fbevnts In guerra con tale. Una storia di colonialismo, guerra, prigionia dalla dittatura fascista alla liberazione
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

In guerra con tale. Una storia di colonialismo, guerra, prigionia dalla dittatura fascista alla liberazione

In guerra con tale. Una storia di colonialismo, guerra, prigionia dalla dittatura fascista alla liberazione
Titolo In guerra con tale. Una storia di colonialismo, guerra, prigionia dalla dittatura fascista alla liberazione
Autore
Argomento Scienze umane Storia
Editore Edizioni Karl&Rosa
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pubblicazione 10/2024
ISBN 9788894784930
 
22,00

 
0 copie in libreria
“In guerra con Tale” è il viaggio immaginario che l’autrice segue da quando il padre, Vittorio, insieme ad altre centinaia di militari, parte da Napoli per raggiungere Bengasi su quella che il regime fascista ha battezzato “La Quarta Sponda” dell’Impero. Per lui, come per tanti altri giovani del Meridione, si tratta di un’apertura verso un mondo sconosciuto e pieno di scoperte. Dopo le iniziali piacevoli sorprese, offerte da una società organizzata a tutto vantaggio della comunità dei colonizzatori, arriva a stravolgere l’esistenza di Vittorio, prossimo al rientro in Italia per la fine del servizio militare, la dichiarazione di guerra dell’Italia alla Gran Bretagna e alla Francia. Inizia così la fase di preparazione alla guerra nel deserto egiziano dove i genieri, di cui fa parte Vittorio, scavano trincee tutti i giorni. Viene catturato insieme ai suoi amici nei primi giorni dell’attacco degli inglesi. Per l’Italia è una prima tragica disfatta. Per i genieri sarà una lunga dolorosa esperienza: la lunga marcia nel deserto egiziano, la prigionia nei campi d’Egitto, del Sudafrica e infine della Scozia. Una prigionia che durò moltissimo, ben dopo la fine della guerra in Italia, perché la forza lavoro degli italiani prigionieri era indispensabile per far funzionare l’economia della Gran Bretagna. Ma il ritardo del rientro di oltre 150.000 italiani fu in parte anche dovuto alle incertezze dell’allora governo italiano che si trovò ad affrontare l’arrivo di quasi mezzo milione di italiani, sommando i prigionieri detenuti negli altri paesi del Commonwealth, negli Usa e nei paesi africani, che, in un paese distrutto, andavano a sommarsi alla massa di disoccupati creati dalla guerra.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Chi ha cercato questo ha cercato anche...

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.