Viella: Studi lombardi
Immagini svelate. Pittura romanica a Galliano e Civate
Marco Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 288
All’origine di questo libro è il rilievo internazionale della pittura romanica lombarda, che induce a nuovi approfondimenti in rapporto al centro episcopale di Milano, riguardo alle sue origini e alle committenze più importanti. Della basilica di San Vincenzo a Galliano, rinnovata nel 1007, vengono indagati i meno noti cicli della navata, d’iconografia biblica e agiografica; quindi sono studiati gli affreschi apocalittici di San Pietro al Monte in relazione a quelli veterotestamentari di San Calocero a Civate, databili tra fine XI e inizi XII secolo, dettagliatamente analizzati. L’obiettivo è la ricostruzione della ricca cultura caratterizzante l’arte romanica attraverso il recupero delle fonti esegetiche e dei modelli figurativi alla base dei singoli cicli, svelando la densità iconografica e “tipologica” delle immagini.
La «politica in figure». Temi, funzioni, attori della comunicazione visiva nei Comuni lombardi (XII-XIV secolo)
Matteo Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 430
Nel corso del Duecento, i palazzi pubblici di molte città dell’area padana si popolano d’immagini, scolpite e soprattutto dipinte. Antecedenti meno noti dei grandi manifesti politici che ornano i palazzi comunali toscani nel corso del Trecento, queste figurazioni, varie per soggetto e funzione, hanno a lungo rappresentato una sfida interpretativa per il ricercatore, a causa della loro singolarità formale e iconografica. Attraverso un’analisi delle attestazioni materiali e un recupero della memoria delle tante perdute, questo libro si propone d’identificare le tradizioni di immagini che percorrono le città lombarde in età comunale, di ricostruirne il significato e di leggerne gli sviluppi alla luce dei cambiamenti istituzionali e sociali che caratterizzano la regione tra l’eclissi dei governi consolari e l’affermazione della signoria viscontea.
Cultura oltremontana in Lombardia al tempo degli Sforza (1450-1535)
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 359
Eletto duca di Milano nel 1450, Francesco Sforza inaugura una nuova dinastia che cerca di legittimare attraverso una politica culturale ispirata a quella della corte di Borgogna. Il gusto artistico di Filippo il Buono (1420-1467) e di Carlo il Temerario (1467-1477) impongono un rinnovamento della musica, della letteratura e della pittura che si diffonde in tutta Europa attraverso i canali diplomatici ed economici. Milano ricopre un ruolo essenziale nella ricezione e nella diffusione del modello borgognone in Italia, grazie ai suoi rapporti politici privilegiati con la Francia e il ducato di Savoia, che favoriscono l'acquisto di opere d'arte e il reclutamento di artisti, e grazie alla sua situazione geografica alle porte delle Alpi. Nel 1479, l'avvento di Ludovico il Moro determina un orientamento più italiano del gusto della corte sforzesca e l'attività di artisti quali Bramante e, soprattutto, Leonardo, contribuisce all'elaborazione di un modello lombardo che si diffonde a sua volta a nord delle Alpi e che permette di forgiare un'identità culturale propria al ducato. I diversi saggi che compongono il volume servono proprio a comprendere questi processi, le dinamiche della trasmissione di modelli nordici, la loro elaborazione da parte di artisti lombardi e settentrionali a contatto con l'arte leonardesca nella Milano sforzesca.
Narrazioni e strategie dell'illustrazione. Codici e romanzi cavallereschi nell'Italia del Nord (secc. XIV-XVI)
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 171
Mettendo l'accento su codici e testi a stampa illustrati, prodotti e circolanti nell'Italia del Nord tra i secoli XIV e XVI, questo volume studia la relazione che lega la narrazione cavalleresca al ricco patrimonio figurativo che l'accompagna o cui ha dato origine (miniature, illustrazioni a stampa, decorazioni pittoriche che abbelliscono palazzi pubblici o privati, oggetti d'uso quotidiano). La centralità della materia cavalleresca nell'ambito del discorso di autorappresentazione e idealizzazione costruito dalle signorie padane tra Medioevo e Rinascimento costituisce un dato di fatto già messo in luce dalla critica. I saggi qui riuniti intendono promuovere una prospettiva interdisciplinare che consenta di affrontare la lunga durata che caratterizza il fenomeno, nonché la molteplicità e l'eterogeneità di forme attraverso cui si esprimono e si declinano gli ideali cavallereschi in tale contesto storico-culturale. Il volume propone inoltre, in anteprima, l'analisi di una recente trouvaille, vale a dire un microfilm che ci restituisce copia parziale di un testimone scomparso di uno dei più importanti cicli arturiani, il "Guiron le Courtois".
Modernamente antichi. Modelli, identità, tradizione nella Lombardia del Tre e Quattrocento
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 299
Quasi due secoli di storia dal primo '300, e quindi dall'epoca viscontea, al primo Cinquecento, cioè alla fine dell'epoca e della cultura sforzesca, secondo il filo rosso del rapporto tra la cultura lombarda e l'Antico. Un Antico mai antiquariale, ma sempre rivissuto nel contesto delle scelte culturali e politiche di una Milano costantemente al centro della vita delle corti in Italia e in Europa. Il volume contiene molte novità. Vari contributi si muovono attorno alla figura di Giovanni Visconti, arcivescovo di Milano e signore della città dal 1339 al 1354, alla sua committenza, al suo palazzo in Milano, e al ciclo pittorico che ne ornava la grande sala affacciata sul Duomo, riscoperto e arricchito di parti inedite. Nella seconda parte del volume è invece di scena la scultura "pisanelliana" dei Da Carona tra Venezia, Milano e Genova, e poi, avanzando nel tempo, i problemi dell'architettura e della decorazione in Bramante, e dei palazzi "all'antica" di fine '400 tra Milano e Venezia. Il volto di Milano tardo-medievale e rinascimentale, e il ruolo della corte viscontea e sforzesca nel quadro della società cortese in Italia del nord, risultano arricchiti e mutati.
Valorosa vipera gentile. Poesia e letteratura in volgare attorno ai Visconti fra Trecento e primo Quattrocento
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 252
Il mondo delle corti, oggi come già in epoca tardoromantica e positivista, esercita una forte attrazione sui ricercatori e sul pubblico più ampio degli appassionati di storia. Sulla Milano di fine Trecento, in particolare, riverbera la suggestione del grande progetto politico di Gian Galeazzo Visconti, interrotto bruscamente dalla morte nel 1402. E così, soprattutto grazie al libro dedicato da Ezio Levi a Francesco di Vannozzo (1908), si è creata negli studi una vulgata convinta che la Milano del secolo XIV sia stata attraversata da un particolare fervore letterario in volgare, nel quale si sarebbero trovati a convergere molti poeti e letterati dell'Italia Settentrionale. Questa idea richiede oggi una sistematica e severa verifica, che riparta dalla documentazione primaria, e che porti all'attenzione degli studi su testi e problemi a lungo trascurati o completamente dimenticati. Fazio degli Uberti, Francesco di Vannozzo, e un vero "poeta di corte" come l'aretino Giovanni de Bonis, oggi purtroppo quasi inattingibile, insieme ai testi celebrativi e a un manoscritto primo-quattrocentesco fino ad oggi dimenticato, costituiscono gli oggetti delle ricerche di cui il volume dà conto.

