Salerno: Pubblicazioni del Centro Pio Rajna. Studi e saggi
Pietro Aretino nel cinquecentenario della nascita. Atti del Convegno (Roma-Viterbo-Arezzo, 28 settembre-1 ottobre 1992; Toronto, 23-24 ottobre 1992. ..)
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Salerno
anno edizione: 2021
pagine: XXXVIII-1190
Tra gli importanti cinquecentenari celebrati nel 1992 — la scoperta dell'America, la morte di Lorenzo il Magnifico e quella di Piero della Francesca — si colloca anche la nascita di Pietro Aretino, per onorare la quale il "Centro Pio Rajna" di Roma ha promosso un grande Convegno italo-americano, articolato in tre tempi: Roma-Viterbo-Arezzo (28 settembre-i ottobre 1992), Toronto (23-24 ottobre), Los Angeles (27-29 ottobre). Personaggio "scomodo" come pochi, l'Aretino è stato condannato, appena morto (1556), a una vera damnatio memoriae, che, protraendosi nei secoli fino a oggi, lo ha marchiato come il pornografo, l'autore osceno privo di effettive qualità artistiche. Soltanto da una ventina d'anni a questa parte è in atto un'inversione di tendenza, che, superando ogni remora moralistica e ogni ipocrisia, recuperi innanzitutto gli scritti aretiniani nella veste piú affidabile (compito assunto, proprio nel 1992, dall'Edizione Nazionale delle Opere), e riformuli poi in base ad essi un giudizio piú equilibrato e criticamente fondato. I saggi ora pubblicati offrono un fondamentale contributo in questa direzione. L'intera attività dell'Aretino viene attentamente vagliata: dalla produzione giovanile a quella pasquinesca, dagli scritti religiosi a quelli erotici e teatrali, dalla fondamentale "invenzione" del genere epistolare alla poesia cavalleresca, fino ai rapporti con la società del tempo e alla "ricezione" dell'Aretino nei secoli successivi. Ne emerge un quadro di grande interesse e un profilo dell'autore dalle linee fortemente rinnovate, che si propone come punto di partenza per una ridefinizione generale dell'opera e della figura dell'Aretino nella nostra letteratura.
Intorno a Dante. Ambienti culturali, fermenti politici, libri e lettori nel XIV secolo. Atti del Convegno internazionale (Roma, 7-9 novembre 2016)
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno
anno edizione: 2018
pagine: 560
Dopo il grande convegno-evento dell'ottobre 2015, dedicato a "Dante fra il settecentocinquantenario della nascita (2015) e il settecentenario della morte (2021)", con le connesse celebrazioni in Senato e il forum del maggio dello stesso anno, si è tornati a una dimensione più consueta con il convegno del 7-9 novembre 2016, dedicato alla produzione letteraria che si attivò "Intorno a Dante", coinvolgendo direttamente il poeta o subendone in qualche modo l'influenza. Il convegno si è proposto infatti di illuminare la figura e l'opera di Dante attraverso una estesa indagine sugli ambiti politici, storici e culturali entro i quali egli fu attivo e che ne ereditarono il magistero. Giovandosi dell'apporto di metodologie e discipline scientifiche differenti, si è inteso focalizzare l'attenzione sugli ambienti che, durante la vita di Dante e subito dopo la sua morte, si segnalano quali luoghi significativi di elaborazione di cultura e di pensiero, di circolazione di libri e idee, di forme letterarie nuove, che si comprendono pienamente solo in rapporto alla "lezione" del poeta. Entro questo quadro ampio e articolato, che tratteggia le linee fondamentali della civiltà italiana durante il sec. XIV, trova un suo spazio specifico anche la prima ricezione della Commedia, testimoniata da una notevole produzione di copie manoscritte, dalla tradizione dell'antica esegesi, anche figurata, dal fiorire di una ricca e variegata aneddotica, nonché da un importante episodio "iconografico": la recente riscoperta del prezioso Libro d'ore di Francesco da Barberino, creduto fino a non molti anni fa irrimediabilmente perduto, poi ritrovato e recentemente riprodotto in facsimile: il famoso Officiolo, miniato sotto l'attenta supervisione di Francesco, che sembra con ogni probabilità testimoniare la conoscenza non superficiale da parte del Barberino almeno dell'Inferno, di cui riecheggia talune particolarità (ad esempio la raffigurazione del Limbo). Ne risulta un volume particolarmente ricco di indicazioni e di spunti, che ben si colloca all'interno delle numerose iniziative mirate a segnare il cammino verso il traguardo del settimo centenario della morte di Dante, che si celebrerà nell'ormai prossimo anno 2021.
Pre-sentimenti dell'Unità d'Italia nella tradizione culturale dal Due all'Ottocento. Atti del convegno (Roma, 24-27 ottobre 2011)
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno
anno edizione: 2012
pagine: 516
Compiendosi, nel 2011, i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia, frutto di oltre mezzo secolo di travagli di un popolo che per la prima volta nella storia ha avuto la possibilità di riconoscersi come tale all'interno di una propria e nuova realtà statuale, è sembrata opportuna una riflessione attraverso un grande Convegno - sul processo storico che ha portato a quel traguardo, sulle forze che lo hanno determinato, i modi in cui si è compiuto, le aspettative e le speranze che ha suscitato, gli effetti che ha prodotto; con un bilancio retrospettivo di ciò che è stato fatto, ciò che si poteva fare, ciò che eventualmente è ancora possibile fare. Organizzato dal Centro Pio Rajna, focalizzato sul tema "Pre-sentimenti dell'Unità d'Italia nella tradizione culturale dal Due all'Ottocento", il Convegno si è svolto a Roma nei giorni dal 24 al 27 ottobre 2011 ed è rientrato nel programma ufficiale delle iniziative per le celebrazioni del 150º anniversario dell'Unità d'Italia ottenendo la concessione del relativo logo ufficiale. L'indagine si è concentrata sulla ricognizione dei tratti identitari di una nazione in formazione, riconosciuti soprattutto nel processo evolutivo di una identità culturale sempre più marcata e consapevole: individuata prima nell'affermazione del toscano come lingua comune della letteratura, poi nello sviluppo e nella diffusione di una cultura - quella del Rinascimento - che ha sancito un profilo unitario e ben riconoscibile, in Europa e nel mondo.
Italiani e stranieri nella tradizione letteraria. Atti del Convegno (Montepulciano, 8-10 ottobre 2007)
Libro: Copertina morbida
editore: Salerno
anno edizione: 2009
pagine: 624
Il mito e la rappresentazione del Nord nella tradizione letteraria. Atti del Convegno (Padova, 23-25 ottobre 2006)
Libro: Copertina morbida
editore: Salerno
anno edizione: 2008
pagine: 456
Per la tradizione letteraria antica e moderna, in primis greco-latina e italiana, centrata non solo geograficamente sul Mediterraneo, le terre del Nord confinano con le regioni dell'ignoto. Nel segno della diversità e della lontananza, il Nord diventa di volta in volta il luogo del meraviglioso, nei resoconti di viaggi e scoperte, già nella cultura greca (Pitea, le isole Cassiteriti, la via dell'ambra), ma anche una sorta di Eden, inospitale ma conservato, e al riparo dalle insidie della civiltà (l'Agricola e la Germania di Tacito, ma ancor prima le sezioni "germaniche" del De bello Gallico cesariano). Su questa doppia direttrice continua a muoversi per secoli anche la letteratura italiana.
Gli «Irregolari» nella letteratura. Atti del Convegno (Catania, 31 ottobre-2 novembre 2005)
Libro: Copertina morbida
editore: Salerno
anno edizione: 2007
pagine: 720
Lingua e dialetto nella tradizione letteraria italiana. Atti del Convegno (Salerno, 5-6 novembre 1993)
Libro: Copertina morbida
editore: Salerno
anno edizione: 2005
pagine: 642
La letteratura di villa e di villeggiatura. Atti del Convegno (Parma, 29 settembre-1 ottobre 2003)
SALERNO
Libro: Copertina morbida
editore: Salerno
anno edizione: 2004
pagine: 644
La "villa", intesa come luogo appartato, generalmente extra-urbano, e poi la villeggiatura, come occasione di evasione dalla routine della vita cittadina, e il giardino, come locus amoenus o hortus deliciarum, costituiscono fin dagli inizi della nostra storia letteraria un tema di straordinario rilievo. Basti pensare alla cornice del Decameron, alla valletta dei príncipi e addirittura al paradiso terrestre nel Purgatorio dantesco, e ancora a tutta la letteratura che trova ampio sviluppo nel Tre, Quattro e Cinquecento, fino a dar vita a un genere letterario, definito "opus topiarium", "scienza dei giardini", che costituisce un settore di straordinario rilievo nel quadro della cultura, non soltanto letteraria, del Rinascimento e oltre.
L'Italia fuori d'Italia. Tradizione e presenza della lingua e della cultura italiana nel mondo. Atti del Convegno (Roma, 7-10 ottobre 2002)
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno
anno edizione: 2003
pagine: 800
Qual è il ruolo giocato oggi dal patrimonio culturale della nostra nazione nel mondo? In cosa consiste la percezione della nostra cultura all'estero? A questi e altri interrogativi ha cercato di dare risposta un convegno promosso da Centro Pio Rajna e svoltosi a Roma nell'ottobre del 2002. Il presente volume raccoglie gli Atti di quel convegno, proponendo una dettagliata analisi della diffusione della cultura italiana all'estero e del ruolo che questa ha svolto nel corso dei secoli. Lo sviluppo degli studi si svolge in senso verticale approfondendo l'esame nel tempo a partire dalla nascita della lingua italiana fino a oggi e in senso orizzontale analizzando presenza e consistenza della nostra cultura in altre realtà nazionali.