Susalibri: Storica
Alpini di Chiusa. Storie e memorie
Libro: Libro in brossura
editore: Susalibri
anno edizione: 2011
pagine: 160
Questo libro è dedicato al gruppo alpini di Chiusa San Michele, che quest’anno festeggia gli ottanta anni dalla fondazione, avvenuta nell’aprile del 1931. Nell’intraprendere l’approfondita ricerca storico-archivistica che è alla base di questa pubblicazione, abbiamo voluto che il testo ripercorresse la storia dei giovani di Chiusa di San Michele che hanno fatto il militare nel corpo degli alpini, a partire dalla sua fondazione (1872) fino ai giorni nostri, ora che la naia non è più obbligatoria e a che a fare il militare ci vanno soltanto i volontari. Abbiamo voluto che le note biografiche fossero accompagnate dalle testimonianze e dai ricordi raccontati in prima persona o dai famigliari, cercando il più possibile di dare a tutti uno spazio, dall’alpino che ha portato la statua della Madonna sul Rocciamelone a quelli che hanno combattuto nei deserti libici. Dagli alpini mandati a combattere sul fronte francese, in Grecia, nei Balcani, alle dure naie degli anni Cinquanta e Sessanta, dai bisnonni ai pronipoti (veci e bocia) che l’alpino lo fanno anche solo per tre settimane con il progetto “Vivi le forze armate”. Così è stato possibile verificare che anche in un piccolo paese come Chiusa, essere alpino, ancora prima di essere soldato, è appartenere ad una specie particolare di uomo, che conserva i sentimenti più dolci per la famiglia. E che quando parte soldato compie fino in fondo il proprio dovere per amore della patria. L’alpino, anche quando è in congedo, continua ad essere alpino e conserva il suo cappello come la più preziosa delle reliquie: è sempre pronto ad aiutare gli altri nel momento del bisogno, senza chiedere mai nulla in cambio, e lo fa sempre in silenzio.
Rinaldo Trappo. Uomo, alpino e prete
Mario Tonini
Libro: Libro in brossura
editore: Susalibri
anno edizione: 2011
pagine: 128
Rinaldo Trappo, nato a Bussoleno, in provincia di Torino, il 16 gennaio 1917 fu ordinato sacerdote nel 1939. Nel 1941 fu arruolato del 1° Reggimento Alpini come cappellano militare e partecipò alla guerra di Grecia. Nel dicembre 1942 partì per la guerra in Russia e visse la ritirata. Nel 1943 fu aggregato al Battaglione Ceva presso il Brennero. Il 9 settembre, prigioniero dei tedeschi, venne internato nei lager di detenzione da dove fu liberato nel 1945. Negli anni cinquanta, nominato Cappellano Militare ausiliario, fu inviato come missionario in Belgio e Svizzera. Nel 1953 cominciò l’insegnamento nella scuola elementare di Foresto. Sarà il primo italiano, nel 1980, a ritornare sulle rive del Don. Per i suoi merito militari e civili ricevette: tre croci al merito, il distintivo di volontario della Liberazione, il cavalierato e la commendatura della Repubblica. Divenne cittadino onorario di Meana di Susa e Leinì e fu nominato monsignore. Morì nel 2010.
Campagne militari di Torino, Val Susa, Val Chisone e Savoia 1706-1713. I luoghi delle battaglie che si conclusero con il Trattato di Utrecht
Mario Reviglio
Libro: Libro in brossura
editore: Susalibri
anno edizione: 2011
pagine: 160
Questo libro intende trattare la storia militare dello Stato sabaudo durante la Guerra di Successione di Spagna, negli anni che intercorsero tra l’assedio di Torino del 1706 ed il Trattato di Utrecht del 1713. La scelta di tale periodo è dovuta al fatto che la storiografia, lo ha spesso messo in secondo piano,se non dimenticato, mentre furono anni di estrema importanza per lo Stato sabaudo che videro la sua trasformazione da ducato a regno. Il testo inizia con le note vicende dell’assedio e della battaglia di Torino del 1706, poi s’addentra in una ricerca storiografica sugli eventi che hanno caratterizzato gli anni successivi: dalla Campagna di Tolone alla riconquista di Susa del 1707. Prosegue poi con l’esaltante Campagna delle Alpi del 1708 che portò alla conquista di Exilles e di Fenestrelle, per seguire in modo esauriente le vicende degli anni successivi fino al Trattato di Utrecht del 1713. Benché il libro tratti prevalentemente l’aspetto militare, vengono messi sullo stesso piano anche i risvolti politici e sociali che hanno interessato le popolazioni che si trovarono coinvolte nel turbinio degli eventi.