Aracne: Oggetti e soggetti
Nell'alveare della memoria. Ultimi incontri letterari
Franco Fido
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 232
La varietà di argomenti trattati (da Boccaccio e Machiavelli a Umberto Eco e Dario Fo) e di strumenti critici adottati in questo volume corrisponde all'ampia curiosità dell'autore. La seconda parte, sulla letteratura settecentesca, specialmente veneziana, continua un discorso cominciato da Franco Fido molti anni fa, mentre i saggi della prima parte muovono dalla convinzione che dalla memoria di ogni scrittore affiorino, spesso inconsciamente, temi, spunti narrativi, immagini appartenenti al suo passato di lettore: per un nesso fra testo e sottotesto spesso sfuggito ai critici, al quale allude il titolo del libro.
Cinquecento inquieto. Autori e generi nel sogno della letteratura
Carla Forno
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 268
Il volume intende cogliere nel Cinquecento, teso all'esaustività della catalogazione nei trattati dialogici, la tenace presenza di una linea discordante e dissonante, irrazionale e conflittuale, tendente alla contaminazione, al rovesciamento parodico, all'utopia e al sogno: la voce di un Cinquecento inquieto, lacerato dal conflitto fra opposte e complementari pulsioni. Nella dialettica fra sincretismo e conflitto di culture e linguaggi, fra sacro e profano, biblico e pagano, latino e volgare, non è un caso che, nella finzione della pagina letteraria, l'universo della corte si ribalti nell'inferno di comari e puttane dell'Aretino; che muse e angeli affollino oltretomba e Olimpo cristiano nella rilettura della natività offerta da Sannazaro; che, nel vagheggiamento utopico, si possa leggere una metafora dell'utopia stessa della letteratura.
Un «giardino di crode disperse». Uno studio di Addio a Ligonàs di Andrea Zanzotto
Paolo Steffan
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 176
Un "giardino di crode disperse" è una fascinosa esperienza di lettura di un piccolo kepos dell'ultima fase poetica di Andrea Zanzotto, dove il conglomerato è forma, procedimento, perno di un'intera geografia, ed elemento di quotidianità avente in sé l'inquietudine delle ere geologiche. Sono qui studiate, con brevi letture tra orizzontalità e verticalità, cinque poesie della sezione "Addio a Ligonás" di Conglomerati, che con tutte le implicazioni letterarie, geografiche, storiche, paesaggistiche dentro e fuori dalla poesia zanzottiana, trascinano in una delle più lucide e belle indagini della nostra epoca. C'è poi la varietas di paesaggi spesso nascosti o violati, altre volte salvati o trasfigurati, sempre in presenza di acque che sono o che furono: così questo studio culmina nella proposta di 42 foto d'autore - realizzate in una ricerca durata oltre un anno - che immortalano tutti i luoghi solighesi di Conglomerati, dalla "valenza militante" (R. Ricorda) e dalle straordinarie potenzialità rivelatrici.
Scritture della memoria
Milena Montanile
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 252
Questo libro ripropone il tema della memoria, intesa come atto specifico del riportare alla mente le immagini di un vissuto individuale o collettivo: una memoria che opera nello spazio plausibile e nel tempo storico della letteratura sublimando l'evanescente contingenza (eventi personali e/o storici) nelle forme accattivanti dell'arte. L'itinerario proposto ripercorre trasversalmente quattro secoli della nostra tradizione letteraria, esaminando le diverse possibilità di approdo della scrittura nel processo di trascrizione e/o di elaborazione del ricordo, in un percorso che va dalla scrittura della memoria come scrittura del mito, alla memoria-cronaca della rivoluzione, alla scrittura del diario come scrittura dell'io. Nella seconda parte del libro l'indagine si sposta sulla memoria come forma dell'immaginario, come riflessione estetica o ancora come attività rielaborativa capace di trasfigurare esperienze personali o fatti storici, connotando in più casi generi o tipologie narrative diverse.
La lumaca e il cittadino. Pietro Verri dal benefico dispotismo alla Rivoluzione
Bartolo Anglani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 218
Nel 1789 Pietro Verri era e si sentiva estraneo alla politica dopo le ultime delusioni ricevute, e si era persuaso di dover vivere il resto dei suoi giorni da "lumaca", dedito agli studi ed agli affetti familiari. Eppure, man mano che le notizie parigine cominciarono ad arrivare in un'Italia ancora immersa nelle strutture statiche dell'Ancien Régime, Verri cominciò ad analizzare gli eventi rivoluzionari sia in scritti destinati a rimanere inediti, sia nelle lettere inviate al fratello Alessandro ormai stabilmente emigrato a Roma. La riflessione sulla Rivoluzione fece rinascere in Verri la passione per la politica e lo spinse a trasformarsi - in una sequenza non lineare e segnata da crisi e ripensamenti - in "cittadino". In questo libro si segue questo itinerario che, compiuto da Verri al riparo dalla pubblicità, registra in tempo reale e con fedeltà assoluta i pensieri di uno dei più grandi intellettuali del Settecento. L'analisi si arresta alle soglie del breve ma intenso impegno pubblico al quale Verri si sentì chiamato dopo l'invasione napoleonica.
Luoghi di tenebra. Lo spazio coloniale e il romanzo
Paola Carmagnani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 200
Un eroe bianco inghiottito dalla natura selvaggia, una giungla impenetrabile, l'incantesimo di una seduzione esotica a cui non riesce più a sfuggire, i rimpianti, il desiderio di fuga, il "fascino dell'abominio". Perché, a partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento, questo diventa l'intreccio ricorrente di una gran parte di romanzi inglesi e francesi ambientati nelle colonie d'oltremare? Come funziona questo particolare tipo di rappresentazione esotica e in che modo riesce a esprimere una serie di aspetti fondamentali della cultura fin-de-siècle? Dal romanzo coloniale d'ispirazione naturalista al romanzo d'avventura, da Pierre Loti a Cuore di tenebra, questo saggio ripercorre forme e funzioni dell'esotismo perturbante, analizzandone l'elaborazione all'interno di forme romanzesche e contesti letterari diversi, restituendolo al suo originario orizzonte d'attesa per tentare di capire le ragioni della sua efficacia e mettendo in luce i legami troppo spesso dimenticati fra letteratura di massa e canone.