Sul filo di una memoria asciutta e a tratti profondamente ironica, Roberto Weber risale il Novecento; lo fa avvalendosi dei tornanti angusti di una vicenda famigliare immersa in una composita (e scomparsa) comunità etnica e culturale, per cogliere i più ampi risvolti della storia cittadina. Il racconto torna a più riprese nel teatro di piazza Unità, nel luogo simbolo cioè in cui si consumano febbrilmente le passioni più brucianti, le finzioni collettive più riuscite, i momenti più drammatici della città e del suo popolo: lì fa ritorno la salma dell'Arciduca Francesco Ferdinando dopo l'uccisione a Sarajevo che scatena la Prima guerra mondiale; lì Benito Mussolini annuncia le leggi razziali; lì nel 1954 Trieste diventa italiana. Giornate epocali, in cui tutti scendono in piazza e la comunità viene attraversata dalla Storia. Un romanzo intimo dove una famiglia abita tutte le contraddizioni di una città-mondo e dove l'essere di confine coniuga la dimensione privata e pubblica.
L'uomo che parlava alle statue. La storia di una famiglia, la storia di Trieste
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| Titolo | L'uomo che parlava alle statue. La storia di una famiglia, la storia di Trieste |
| Autore | Roberto Weber |
| Argomento | Narrativa Saghe |
| Collana | Camera con vista, 38 |
| Editore | Bottega Errante Edizioni |
| Formato |
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| Pagine | 160 |
| Pubblicazione | 10/2023 |
| ISBN | 9791255670056 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

