Dalla sua invenzione a caratteri mobili alla metà del Quattrocento, la stampa rimase complessivamente libera solo per alcuni decenni. Presto la rapidissima diffusione della Riforma protestante spinse le autorità ecclesiastiche a sperimentare forme stabili di controllo. La censura cattolica in pieno Cinquecento ebbe pesanti conseguenze sulla cultura, soprattutto italiana, in particolare sullo sviluppo del pensiero scientifico, sulla letteratura e sulla diffusione della lettura in volgare. Nel Seicento furono i vari Stati assoluti a intensificare la loro azione, mentre la maggiore laicizzazione della società suscitò importanti trasformazioni. Il pubblico dei lettori fu sempre meno disposto a seguire le prescrizioni grazie anche a un fervido mercato clandestino e mise sempre più a dura prova la capacità di proibire, sino a quando, negli ultimi decenni del Settecento, la libertà di opinione e di espressione divenne uno dei principi cardine della civiltà contemporanea.
I libri proibiti da Gutenberg all'Encyclopédie
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| Titolo | I libri proibiti da Gutenberg all'Encyclopédie |
| Autore | Mario Infelise |
| Collana | Economica Laterza, 664 |
| Editore | Laterza |
| Formato |
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| Pagine | 153 |
| Pubblicazione | 10/2013 |
| Numero edizione | 2 |
| ISBN | 9788858109700 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

