«Pasolini è stato per me una grandissima sorpresa, un regalo della vita. Lui è stato il primo a mettermi sulle tracce della musica popolare. Prima di Bosio e di Leydi. Era una persona che quando parlava ti insegnava il mondo. Bisognava starlo a sentire. L’ultima volta che l’ho visto mi ha parlato dei Treni per Reggio Calabria, una ballata che amava molto, e della bellezza tenera del dialetto friulano. Pochi mesi dopo la sua morte orribile ha distrutto i nostri sogni di collaborazione. Potevo solo piangerlo, ed è così che è nato il Lamento per la morte di Pasolini. Ma la sua assenza era insopportabile come la mancanza di un braccio. Allora ho cominciato a guardare il mondo, e a cantarlo, attraverso i suoi occhi. E lentamente ma inesorabilmente la sua voce ha invaso sempre di più la mia musica... è attraverso queste opere che mi sono inventato il mio Pasolini...» (Giovanna Marini)
«Il me paìs al è colòur smarit». Pier Paolo Pasolini e Giovanna Marini
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| Titolo | «Il me paìs al è colòur smarit». Pier Paolo Pasolini e Giovanna Marini |
| Autore | Giandomenico Curi |
| Collana | Riflessi, 92 |
| Editore | Besa muci |
| Formato |
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| Pagine | 368 |
| Pubblicazione | 09/2022 |
| ISBN | 9788836292714 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

