Zona: Premio Elio Pagliarani
Ragazz* laser
Marzia D'Amico
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2025
pagine: 62
Nel film di Mainetti, Freaks Out, Matilde è una ragazzina-fenomeno dotata di una carica elettrica così potente da accendere lampadine con la bocca. Non diversamente da Matilde, il/la ragazz* freak di Marzia D'Amico tiene le palpebre chiuse perché teme il proprio potere: i suoi occhi-laser possono infatti disintegrare il mondo con lo sguardo; epperò lascia aperta la bocca per parlare, disarticolando la visione (tra spaziature di bianco, trattini e segni d'interiezione) o ricomponendola (con agglutinazioni e neologismi) in una partitura vocale che esorta chi legge a farsi interprete di questo dilemma: è bene usare il proprio potere per annientare l'avversario oppure si può trovare una via diversa dalla distruzione? Nel poemetto di D'Amico il male appare nell'evocazione dei fatti di Genova del 2001, della questione palestinese, delle molestie, o nella presenza di una Bestia sconosciuta che la incalza da dentro, che «divora il tempo come servitrice del Nulla», senza darle tregua. È, quella di Marzia D'Amico, una scrittura pensata per l'esecuzione a voce, e richiede a chi legge un'attenzione partecipata: non tanto a contemplare il disincanto quanto ad agire, forse moralmente, fosse anche solo con la forza del linguaggio. (Sara Ventroni) La pubblicazione è realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura. Il Premio Nazionale Elio Pagliarani ha lo scopo di promuovere e valorizzare, nello spirito sperimentale del poeta a cui è intitolato, la scrittura poetica e la ricerca letteraria che dimostrino qualità creative ed espressive originali nell'innovazione linguistica.
Carne
Valentina Proietti Muzi
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2024
pagine: 50
Questa silloge ha vinto la sezione inediti del Premio Nazionale Elio Pagliarani 2023 con la seguente motivazione: «Pascal Rambert fa dire a uno dei personaggi della sua pièce Prima: "Il testo si insinua tra i nostri corpi" Ed è questo che accade in Carne: il testo si insinua tra i corpi e diventa carne, materia che sanguina, denti, nervi, ossa, vertebre, vene, braccia, cosce, ombelico, vescica, un'anatomia dolorante, un dissezione di parti che cercano di unirsi, di riconoscersi in un corpo, e, allo stesso tempo, continuano a rivendicare ed esprimere una sofferenza propria, ognuna una propria pena, ognuna, però, non particella elementare ma nucleo costituente di un sistema che non produce più gli effetti cui è deputato. Con una lingua chirurgica, a volte pulviscolare, fratta anch'essa, dissecata come in un'autopsia sintattica, che si isola, si sincopa, si designifica a volte, schianta le regole, disubbidisce, a rappresentare l'impossibilità di unificare la materia, che sia quella delle parole o quella del corpo, l'autrice esprime una condizione umana che soccombe lentamente, in uno stillicidio esistenziale, in cui il corpo si dissolve e, con esso, la sua umanità». (Marilina Giaquinta)
CybErmetica poiesis
Marco Ricciardi
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2023
pagine: 78
«La poesia di Marco Ricciardi si colloca naturalmente in quell’area di ricerca linguistica che possiamo definire - come ben ha evidenziato nei suoi studi Marianna Marrucci, riprendendo un’osservazione di Andrea Cortellessa - Funzione Pagliarani. L’epica del quotidiano - nella sua frantumazione apparentemente senza salvezza e nella variegata adozione di materiali densi di bilinguismi, ecolalie, giochi fonematici e neologismi, tratti da dizionari scientifici e dialettali - non solo si inserisce nella linea storica delle avanguardie, ma anche si colloca nel segno del dobbiamo continuare pagliaraniano, nella costante destrutturazione e disarticolazione della forma poematica». Cetta Petrollo. Silloge vincitrice della sezione inediti del Premio Nazionale Elio Pagliarani 2022.
Frammenti da zone soggette a videosorveglianza
Mauro Barbetti
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2022
pagine: 78
Questa silloge poetica tenta di ridurre ai minimi termini l'invasività dell'io lirico in quanto portatore di bisogni e istanze personali. Per operare questa riduzione, l'autore è partito da un artificio letterario: ha immaginato un occhio freddo, lucido, razionale che osservi la realtà senza parteciparvi, l'occhio delle apparecchiature di videosorveglianza. Ha cercato un oggetto di investigazione, un topos (nel nostro caso, Pisa) per l'autore affettivamente neutro e visionato centinaia di inquadrature da Google Street per selezionare immagini e situazioni riprese delle videocamere di sorveglianza della città. Su queste ha costruito un paesaggio urbano che non ha nulla della cartolina: i luoghi scelti sono per lo più anonimi o poco turistici, a parte pochissime eccezioni raccolte da una prospettiva laterale e sghemba. La città finisce per somigliare a qualsiasi altra città occidentale in cui l'elemento umano, visto da questo occhio meccanico inserito in un'ottica temporale diversa dalla nostra, è proprio quello che più si mostra con caratteri di transitorietà e non necessità. Il libro comprende anche la sezione "Serie di fermo-immagini", che conferma l'intenzione di costruire un'estetica dello sguardo inquadrando, con tecnica simile a quella fotografica, istantanee di vita, conservando e congelando l'attimo di una visione in movimento in dato permanente e statico. "Paesaggio cittadino e paesaggio interiore fanno frizione fra di loro attraverso un uso pagliaranesco della rima e le sequenze, che nella sezione finale si confinano all'interno dei passaggi domestici, ci immergono in un'impietosa, ma mai algida e tanto più graffiante, fotografia della nostra oramai mutante umanità". (Cetta Petrollo) - "Si sfinisce e si installa una nuova lingua con questa poesia: la lingua delle videosorveglianza, lingua che distrae dall'assenza e all'assenza torna come linguaggio, che si ripensa continuamente al presente con pulsioni intellettive molto forti, ma mai preponderanti o programmatiche, che sembrano avere come obiettivo quello di far fare all'immagine (con la lingua) quello che la lingua non riesce a fare all'immagine". (Lidia Riviello)
Assemblatz
Fiammetta Cirilli
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2020
pagine: 40
«In [assemblatz] di Fiammetta Cirilli i testi si accampano, esplosi e scarnificati, sulla pagina, nella forma del frammento sospeso tra prosa e verso, dissimulando il ritmo nella materia spigolosa delle sillabe e delle catene sintattiche spezzate, per dare conto del brusco interrompersi del senso, mentre lo si cerca, ma anche per radunare il caos: assemblatz, appunto. Un lemma che dalla tradizione trobadorica potremmo tradurre come "assemblato, unito" ma anche "intuìto", e che in questa raccolta funziona come una formula ripetuta per suscitare la parola (è infatti l'attesa della sua comparsa, nella figlia piccola; o l'osservazione della forma che prende o non prende, la lingua, tra gli allievi di una scuola); assemblatz è soprattutto un'ecolalia con cui si evoca, tra reticenza e ridondanza, scopo e gioco, l'apparizione primaria del linguaggio». Sara Ventroni - «Se riteniamo che la poesia, per dirsi tale, debba provocare emozioni dall'interno della lingua, e al di là, superando i confini dell'uso razionale del linguaggio, in leopardiano accrescimento di vitalità, questo [assemblatz] di Fiammetta Cirilli, vincitrice della quinta edizione del premio nazionale Elio Pagliarani, sezione inediti, rende del tutto ininfluente la discussione sulla permeabilità del confine fra prosa e poesia: il colpo al cuore suscitato dalla lettura ci avverte che siamo di fronte a un'opera di poesia, necessitata e necessitante, opera "politica" giacché tocca, con la scrittura, uno dei punti dolenti nella carne viva della nostra contemporaneità». (Cetta Petrollo)
Quattro quarti
Eva Macali
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2019
pagine: 52
"Quattro quarti" raccoglie poesie ed esperimenti che descrivono la ricerca artistica dell'autrice tra il 2015 e il 2018. A questi si aggiungono testi dalla serie "Nuvola di suono", un progetto di traduzione attraverso un dispositivo di estrazione di stringhe testuali dalla rete internet, e dalla serie "Luoghi", che raccoglie passeggiate narrative in varie città visitate dall'autrice nel corso dello stesso arco temporale. I vari frammenti poetici e testuali compongono un unico registro espressivo e tratteggiano un sistema articolato di temi e ambiti d'indagine.