Riscoprire il mito, la tradizione, la memoria, per ritrovare un linguaggio oltre la tecnica e le funzioni, oltre le astrazioni generalizzanti costituisce un po' il compito essenziale del fare architettura e dell'insegnare architettura oggi, a confronto con l'atopia fisica della città e delle periferie e l'atopia mentale della babele dei linguaggi del bombardamento delle immagini. Ma ritrovare un linguaggio, esprimere una densità di significati assumendo come riferimento l'uomo e la sua storia, prefigurano un'insidia di segno opposto: la dissipazione del senso. Allora una misura, una coerenza di "figure", forse un "minimo", lontani dall'ipertrofia espressiva e dal frastuono del supermarket dei segni. La ricerca delle radici, l'equilibrata espressività della "forma", da un lato, l'equivalenza e la disponibilità del segno nel bombardamento iconico, dall'altro, con rimandi alternati si esplicitano e si intersecano embleticamente nel progetto urbano e nello spazio pubblico, sulla cui forma si interroga questo volume individuando tre ambiti di riflessione: la piazza, la facciata nei suoi alterni rapporti con lo spazio urbano e il monumento.
Atopia e memoria. La forma dei luoghi urbani
sconto
5%
Titolo | Atopia e memoria. La forma dei luoghi urbani |
Autore | Fabrizio Rossi Prodi |
Collana | Officina. Nuova serie, 11 |
Editore | Officina |
Formato |
![]() |
Pagine | 184 |
Pubblicazione | 06/1994 |
ISBN | 9788860492494 |
Promozione valida fino al 12/02/2027