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Italia medievale epigrafica. L'alto medioevo attraverso le scritture incise (secc. IX-XI)

Italia medievale epigrafica. L'alto medioevo attraverso le scritture incise (secc. IX-XI)
Titolo Italia medievale epigrafica. L'alto medioevo attraverso le scritture incise (secc. IX-XI)
Autore
Collana Studi, 8
Editore CERM
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 500
Pubblicazione 08/2018
ISBN 9788895368122
 
50,00

 
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Per delineare il percorso culturale di una società della comunicazione come la nostra, un recupero delle tracce dell'impiego scritto e scolpito in funzione di una memoria storica non può che risultare importante specialmente in Italia dove in alcune città tra le quali ricordiamo Milano, Brescia, Verona e Aquileia, la grande tradizione epigrafica monumentale romana si è tramandata in modo continuativo, seppure circoscritto, lungo tutto il medioevo. Anello di collegamento di quella linearità risultata evidente dal tardo impero all'età paleocristiana, secondo studi recenti, fu, nell'impiego oramai cristiano, l'epigrafia funeraria; ma è alla durevole presenza nelle diverse città di una cattedra episcopale e nel territorio loro circostante delle grandi abbazie, come quelle di Fruttuaria e di Pomposa, che dobbiamo invece il persistente, seppur attenuato, impiego epigrafico altomedievale lungo i secoli IX, X e XI, generalmente definiti dalla storiografia specialistica "di vuoto epigrafico". Certamente l'epigrafia di quel periodo fu quasi interamente appannaggio delle committenze ecclesiastiche o monastiche, anche se non mancarono figure laiche eminenti, sia maschili sia femminili. Attorno, dunque, a quelle figure-chiave che furono i vescovi e i grandi abati, come a poche altre personalità non sempre celebri del laicato vissute nei periodi post-carolingio, ottoniano e della riforma ecclesiastica del secolo XI, e per le quali furono prodotte scritture monumentali di tipologie diverse, ancora in situ o perdute, ma trasmesse per tradizione indiretta, si è dispiegata una raccolta delle epigrafi più emblematiche divenuta poi la fonte primaria per un'analisi storica e sociale sull'uso della scrittura epigrafica durante tutto l'alto medioevo correlata ai diversi eventi coevi e supportata, in appendice, da una larga raccolta fotografica delle epigrafi impiegate a corredo.
 
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