Stampa 2009: I quaderni de La collana
Voci di tenebra azzurra
Mariangela Gualtieri
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2016
pagine: 28
Mariangela Gualtieri ha il pregio di saper portare sulla scena testi in grado di arrivare subito al pubblico essendo insieme impeccabili sul piano formale, perfettamente compiuti nell’energia di una parola autenticamente poetica. E infatti “Voci di tenebra azzurra” è un’opera di pura poesia, nata in forma di intensi monologhi per il teatro, ma perfettamente fruibile sulla pagina. Un’opera carica di vitalità espressiva eppure trasparente e comunicativa. Gualtieri si rifà in questo testo anche a figure e voci di grandi autori, a partire dal suo conterraneo Giovanni Pascoli, ma osserva, non di meno, sensibilmente il destino dell’essere umano anche in rapporto alla realtà e alle innumerevoli contraddizioni del nostro tempo. Su tutto agisce e domina l’importanza impareggiabile della parola. Una parola che ci si offre nelle sue molteplici aperture, parola dunque scritta, ma non di meno da pronunciare, da recitare. E da leggere e ascoltare, in un mondo «sempre pieno di ombre e di attese».
Lezioni elementari. Monologo sul maestro Gabriele Minardi
Roberto Mussapi
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2015
pagine: 28
Un monologo, questo di Roberto Mussapi, che è soprattutto il racconto sensibilissimo e ricco di figure e quotidiani eventi di un tempo remoto, quello dell'infanzia e della scuola, nel quale ognuno potrà godere della felicità di ritrovarsi, di ritrovare il sentimento vivo di un passato, il proprio, nei suoi tratti più impressi nella memoria. Ecco allora i nomi e i volti dei compagni di scuola, i temi in classe e le partite, la saggia regia educativa del maestro, al quale il poemetto è dedicato: un personaggio centrale nella crescita dell'io narrante, il cui felice consenso diverrà un solido modello di riferimento. Mussapi lavora su un doppio registro, e cioè quello orizzontale, narrativo-prosastico del vero e proprio racconto, e quello verticale, lirico-meditativo, eppure a sua volta descrittivo e concretissimo, dei corsivi sull'Universo e il suo aperto formarsi. Un microcosmo dentro la vastità del cosmo, un proiettarsi dell'uno nell'altro nel tempo non-tempo dell'umana memoria.
Azzurri viali. I versi di un pittore
Sergio Orlando
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2015
pagine: 28
I versi di Orlando cercano di esprimere sensazioni concrete e vive, semplici e autentiche, sensazioni che prova di fronte alla natura e all'amore, di fronte alla loro cangiante presenza; cerca di fissare sulla carta ciò che parrebbe porsi come un'impressione fugace, o come un momento di felicità o sgomento improvviso, ma capace di colpirlo. E questa natura sfuggente dell'esperienza è per esempio evidente in una poesia come "In metrò", dove rivive il mito baudelairiano della passante che il nostro sguardo coglie e da cui è attratto ben sapendo che subito la sua figura svanirà per sempre. La forza materica della pittura di Orlando si scioglie totalmente nelle tenui, delicate note sensibili dei suoi versi, che ci appaiono come frammenti musicali sparsi nell'aria. Orlando predilige l'immutabile, la fedeltà obbligata delle cose a se stesse. Ma è pur vero che il suo modo di leggere l'esistenza è anche capace di cogliere le più sottili sfumature di mutamento, il veloce passaggio dalla luce all'ombra, e dunque anche i ritmi della realtà in cui siamo immersi. E questo rende più articolata e delicatamente inquieta la sua lirica.
Hotel Stelvio
Giorgio Prestinoni
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2015
pagine: 28
Sottili, raffinate, e insieme tremende, queste nuove, notevoli poesie di Giorgio Prestinoni. Unite tra di loro - nelle due sequenze e nella breve, sinistra, centrale gita in cui sono organizzate narrativamente - dal forte senso di una improprietà e di un disagio dell'esserci, dell'essere al mondo, nel mondo, da un senso, dunque, della propria umana imperfezione o semplice inadeguatezza. Lo vediamo nei passi goffi di un "danzatore" trasognato ed estraneo a una realtà esterna che pure osserva attento, tra insofferenza e meraviglia. Il lettore viene poi coinvolto dall'infelice destino di un altro personaggio, affetto da acondroplasia, un nano insomma, ulteriormente storpiato nel suo povero corpo da un maldestro tentativo medico di normalizzarlo. Il suo attrito di sofferenza con l'esistere appare quasi come l'improba, paziente fatica dell'uomo per adattarsi al proprio destino, prima di rendersi conto di avere ricevuto in dono, a conti fatti, un solo vero, modesto privilegio, "Il privilegio di essere ciò che siamo".
La morte rosa
Luigi Fontanella
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2015
pagine: 28
Il mare, l'amore, la morte... Il libro, la vita, la piccola farfalla che va... Esserci per una volta, e dunque per sempre, iscritti per sempre nel tutto... Luigi Fontanella ci offre, passando tra questi e innumerevoli altri segni di presenza e confine, un canzoniere compatto e delicato, insieme trasparente e ambiguo, come è in fondo, quotidianamente, la nostra umana esperienza. Sceglie di descrivere, di narrarci qualcosa, una breve vicenda, un liquido racconto dove sensibilità e presagio si sovrappongono, dove il tessuto è una composizione fondata su contrasti e ossimori netti eppure attutiti dalla pronuncia, tra fisicità e sfumature oniriche, tra eros e sparizione, tra abbandono e volo. Questa "morte rosa", nuovo capitolo della poesia di Luigi Fontanella, è un felice esempio di meditazione lirica, di pensiero vissuto nel molteplice corpo delle immagini.
In un mare di luce
Ermanno Krummi
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2014
pagine: 28
A quasi dieci anni dalla sua prematura scomparsa, possiamo tornare a leggere la poesia di Ermanno Krumm, in questi versi da lui scritti nell'ultimo periodo, e dove coesistono, nell'asciutta eleganza, nella precisione impeccabile della sua voce, una grande apertura alla vita e un incresparsi dolente, ma sempre controllatissimo della voce, che avverte ormai il profilarsi all'orizzonte di segni inequivocabili e minacciosi, come quel "filo di scuro che scende dal cielo". Versi che vanno ad aggiungersi, in modo decisamente significativo, al corpo delle raccolte pubblicate da Krumm in vita, e che ne fanno uno dei più significativi e limpidi poeti della sua generazione, una delle voci più autentiche e sempre vive della nostra poesia tra secondo Novecento e inizio Millennio.