Il volume presenta e illustra le 36 antiche pale accademiche (secoli XVI-XVIII) il cui motto è tratto dalla "Commedia". Le pale dipinte, di cui si offre la riproduzione, affiancata da altre testimonianze iconografiche, sono descritte facendo ricorso a informazioni ricavate da manoscritti d'archivio; vengono inoltre precisati i riferimenti ai contesti danteschi. Il lavoro è nato a corredo della mostra "«Della nostra favella questo divin poema è la miglior parte». Dante e la Crusca", allestita in occasione delle celebrazioni del VII centenario della morte di Dante (2021), con l'intento di documentare le tappe fondamentali dell'intenso e costante rapporto dell'Accademia con l'opera dantesca: lo dimostra anche il fatto che circa un quarto delle pale hanno un motto tratto dalla "Commedia". Insieme al nome accademico e a un'immagine dipinta su una pala da mugnaio, il motto formava l'"impresa" che, nel suo insieme, precisava l'"intenzione" e l'attitudine dell'accademico rispetto al progetto complessivo dell'Accademia. Separata dal contesto originale, l'espressione trovava rilievo e al tempo stesso acquistava un nuovo significato in una complessa relazione concettuale con la parte iconica.
Le pale dantesche degli antichi Accademici della Crusca (secoli XVI-XVIII)
Titolo | Le pale dantesche degli antichi Accademici della Crusca (secoli XVI-XVIII) |
Curatori | Domenico De Martino, Maria Teresa Marè, Giulia Stanchina |
Editore | Accademia della Crusca |
Formato |
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Pagine | 48 |
Pubblicazione | 01/2021 |
ISBN | 9788833880013 |