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Giancarlo Piccoli. Moroni sequel

Giancarlo Piccoli. Moroni sequel
Titolo Giancarlo Piccoli. Moroni sequel
Curatore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Collana Arte moderna e contemporanea
Editore Lubrina Bramani Editore
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 56
Pubblicazione 12/2021
ISBN 9788877667731
 
15,00

 
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«Meritava Giovan Battista Moroni un omaggio come questo in occasione del suo anniversario. Meritava un omaggio intelligente, sobrio e assolutamente contemporaneo: non capita spesso che un artista di oggi riesca ad entrare nelle fibre di un suo collega del passato come Gianriccardo Piccoli ha saputo fare con Moroni. È un omaggio che ha il sapore di una vera fratellanza capace di scavalcare i secoli. Partiamo intanto dall'idea: perché all'origine non c'è un sentimento ma un'idea. Il sentimento c'è, naturalmente ed è certamente intenso. Ma non è da lì che è scaturito questo omaggio di Piccoli a Moroni. All'inizio c'è un'idea. O meglio c'è il lavoro per portare allo scoperto l'idea che sta sotto la pelle del capolavoro di Moroni. È un'idea nella quale convergono geometria, forme, tonalità, invenzioni, luci. Tutti fattori che si compattano in quel corpo pittorico che sembra sbucato dal nulla. (...) È una Crocifissione che ha dovuto lacerare il velo della dimenticanza e che è stata sporcata dalle ingiurie e dalle ipocrisie del tempo. Riappare portando sul corpo il segno di catastrofi storiche, che però l'hanno resa ancora più necessaria. C'è un altro indizio che rivela la natura di questo esercizio di Piccoli: è il ricorso alla serialità. L'aver concepito il ciclo come una sequenza di immagini uguali, seppur con qualche variazione di note luminose e cromatiche, suona come un'implorazione. Le tele sono come i grani di un rosario contemporaneo, da parte di un uomo che ha visto correre il secolo e che ora innalza sulla tela il Crocefisso, chiedendo che da lì arrivi un'indicazione sul senso di quello che abbiamo vissuto. La serialità, con la sua ossessività assolutamente contemporanea, fa sì che questa domanda di senso si trasformi in un grido. Se c'era da rendere un omaggio a Moroni, non si poteva fare niente di più pertinente. Ora sappiamo che quel capolavoro ha davvero la forza di un archetipo capace di bucare il tempo.» (Giuseppe Frangi)
 
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