Possiamo già sentirci oggi, a Parma, in una Food Valley? Tra città e territori in cui la cultura del cibo si rivela quale denotato antropologico prevalente? Il termine "food" rimanda innanzitutto alla priorità nutritiva e poi all'entità socio-economica e dell'innovazione scientifica, tra old e new economy, ma anche estetica, etica e simbolica, tra espressioni pagane, tradizione cristiana, nuovi stili di vita. Risulta in ogni caso evidente che al valore del cibo, quale componente necessaria al corpo e al suo benessere, non può non corrispondere la piena fiducia verso chi lo produce e lo distribuisce. Qui si apre la ragione dell'abbinamento al secondo termine, "valley". Vale a dire il contesto, l'ambiente, i luoghi fisici e soprattutto gli attori sociali attraverso i quali si determinano le condizioni per la produzione di prodotti alimentari di qualità. La cultura del cibo e quella del luogo diventano allora un tutt'uno. Un unico prodotto. Su questo importante tema diversi docenti dell'Università di Parma mettono a disposizione un primo, parziale e dimostrativo, quadro multidisciplinare di ricerche, per l'avvio di un'elaborazione progettuale dedicata alla futura Valle del Cibo.
Cosa intendiamo per Food Valley? What do we mean by Food Valley?
| Titolo | Cosa intendiamo per Food Valley? What do we mean by Food Valley? |
| Curatore | C. Quintelli |
| Collana | Territorio/Ricerche, 1 |
| Editore | Festival Architettura |
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| Pagine | 264 |
| Pubblicazione | 01/2011 |
| ISBN | 9788889739174 |

