mondo e il lento affacciarsi del nuovo, di scontro tra le ormai declinanti 'potestà universali', Impero e Papato, e di affermazione sulla scena di nuovi protagonisti, Regni e Comuni. Federico II, signum contradictionis, di quel tempo travagliato fu interprete, magnifico e tragico, avendo al suo fianco Pier della Vigna - giurista, letterato ed eminente personaggio di corte - che tenne "ambo le chiavi del cor di Federigo", fin quando, accusato di tradimento, pose fine, col suicidio, ai supplizi inflittigli. L'Epistolario rappresenta una delle summae più importanti dell'epistolografia medievale e della cosiddetta ars dictandi, ed è insieme l'ipostasi di quello stilus supremus, scintillante arma delle cancellerie imperiale e pontificia negli interminabili duelli politico-teologici. L'edizione odierna colma il vuoto lamentato già novant'anni fa da Ernst Kantorowicz, che definì "compito massimo della medievalistica la sua edizione".

