SAGEP: Rinascimento
Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2014
pagine: 56
Gli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia ospitano un ciclo di mostre in tre episodi dal titolo "A Brescia opere da grandi musei. Rinascimento", che si susseguiranno sino ad aprile 2015 e che offriranno al pubblico l'opportunità di ammirare opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali a confronto con i capolavori dei Musei Civici bresciani. Lo spunto è offerto da alcuni capisaldi della Pinacoteca Tosio Martinengo, la civica raccolta pittorica formatasi a partire dalla metà dell'Ottocento grazie al lascito del conte Paolo Tosio. È un progetto pensato per comporre un articolato ragionamento storico-critico sul Rinascimento italiano: dall'area padano-veneta, con Giorgione e Savoldo, alla Firenze di Fra Bartolomeo e della Scuola di San Marco, fino al palesarsi del giovane Raffaello con la sua prima opera, la Pala di San Nicola da Tolentino. I primi due protagonisti del ciclo di esposizioni sono Giorgione e Savoldo, che ci portano nella Venezia dei primi decenni del Cinquecento, dedita alla voga letteraria del petrarchismo e a infiniti conversari sull'amore, sulla sua essenza e sugli effetti da esso generati.
Fra Bartolomeo. Sacra famiglia a modello
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2014
pagine: 64
Gli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia ospitano un ciclo di mostre in tre episodi dal titolo "A Brescia opere da grandi musei. Rinascimento", che si susseguiranno sino ad aprile 2015 e che offriranno al pubblico l'opportunità di ammirare opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali a confronto con i capolavori dei Musei Civici bresciani. Protagonista della seconda esposizione è Fra Bartolomeo, maestro del Rinascimento fiorentino, con "La Vergine che adora il Bambino con San Giuseppe", capolavoro che per la prima volta lascia la National Gallery di Londra. Il confronto con opere dello stesso periodo provenienti da Pinacoteca Tosio Martinengo e Galleria Borghese di Roma sottolinea il ruolo che il frate domenicano esercitò nel Rinascimento.