Terra Ferma Edizioni: I luoghi della modernità
Nelle sale da pranzo di Paolo Veronese. La rappresentazione dei riti della mensa e la cultura dell'ospitalità
Libro: Libro rilegato
editore: Terra Ferma Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 160
Quarto e ultimo volume della collana "I luoghi della modernità". Dopo Palladio, Giorgione e Tiziano, il protagonista di questo volume è Paolo Veronese, che affronta il tema dei banchetti veneziani in alcuni dei suoi capolavori assoluti. Dopo il saggio dello storico dell'arte Giuseppe Barbieri e il contributo del regista Peter Greenaway, ampio spazio è dedicato alla creatività di cinque chef-progettisti - appartenenti alla prestigiosa associazione Jeunes Restaurateurs d'Europe - i quali, ispirati al tema dell'ospitalità, hanno realizzato dei piatti "tradizionali" e "accoglienti", commentati dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini e illustrati passo passo. Chiude il volume una sezione in cui altri 12 Jeunes Restauraters italiani propongono la loro idea di ospitalità in cucina.
Nelle camere da letto di Tiziano. L'intimità della figura e gli alimenti della passione
Libro: Libro rilegato
editore: Terra Ferma Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 160
Terzo volume della collana "I luoghi della modernità" curata da Giuseppe Barbieri, inaugurata con il volume "Nelle cucine di Andrea Palladio" e proseguita poi con "Déjeuner sur l'herbe con Giorgione". Il protagonista è Tiziano, il quale, come afferma Barbieri nel suo saggio "non inventa una nuova tipologia di camera da letto, bensì rende moderna una situazione (...)", ovvero la sua rivalutazione nel corso della storia come spazio attorno al quale si organizza la vita di tutta la famiglia. "Nelle camere da letto di Tiziano"propone inoltre un saggio del 2000 di Daniel Arasse e dedica ampio spazio alla creatività di cinque chef-progettisti - tra cui Carlo Cracco, Simone Padoan e Fabrizia Meroi - che, ispirati al tema della camera da letto, hanno realizzato dei piatti "sensuali" ed "afrodisiaci". In chiusura un commento del direttore del Gambero Rosso Carlo Ottaviano sul significato di questi cinque suggestivi progetti culinari.
Déjeuner sur l'herbe con Giorgione. L'invenzione del paesaggio moderno e la cucina del territorio
Libro: Copertina rigida
editore: Terra Ferma Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 160
Si tratta del secondo volume della collana I luoghi della modernità, inaugurata l'anno scorso con il volume Nelle cucine di Andrea Palladio, nel quale l'autore Giuseppe Barbieri, professore ordinario di storia dell'arte moderna a Venezia, accostava due arti, o scienze, solo apparentemente diverse tra loro: architettura e cucina. In Déjeuner sur l'herbe con Giorgione invece, come si evince dal titolo, l'accostamento è tra pittura, paesaggio e cucina. Ancora una volta dunque un volume che parla d'arte, ma non solo, e che parla di cucina, ma non solo, e che si avvale delle penne prestigiose di Davide Paolini, il famoso gastronauta del Sole 24 ore, e di Claudio Benporat, affermato storico della cucina, autore di numerosi saggi e volumi di cultura enogastronomica. A completare il quadro, la collaborazione di alcuni tra i più famosi e pluristellati chef del momento, che hanno appositamente creato dei piatti ispirandosi proprio alle tematiche giorgionesche: il paesaggio, il giardino, l'estemporaneità... Tra loro, solo per citarne alcuni, Igles Corelli e Bruno Barbieri.
Nelle cucine di Andrea Palladio. La riflessione dell'architettura e il luogo del progetto gastronomico
Libro: Copertina rigida
editore: Terra Ferma Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 160
La riflessione dell'architettura e il luogo del progetto gastronomico. Architettura e cucina, due arti o scienze che hanno in comune molto più di quanto sembri. Giuseppe Barbieri, professore di storia dell'arte moderna all'Università Ca' Foscari di Venezia, curatore del volume, racconta, con parole e immagini, la storia della progettualità dei luoghi e dei sapori, la riflessione dell'architettura rinascimentale sulle cucine degli antichi e il nuovo ruolo che la stanza assume nelle residenze dell'età moderna, partendo da colui che è considerato il più grande architetto di tutti i tempi, Andrea Palladio, e da Bartolomeo Scappi, cuoco privato di Pio V, che pubblica uno dei più importanti trattati di cucina nello stesso anno in cui vedono la luce I quattro libri dell'architettura dello stesso Palladio. L'intrigante parallelo tra la figura dell'architetto e quella del cuoco si riflette nella seconda parte del volume, con cinque "progetti gastronomici" appositamente realizzati da altrettanti chef di fama nazionale: non semplici ricette, ma i percorsi della mente che portano oggi a concepire e realizzare un grande piatto. Infine, una decina di chef si sono divertiti a "tradurre" alcune ricette del Cinque e del Seicento, aggiornando le tecniche di cottura, scomponendo e ricomponendo gli elementi, fino a ottenere risultati di cui i lettori - e i gourmet rimarranno di certo stupiti.

