Alpes Italia: Psicopatologia fenomenologica
Angoscia ed esistenza: fenomenologia e psicopatologia. Angustia vitale. Volume Vol. 1
Juan José Lopez-Ibor
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2025
pagine: 296
L’angoscia è la grande fenditura dell’essere umano; ma lui può confrontarsi con questa, deglutirla, vincerla. Gli psicoanalisti parlerebbero di sublimarla. L’angoscia del paziente ha per il medico un’altra esigenza: deve essere curata. Non è che l’angoscia non possa essere, per il paziente, primavera d’azione, come lo è, a volte, la patologia; meglio dire, come può esserlo. Alcuni soccombono, si consegnano a questa. Altri la convertono in un’autentica fonte di valori morali. In qualsiasi caso l’angosciato, per il fatto di esserlo, dà profondità alla sua esistenza. Il tema principale dell’opera è senza dubbio l’angoscia, da cui si dipanano i vari rema (focus): quello avviato da Kierkegaard, che intende l’angoscia come la realtà della libertà, possibilità prima della possibilità, cioè, l’angoscia come situazione ontica che apre all’ontologico, che ritroviamo anche nelle situazioni-limite descritte da Jaspers; quello enunciato da Heidegger nell’analisi esistenziale dell’essere-nel-mondo, in cui l’angoscia è data come situazione emotiva fondamentale, quindi, come condizione ontologica che permette il manifestarsi dell’ontico, una sorta di apertura alla fattualità.
Il circolo delle timopatie: fenomenologia e psicopatologia. Angustia vitale. Volume Vol. 2
Juan José Lopez-Ibor
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2025
pagine: 362
[…] questo testo può essere considerato alla stregua di una compiuta risposta mediterranea e neolatina ai concetti di “Erlebnis”, di “Leib” e di “Stimmung” elaborati dalla filosofia e dalla psicopatologia tedesca, da una parte, dall’altra una risposta al “mind-body problem” delle scienze cognitive di marca anglosassone, alle teorie dell’“Embodiment” e alla psicosomatica classica, che si è incagliata proprio su quel confine di contatto tra psiche e soma che avrebbe potuto superare. Ma la questione non si gioca solo in termini teorici (interessanti i parallelismi tra circolo timopatico e instabilità dinamica e deragliamento dinamico di Janzarik). Arroccatasi, infatti, tradizionalmente, sul terreno scabroso e vulcanico delle psicosi maggiori, allargatasi alle forme nevrotiche ossessive di contaminazione e fobiche e, più di recente, alle concettualizzazioni borderline, la fenomenologia clinica ha piuttosto trascurato la “Wasteland” dell’umore. (G. Di Petta & M. Rossi Monti)
La schizofrenia nel pensiero di Ferdinando Barison. Profilo storico scientifico di un illustre psichiatra padovano del XX secolo
Giuseppe Migliorini, Ermanna Lazzarin
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2022
pagine: 386
Questo è un libro di storia della psichiatria e della psicopatologia, un’analisi storico critica del pensiero sulla schizofrenia che fu proprio di Ferdinando Barison (1906-1995), direttore dal 1947 al 1971 dell’Ospedale Psichiatrico di Padova, noto psicopatologo e fenomenologo italiano del secolo scorso. Barison è un autore che con Giovanni Enrico Morselli e Danilo Cargnello si situa agli esordi della fenomenologia clinica italiana nel momento di passaggio della nostra psichiatria dal positivismo neuropsichiatrico degli anni trenta alla novità radicale introdotta negli anni del secondo dopoguerra da Danilo Cargnello. Queste novità radicali si iscrivono nel superamento del classico approccio neurobiologico alla malattia e sull'opportunità di partire invece dallo studio della personalità schizofrenica. Ne nacque la fenomenologia psichiatrica italiana. Barison pervenne a questa fenomenologia con la sua originale descrizione dell’alterità radicale di vita e di esperienza dello schizofrenico, ben diversa dalla supposta demenza prodotta dalla malattia. Proseguì questa ricerca in modo coerente e originale, fino agli impensati esiti ermeneutici dei suoi ultimi anni.

