Disegnare per un bimbo è un'azione spontanea e i segni che traccia (dallo scarabocchio alla prospettiva) hanno un preciso significato che permette di individuare se qualcosa non va nel suo sviluppo psichico o anche soltanto nel suo stato d'animo (gelosia, shock, paura, carenze affettive, etc.). Il bimbo, normalmente, disegna ciò che sa, più che ciò che vede: è perciò possibile, vedendo ciò che disegna, rendersi conto di quello che sa, e rilevare se quello che sa è conforme alla sua età fisiologica. Per agevolare una ragionata interpretazione del segno il libro è dotato di uno strumento (il “disegnometro”) che, messo a disposizione di chiunque sia interessato a individuare lo sviluppo intellettivo di un bimbo dalla maturità del suo segno, riassume i concetti fondamentali contenuti nel volume. Con il suo utilizzo è possibile interpretare (cum grano salis) un disegno infantile, attraverso la presenza o l'assenza di certe strutture grafiche (trasparenza, appiattimento, mancato verticalismo, ribaltamento, lateralismo, etc.) che caratterizzano momenti precisi dello sviluppo psico-neurologico di un bimbo normale.
Il disegno del bimbo. Un linguaggio universale per seguire il suo sviluppo intellettivo
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| Titolo | Il disegno del bimbo. Un linguaggio universale per seguire il suo sviluppo intellettivo |
| Autore | Vico Avalle |
| Editore | Hever |
| Formato |
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| Pagine | 144 |
| Pubblicazione | 01/2004 |
| ISBN | 9788890093111 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

