In questo volume sono state prese in esame le glosse attestate nell'"Enchiridion", opera del monaco anglosassone Byrhtfero (970-1020 ca.), giunta sino a noi nel ms. Oxford, Bodleian Library, Ashmole 328 (prima metà dell'XI secolo), che ce la tramanda per intero. L'"Enchiridion" è un trattato redatto in inglese antico e in latino inerente al computo del tempo, sebbene siano affrontati anche altri argomenti come la grammatica, la metrica e le unità di peso. Secondo alcuni dettagli che l'autore stesso ci dà, esso risale al 1011. Sono stati considerati tutti i tipi di chiose (fonologiche, lessicali, grammaticali e di commento) presenti "infra textum", in interlinea e a margine del manoscritto. Gli "interpretamenta" sono il frutto del lavoro svolto sia dall'autore, sia dal copista del codice. Ogni figura ha un suo ruolo preciso: Byrhtfero ha voluto soprattutto mettere in evidenza, anche nelle glosse, il fine didattico ovunque presente nella sua opera; infatti spesso - oltre alle traduzioni dei vari lemmi (inserite per lo più infra textum) - egli riporta svariati esempi per i suoi discepoli e per i lettori.
Le glosse all'«Enchiridion» di Byrhtfero nel Ms, Oxford, Bodleian Library, Ashmole 328
Titolo | Le glosse all'«Enchiridion» di Byrhtfero nel Ms, Oxford, Bodleian Library, Ashmole 328 |
Curatore | C. Raffaghello |
Collana | Bibliotheca germanica. Studi e testi, 32 |
Editore | Edizioni dell'Orso |
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Pagine | 212 |
Pubblicazione | 08/2013 |
ISBN | 9788862744560 |