Vita e Pensiero: Cultura e storia
Il giudice e l'eretico. Studi sull'inquisizione romana
John Tedeschi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: 460
Agli inizi dell'età moderna la Congregazione del Sant'Uffizio, da cui in Italia dipendevano i tribunali dell'Inquisizione, ebbe un ruolo preminente fra le organizzazioni create dalla Chiesa cattolica per riformare se stessa e contrastare la diffusione del protestantesimo. Tuttavia, malgrado l'abbondanza degli studi su Riforma e Controriforma e l'interesse attuale per questo periodo, l'Inquisizione romana spesso appare descritta a tinte fosche come esempio di arbitrarietà e orrori giudiziari, oppure prudentemente semplificata con generici accenni. Tale, dunque, il controverso oggetto dell'indagine svolta da John Tedeschi in questi saggi, frutto di una lunga attività di ricerca, condotta con rigore critico e precisione filologica. Proprio l'analisi scrupolosa di documenti originali, spesso inediti, e l'osservazione comparata del funzionamento dell'Inquisizione romana e della contemporanea giustizia secolare delineano un quadro ben diverso da quello tradizionalmente recepito, evidenziando i limiti di interpretazioni schematiche ormai sedimentate nell'immaginario collettivo. Procedendo sulla via del "restauro filologico" Tedeschi chiarisce equivoci e manipolazioni della terminologia inquisitoria (per esempio "abbruciare" letto al posto di "abiurare", "carcere perpetuo" anacronisticamente interpretato come carcere a vita) e indica alcuni fattori che possono aver contribuito al loro perpetuarsi.
Furta sacra. La trafugazione delle reliquie nel Medioevo (secoli IX-XI)
Patrick J. Geary
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 198
Il sogno nel Medioevo
Steven F. Kruger
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: 308
La guerra dei trent'anni
Geoffrey Parker
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: 404
Vittoria eterna. Sovranità trionfale nella tarda antichità, a Bisanzio e nell'Occidente alto medioevale
Michael McCormick
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1993
pagine: 554
Proprio mentre l'impero romano si avviava verso la caduta definitiva, la glorificazione della sovranità trionfale dell'imperatore raggiungeva nuove vette, lasciando tracce dell'idea di vittoria perenne dell'impero in tutta la storia e la cultura della tarda antichità. Questo studio segue l'evoluzione del relativo cerimoniale e l'influenza da esso esercitata sugli eredi sia orientali sia occidentali della tradizione romana, fino al secolo X; in tale prospettiva appare che la celebrazione delle vittorie conseguite dai detentori del potere conobbe continui mutamenti nei rituali e nei contenuti, e che questi stessi mutamenti rispecchiavano tendenze più vaste nello sviluppo delle società e delle monarchie. Nello stesso tempo, questo libro fa ulteriormente chiarezza sulle origini tardoromane di vari importanti elementi della monarchia altomedioevale, mostrando per esempio che lontano dalla capitale imperiale il culto della sovranità trionfale permeava le élites locali in quanto le autorità operanti nelle province imitavano il vincitore supremo facendo allestire trionfi propri - e i nuovi sovrani germanici, in Occidente, si adeguarono alla tendenza. Classicisti, medioevalisti, bizantinisti, storici dell'arte e dei rituali troveranno in questo libro ulteriori temi di studio e vie d'approccio a un problema di primaria importanza nell'ambito della trasformazione dell'ideale imperiale romano, culminata nelle nuove civiltà di Bisanzio e dei regni romanobarbarici.
La spiritualità dell'Occidente medioevale
André Vauchez
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1993
pagine: 178
Chiesa e democrazia. Da Leone XIII al Vaticano II
Antonio Acerbi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1991
pagine: 360
"Tutto sommato, quel che i cristiani hanno assimilato meno sono le pratiche della democrazia liberale; quello che hanno amato meno sono, perciò, i valori del liberalismo, I'accettazione del pluralismo, il riconoscimento della relatività delle scelte, l'idea di rimettersi alla regola della maggioranza. Forse il passaggio dalle posizioni conservatrici alla critica socialista della società democratica richiedeva una conversione meno radicale che l'adesione ai principi della democrazia politica" (R. Rémond). In questo libro sono ripercorsi alcuni momenti del tormentato e non ancora del tutto chiarito rapporto fra la Chiesa e la democrazia liberale. Leone XIII, Sturzo, Maritain, Pio XII, il concilio Vaticano II sono assunti come i rappresentanti maggiori di un processo ideale, fatto di consensi e di dissensi, in cui gli eventi storici e la volontà degli uomini rimettono continuamente in discussione un rapporto, che non è mai riducibile ad una formula.

