Soldiershop: Battlefield
La battaglia dei giganti. Marignano 13 e 14 settembre 1515
Filippo Donvito
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
Il 13 e 14 settembre 1515, sui campi a nord di Melegnano (un tempo chiamata Marignano) venne combattuta la più grande battaglia del XVI secolo. Da una parte l'esercito del re di Francia Francesco I, forte di oltre 50.000 uomini e quasi 300 cannoni; dall'altra 20.000 Svizzeri, la migliore fanteria dell'epoca, al soldo del duca di Milano Massimiliano Sforza. La posta in gioco era la signoria sul ducato di Milano, il più ricco stato della penisola italiana, rivendicato dai Francesi per antichi diritti dinastici. Quest'epica battaglia, definita da un testimone oculare "non di uomini, ma di giganti", segnò la fine della Lombardia sforzesca e costrinse la Svizzera, fino ad allora potenza emergente sulla scena europea, a ritirarsi per sempre nel campo della neutralità.
La battaglia di Azincourt. 25 ottobre 1415. Enrico V fa strage della cavalleria di Francia. Volume 1
Mario Venturi, Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
La battaglia di Azincourt è considerata uno dei momenti più cupi della storia della Francia e al contrario uno dei più fulgidi della storia dell'Inghilterra e del suo re Enrico V. Inserita nel più ampio conflitto denominato Guerra dei cent'anni, la battaglia dell'ottobre del 1415, fu un capolavoro del sovrano Lancaster, ma soprattutto dell'arco lungo inglese, che sul terreno pesante dello scontro fece una autentica carneficina della più bella cavalleria di Francia.
La battaglia di Azincourt. 25 ottobre 1415. Enrico V fa strage della cavalleria di Francia. Volume 2
Mario Venturi, Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
La battaglia di Azincourt è considerata uno dei momenti più cupi della storia della Francia e al contrario uno dei più fulgidi della storia dell'Inghilterra e del suo re Enrico V. Inserita nel più ampio conflitto denominato Guerra dei cent'anni, la battaglia dell'ottobre del 1415, fu un capolavoro del sovrano Lancaster, ma soprattutto dell'arco lungo inglese, che sul terreno pesante dello scontro fece una autentica carneficina della più bella cavalleria di Francia.
La battaglia di Tornavento. Mantova, Genova e la guerra dei 30 anni in Italia
Luca S. Cristini, Giuseppe Pogliani
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2011
pagine: 80
Il 22 giugno 1636, nei dintorni di Tornavento, tra gli Spagnoli che occupavano il Milanese, capitanati dal marchese di Leganes, e l'esercito invasore dei francesi, alleato deiPiemontesi e comandati dal maresciallo di Crèqui, fu combattuta nell'ambito della Guerradei Trent'Anni una sanguinosa battaglia che lasciò 2.000 morti nella brughiera. Una cronaca dettagliata di questo fatto d'armi si trova narrata diffusamente nell'Historia d'Italia di Girolamo Brusoni, edita nel 1656. Ogni anno l'evento è rievocato con una manifestazione folcloristica.
Guerra di Candia 1645-1669 (La). Vol. 1: Assedi e operations
Bruno Mugnai, Alberto Secco
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2011
pagine: 80
La guerra di Candia (1645-1669) fu il luogo di confronto di due diversi modelli militari, quello occidentale e quello ottomano, fino ad assurgere nelle corti di tutta Europa a "Campo di Marte" del continente. A noi contemporanei queste campagne mostrano una specifica peculiarità, in quanto rappresentano la prima "guerra di materiali", ovvero un conflitto combattuto lontano dal territorio metropolitano dei due stati in lotta, molto simile, per fornire un esempio comprensibile a tutti, alle campagne nel Pacifico nel secondo conflitto mondiale; si potrebbe quasi dire che quello di Candia fu il primo conflitto dell'età moderna, combattuto però con i mezzi del XVII secolo.
La battaglia di Tannenberg 1410. La tamba dei cavalieri teutonici. Ediz. italiana e inglese
Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2010
pagine: 68
Tannenberg non fu che la prima battaglia vinta contro l'Ordine poiché la meta ultima era in realtà la sede del Gran Maestro: il Castello di Marienburg e questa fortezza fu raggiunta solo il 25 luglio, ben 16 giorni dopo lo scontro a Tannenberg. Il fatto che la battaglia porti poi due nomi non è un caso. Il luogo dove lo scontro si svolse è chiamato "collina degli abeti" (in tedesco Tannenberg), ma intorno ad esso c'era anche un bosco di alberi bassi, "il bosco verde" (in dialetto prussiano-tedesco Grünwald) ed un villaggio chiamato Grünfelde.La battaglia viene descritta in una "Chronica Conflictus" contenuta negli "Scriptores Rerum Prussicarum" e nelle "Historiae Poloniae" del canonico Jan Dlugosz. Questo canonico ha conosciuto tutti i particolari che riporta nei suoi scritti dal padre, che aveva partecipato direttamente alla battaglia, oltre che da molti altri superstiti conosciuti e interrogati sfruttando le amicizie di suo padre. Il libro riporta fedelmente tutti i preparativi militari della campagna e della battaglia. Completamente illustrato con 12 tavole a colori.
Eylau 1807. L'aquila nella tormenta
Pierluigi Romeo di Colloredo Mels
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2019
pagine: 100
La battaglia di Preussisch-Eylau, combattuta in condizioni climatiche estreme, sotto bufere di neve e temperature di molto inferiori allo zero tra la Grande Armée e i russi di Benningsen l’8 febbraio 1807, è stata definita la più epica delle battaglie di Napoleone, quella che vide la carica di cavalleria più grande della storia, guidata da Murat alla testa di oltre diecimila cavalieri, ma anche la più controversa. Per la prima volta, dopo i trionfi di Ulm, Austerlitz e Jena, Napoleone venne fermato: per tutta la giornata la vittoria restò in bilico, e solo a notte fonda la ritirata russa lasciò Napoleone padrone del campo di battaglia; ma sarà necessaria un’altra battaglia a Friedland, quattro mesi dopo, per spingere lo zar Alessandro I a chiedere la pace. Ad Eylau iniziò il crepuscolo del sole sorto sui campi di Austerlitz, un crepuscolo che tinse la neve di un color rosso sangue, foriero di ben più gravi avvenimenti.
Saturday night soldiers. I britannici nella battaglia del 15 giugno 1918 sull'altopiano di Asiago
Enrico Acerbi
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2019
pagine: 84
Durante la Grande Guerra sul fronte italiano, i due avversari, Italia ed Austria-Ungheria, si avvalsero spesso del supporto dei propri alleati. Nel 1918 tutte le truppe germaniche furono ritirate a scaglioni dal fronte italiane, mentre inglesi e francesi rimasero in linea, spostandosi in primavera ed estate sull’altopiano di Asiago, nella zona di Cesuna (inglesi) e di cima Echar (francesi). Nell’occasione tali truppe furono determinanti nel fronteggiare l’ultimo violento attacco austriaco del giugno 1918. In autunno parte del contingente fu spostato sul Piave (Grave di Papadopoli) concorrendo allo sfondamento decisivo conosciuto come battaglia di Vittorio Veneto.