fbevnts La Spezia medievale. Spazi pubblici, contrade e dimore signorili: la vita nel borgo murato tra Tre e Cinquecento
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La Spezia medievale. Spazi pubblici, contrade e dimore signorili: la vita nel borgo murato tra Tre e Cinquecento

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La Spezia medievale. Spazi pubblici, contrade e dimore signorili: la vita nel borgo murato tra Tre e Cinquecento
Titolo La Spezia medievale. Spazi pubblici, contrade e dimore signorili: la vita nel borgo murato tra Tre e Cinquecento
Autore
Curatore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Architettura
Collana Comunitas spedie, 14
Editore Giacché Edizioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 288
Pubblicazione 11/2025
ISBN 9788863821543
 
28,00

 
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Il libro è di prossima pubblicazione
Di prossima pubblicazione
Uno studio denso di contenuti inediti che ci consegna un’immagine del borgo murato, tra Tre e Cinquecento, economicamente vivace e strettamente connesso al vasto territorio agricolo circostante, nonché centro di controllo politico e militare del Golfo, alle cui vicende storiche è dedicata un’ampia sezione che ci riporta al clima dei tempi delle congiure e delle lotte di fazione, epoca in cui La Spezia ebbe un ruolo strategico nei rapporti con Genova. Un borgo capace di attrarre maestranze artigiane, professionisti e personalità politiche e militari e dove fervono molte attività: dai macelli, ai forni, alla produzione dell’olio, dalle botteghe degli speziali, ai venditori di stoffe e produttori di seta, dai cuoiai, materassai, berrettai, ai marmorari, orefici, argentieri, ecc. La Spezia di fine Quattrocento è una piazza mercantile di rilievo in cui operano procuratori di stati esteri e dove il commercio tocca molti variegati generi, tra cui quello, molto fiorente anche a Genova, del mercato degli schiavi. Un volume frutto della ricerca su fonti archivistiche, molte delle quali inedite, e di un impegnativo esame delle emergenze superstiti nel borgo che subì, a partire dall’Ottocento, pesanti stravolgimenti. L’archeologa Cascarini ha condotto un’attenta schedatura delle testimonianze dell’edilizia civile, con ampia e dettagliata documentazione fotografica e archivistica; dal solenne portale in marmo dei Pogliasca, alle belle murature in opera quadrata genovese, ai pilastri dei loggiati. Molte e di notevole interesse sono le novità, come la descrizione delle vie del borgo percorse da una processione, o i due inventari inediti delle armi del Castello e della Bastia, di fine Quattrocento. È attestato un edificato di pregio, testimoniato dall’esistenza di almeno due domus magnae; si ipotizza inoltre la collocazione della Cittadella, fortezza demolita alla fine del Quattrocento. Il costruito storico prodotto dalla vivace società mercantile spezzina evolve col mutare delle consuetudini abitative; le schiere medievali vengono accorpate a costituire palazzi dal tipico vano-scala genovese, creando una Spezia dai bei palazzi, tanto da avere, nel Cinquecento, un sistema simile a quello dei “Rolli” di Genova.
 
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