Wojtek: Ostranenie
Rozanov
Viktor Šklovskij
Libro: Libro in brossura
editore: Wojtek
anno edizione: 2023
pagine: 80
Il formalismo russo, di cui Šklovskij è considerato fondatore, ha contribuito a produrre, agli inizi del XX secolo, uno sguardo che interroga la letteratura dall'interno: la domanda non riguarda più il significato dell'opera, ma il modo in cui è stata costruita. Šklovskij isola un elemento, l'intreccio, e vi dedica una ricerca lunga tutta la vita. L'intreccio ha una funzione ambivalente: è la somma dei procedimenti di costruzione dell'opera e la disintegrazione della fabula; è un "fenomeno di stile" e, allo stesso tempo, il principio di assoggettamento del materiale di cui l'opera si compone. Nelle opere di Vasilij Rozanov (1856-1919), Šklovskij intravede una forma nuova: una prosa "senza intreccio", in cui l'autore sconfessa i temi tradizionali dei classici russi e, attraverso l'utilizzo del frammento, perviene a "mettere a nudo" i procedimenti della letteratura. Questa messa a nudo riguarda una prospettiva di emancipazione: un tentativo di "uscire dalla letteratura", cioè di liberare il materiale dagli automatismi della finzione letteraria. Rozanov, la cui stesura avviene negli anni appena successivi alla Rivoluzione d'ottobre, è il quarto titolo della collana Ostranenie.
Per favore, plagiatemi!
Alberto Laiseca
Libro: Libro in brossura
editore: Wojtek
anno edizione: 2023
pagine: 233
A metà tra saggio e romanzo, tra pièce e manifesto, "Per favore, plagiatemi!" è uno dei testi fondamentali dell'argentino Alberto Laiseca. Le questioni legate alla composizione e alla ricezione letteraria, alla forma e alla storia della letteratura sono drammatizzati: la relazione con i maestri e con il canone; la ricerca di forme nuove e la riarticolazione di quelle vecchie; il legame con il proprio tempo e la distanza dal proprio tempo; l’inevitabile persistenza del già pensato e già detto in letteratura. Si tratta di conflitti serissimi e ridicoli, questioni di vita o di morte e pretesti di parodia sfrenata – conflitti la cui unica soluzione è il meccanismo elementare di appropriazione del senso e della forma: il plagio. Terzo titolo della collana Ostranenie, "Per favore, plagiatemi!" è un testo in cui l'oggetto dell'osservazione, il procedimento compositivo del plagio, per via di uno sguardo ossessivo e di un umorismo radicale, diventa soggetto e motore dell'intreccio: teoria e pratica risultano inscindibili.
L'ultimo bastione del buon senso
Danilo Kis
Libro: Libro in brossura
editore: Wojtek
anno edizione: 2022
pagine: 174
Danilo Kis è noto, in Italia, soprattutto come narratore. Tuttavia, pochi autori hanno riflettuto intorno alla letteratura come lo scrittore iugoslavo. Nelle sue pagine convivono le questioni, teoriche e pratiche, sollevate dai formalisti russi all’inizio del XX secolo; i problemi dello stile posti da Flaubert e da Joyce; quelli delle strutture narrative che hanno impegnato Borges, Nabokov e i fautori del nouveau roman; e, infine, i conflitti più spinosi: la tensione tra invenzione letteraria e ricerca documentale e la responsabilità dello scrittore nei confronti della Storia. Basato sull’omonima edizione serba, curata da Gojko Bozović e da Mirjana Miocinovic, "L’ultimo bastione del buon senso" contiene le riflessioni saggistiche di Kis dai testi dell’apprendistato letterario degli anni ’50 a quelli della maturità. Secondo titolo della collana di saggistica Ostranenie, il volume presenta un’organizzazione tematica degli scritti di Danilo Kis e offre una ricostruzione dettagliata dell’idea kisiana di letteratura e di mondo.
Teoria della prosa
Ricardo Piglia
Libro: Copertina morbida
editore: Wojtek
anno edizione: 2021
pagine: 201
"Teoria della prosa" si inscrive nel solco in cui teoria e pratica della finzione risultano inscindibili. Il volume, pubblicato per la prima volta in Argentina due anni dopo la sua morte, raccoglie il ciclo di lezioni tenuto da Ricardo Piglia all'Università di Buenos Aires nel 1995. Piglia e gli studenti leggono sette testi di Juan Carlos Onetti, collocabili tra la forma breve e il romanzo. Le pagine di Onetti diventano occasione e strumento per rispondere a una domanda precisa: che cos'è questa forma ambigua? Che cos'è la nouvelle? Attraverso il dialogo con Poe, Deleuze, Auerbach e Sklovskij, Piglia definisce il nucleo di tale forma: uno spazio vuoto di cui, dall'interno della narrazione, si è all'oscuro. Il lettore ammirevole non si identifica con i personaggi del libro "ma con la mente che ha concepito quel libro", scrive Nabokov. Ed è muovendo dalla prossimità con il punto di vista della composizione che Ricardo Piglia prende la parola in "Teoria della prosa".