fbevnts Une passion italienne. Les Jacquemart-André collectionneurs
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Une passion italienne. Les Jacquemart-André collectionneurs

sconto
5%
Une passion italienne. Les Jacquemart-André collectionneurs
Titolo Une passion italienne. Les Jacquemart-André collectionneurs
Autore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Collana Saggi in officina
Editore Officina Libraria
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Lingua francese
Pagine 492
Pubblicazione 09/2024
ISBN 9788833672649
 
Promozione valida fino al 12/02/2027
39,00 37,05

 
risparmi: € 1,95
0 copie in libreria
Ordinabile
«Una risorta casa del Rinascimento italiano» è il titolo che lo storico dell'arte italiano Lionello Venturi diede all'articolo che pubblicò nel 1914 in occasione dell'inaugurazione del museo Jacquemart-André. Édouard André (1833-1894) proveniva da una famiglia di ricchi banchieri protestanti. La sua ricchezza e le sue conoscenze gli permisero di diventare rapidamente un amateur il cui gusto, come era noto a tutti i protagonisti del mondo artistico del tempo, divenne sempre più raffinato. Nélie Jacquemart (1841-1912), di origini modeste, raggiunse il successo grazie al suo talento di ritrattista. Nulla sembrava unire queste due personalità così diverse. Tuttavia, dopo il loro matrimonio nel 1881, la loro passione per il Rinascimento italiano li spinse a creare un museo privato unico nel loro hôtel particulier parigino al 158 di Boulevard Haussmann - come faranno in seguito all'Abbazia Reale di Chaalis - dove dipinti, sculture e oggetti d'arte contribuivano a ricreare l'atmosfera di un palazzo fiorentino del XV secolo. Per quasi trent'anni, grazie ai numerosi viaggi in Italia, la famiglia André strinse legami d'affari e di amicizia con i più famosi antiquari italiani, tra cui Stefano Bardini e Michelangelo Guggenheim, e coltivarono rapporti stretti con i maggiori esperti dell'epoca, come Wilhelm von Bode e Georges Lafenestre, che li aiutarono ad acquistare più di 2.500 opere dai principali centri artistici italiani. Questa collezione, simbolo di una raffinata eleganza, unica ancora oggi, fu lasciata in eredità all'Institut de France nel 1912, con l'obiettivo di farne un museo aperto al pubblico. Attraverso l'analisi del modus operandi della coppia, supportata dallo studio di numerosi documenti (lettere, fotografie, fatture d'acquisto, contratti) conservati negli archivi del museo parigino e in quelli dei loro corrispondenti italiani, questo libro cerca di gettare nuova luce su questa magnifica collezione.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Chi ha cercato questo ha cercato anche...

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.