Ad inizio del Novecento Hugo von Hofmannsthal, poeta tra i più raffinati del secolo, sfuggendo alla tradizionale definizione di librettista, si accosta alla scena come drammaturgo, metteùr en scene, scrupoloso concertatore della regia, poeta della musica e del corpo. Suo principale interlocutore è il compositore Richard Strauss. Il volume analizza il pensiero teatrale di Hofmannsthal e i primi allestimenti delle sue opere musicate da Strauss, ricostruendo la genesi e le vicende legate allo spettacolo, al ruolo del libretto, dello spazio scenico e della musica. L'ipotesi di Maria Innocenza Runco, tesa a verificare lo scarto tra enunciati poetici e prassi scenica, dimostra come il teatro musicale di Hofmannsthal si schieri, con inevitabili contraddizioni, tra i progetti utopici che hanno contrassegnato quel complesso periodo di "transito" dalle pratiche wagneriane e naturaliste ai postulati simbolisti.
Visioni di un teatro da camera. Il teatro di Hugo von Hofmannsthal
| Titolo | Visioni di un teatro da camera. Il teatro di Hugo von Hofmannsthal |
| Autore | Maria I. Runco |
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Studi teatrali |
| Collana | Wunderkammer. Caleidoscopi, 5 |
| Editore | Bonanno |
| Formato |
|
| Pagine | 268 |
| Pubblicazione | 01/2008 |
| ISBN | 9788877964649 |

