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Arcana: Universale Arcana

Gianna Nannini. Fiore di ninfea

Patrizia De Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 191

Se occorre fare un nome - e uno solo - per definire il rock italiano al femminile, non può che essere quello di Gianna Nannini: 35 anni di carriera, 20 dischi e oltre 10 milioni di copie vendute in tutta Europa, per un percorso artistico che è rimasto di grande rigore e integrità anche quando è venuto a contatto con le insidiose sirene della fama e del successo. E come non riconoscere alla cantante senese la capacità di superare i confini della musica per curiosare in altri territori dell’arte e della comunicazione? La musica, la letteratura, il cinema, ma anche l’impegno, lo stile, il rapporto con la sua terra: sono questi i temi affrontati da "Fiore di ninfea", non una semplice biografia, ma un’analisi più ampia delle varie sfaccettature di un personaggio multiforme, capace di collaborare con naturalezza con Michelangelo Pistoletto, Carla Accardo e Isabella Santacroce, di rileggere la figura di Pia de’ Tolomei raccontata da Dante nella Divina Commedia, di impegnarsi in battaglie sociali e civili, e di porre la donna sempre al centro di tutto ciò che fa. Soprattutto, "Fiore di ninfea" è uno sguardo su un simbolo dell’emancipazione femminile, prova ne è la maternità da ultracinquantenne, segno di grande determinazione su uno dei diritti fondamentali delle donne, quello di diventare madre, a prescindere dall'età, dalle polemiche e dalla presenza di un compagno. Anche per questo, spaziando da un campo all'altro, Gianna Nannini resta un’artista unica.
14,50 13,78

The dark stuff. Scritti sul rock

The dark stuff. Scritti sul rock

Nick Kent

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 377

Nel mondo estremamente competitivo del rock ci sono due tipologie di persone: le superstar e gli schiavi, le leggende viventi e quelli che si consumano lentamente. In The Dark Stuff Nick Kent, il più celebre giornalista britannico, delinea i profili di ventidue tra i talenti più dotati e al contempo votati all’autodistruzione, da Brian Wilson a Miles Davis, da Jerry Lee Lewis a Keith Richards, da Syd Barrett a Kurt Cobain. Allargando i confini del new journalism, Kent – che suonò la chitarra nei Sex Pistols nel 1975 e fu poi il frontman dei Subterraneans – va in tour con i musicisti, ascolta le loro confessioni intime, ne cattura la decadenza e i pensieri turbolenti con una capacità di analisi rara nel mondo del rock multimilionario. Ma anziché celebrare lo stile di vita “sesso, droga e rock’n’roll” dei suoi soggetti – che lui stesso ha in gran parte condiviso – l’autore lo disseziona con chirurgica precisione e uno sguardo critico penetrante. Pubblicato originariamente nel 1994, The Dark Stuff è stato aggiornato e arricchito con capitoli su Eminem, Johnny Cash, Prince e Iggy Pop.
18,50

Albe scure. Sguardi sulla cultura Subsonica

Letizia Bognanni, Roberta D'Orazio

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 191

La musica dei Subsonica è un corpo vivo e mutante, in costante evoluzione, creato da cinque teste diverse e pensanti, attento a captare i segnali che arrivano dal mondo. La musica dei Subsonica è fatta di sangue e microchip, emozioni e concretezza, terra e aria, di rock, elettronica, melodia, reggae, dub, pop. È fatta dei beat delle notti torinesi e del piombo delle cronache italiane, si è abbronzata al sole delle spiagge della Giamaica e ha assorbito la nebbia e la pioggia di Bristol. Parlare dei Subsonica significa parlare di musica, ma non solo: parlare dei Subsonica significa entrare in un mondo e in una storia che partono dai Murazzi sul Po e si aprono a contenere mille luoghi, fatti, ascolti, letture e visioni. Torino, dove tutto è cominciato e dove tutto continua a succedere: i suoi luoghi, le sue notti, i suoi personaggi, il suo cielo, i suoi lampioni e i suoi portici, la città della Fiat, del grigio e della voglia di scappare e la città della cultura, della musica, delle luci e del futuro. Il passato musicale a cui guardare per apprendere e andare avanti, e il presente e il futuro di gruppo da cui imparare. Il cinema, i video, l’attenzione a ogni dettaglio visivo, l’immaginario forte e provocatorio, l’interesse per l’arte e le collaborazioni con registi e artisti. Il cyberpunk, lo sguardo sull’uomo del futuro e su un mondo ipertecnologico e straniante, la letteratura, i film, le musiche che raccontano un’umanità di carne e cibernetica. Gli occhi aperti sulla cronaca, la politica e tutto quello che ci sarebbe di cambiare. Questo libro racconta il mondo dei Subsonica e i mondi che gli girano intorno.
15,50 14,73

Breve storia del pianoforte jazz. Un racconto in bianco e nero

Sergio Pasquandrea

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 288

Gli afroamericani hanno inventato la batteria e il banjo; hanno ridato nuova vita a strumenti ingiustamente trascurati dalla musica classica, come il contrabbasso, il sassofono, la tromba; hanno creato nuovi ruoli per il clarinetto e per la chitarra. Con il pianoforte è stata tutta un’altra storia. Quando, alla fine dell’Ottocento, i primi musicisti di colore ebbero l’occasione di percuotere i tasti bianchi e neri, lo strumento aveva già alle spalle almeno un secolo e mezzo di illustre carriera, che ne aveva fatto il principe delle sale da concerto. Qui non si trattava di inventare o reinventare, bensì di fare i conti con un vero e proprio monumento della tradizione europea. Che per di più, con le sue note dell’intonazione fissa, poco si prestava alle sottigliezze di emissione e di pronuncia tipiche delle musiche di origine africana. L’evoluzione del pianoforte nel jazz è dunque una continua sfida: con le possibilità espressive dello strumento e con la sua stessa storia. Questo libro intende raccontarla attraverso le personalità di alcuni grandi maestri, inquadrati all’interno del proprio contesto storico e stilistico; ne viene illustrato il modo in cui hanno affrontato e risolto le sfide proposte dallo strumento, esaminando l’influsso sui musicisti che insieme a loro hanno scritto la storia del jazz.
19,50 18,53

Rock 'n' roll noir. I misteri, le relazioni e gli amori del Club 27

Rock 'n' roll noir. I misteri, le relazioni e gli amori del Club 27

Elisa Giobbi

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 224

Vite al limite, in costante equilibrio precario tra alcol, droga, sesso, relazioni malate e successo. Così potrebbero essere descritte le esistenze dei membri di un circolo del quale nessuno vorrebbe far parte: il Club 27. che annovera, tra gli altri. Robert Johnson. Brian Jones. Jimi Hendrix. Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain. Amy Winehouse. Ma è soprattutto nell'amore viscerale per la musica, nella curiosità illimitata e nell'audace sperimentazione artistica ed esistenziale, uniti a un talento di dimensioni eccezionali e dalla portata straordinaria e imprevedibile, che questi giganti della musica contemporanea hanno trovato l'origine di una passione per la vita tanto ardente e assoluta da bruciarli in fretta, fino a consumarli. Tanti musicisti li hanno ammirati e addirittura invidiati per le loro incredibili capacità, al punto da cercarne l'origine in una dimensione sovrannaturale. Tantissimi li hanno idolatrati e venerati come semidei, numi tutelari che risiedono a pieno titolo nell'alto dell'Olimpo rock. Alcuni hanno avuto la sorte di percorrere un tratto di strada con loro, e spesso da quegli intricati, ripidi o scoscesi sentieri non sono usciti vivi. In pochi hanno amato la persona oltre il personaggio, e in pochissimi sono stati corrisposti. Ma l'unico vero amore che loro hanno vissuto dall'inizio alla fine e da cui non si sono mai separati è stato quello per la musica, che li ha ricambiati e continuerà a farlo. Per l'eternità.
16,50

Blues highway. Da Chicago a New Orleans. Viaggio alle origini della musica americana

Blues highway. Da Chicago a New Orleans. Viaggio alle origini della musica americana

Giuliano Malatesta

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 144

Dormire nelle vecchie sharecropper's cabin, le baracche dei mezzadri che lavoravano il terreno, girovagare di notte nel South Side di Chicago alla ricerca di sperduti juke joint, visitare quel trionfo del kitsch postmoderno chiamato Graceland, dove Elvis finì imprigionato nel suo ultimo periodo di vita, e ripercorrere la storia della leggenda del blues, Robert Johnson, un misterioso ragazzo che diede un impulso decisivo alla storia della musica popolare americana del ventesimo secolo. A metà strada tra reportage e viaggio musicale on the road l'autore ha percorso oltre duemila chilometri da Chicago a New Orleans, seguendo quella leggendaria Highway 61 che proprio cinquant' anni fa prestò il suo nome a uno degli album più importanti della storia del rock. Un viaggio alla ricerca delle misteriose storie del Grande Fiume, il Mississippi, e alla scoperta delle zone di origine della musica americana e di un pezzo di America troppo spesso dimenticato. Ma che rievoca, seppur a ritroso, il percorso della Grande Migrazione, quando nei primi decenni del Novecento milioni di afroamericani scelsero di abbandonare la terra dei padri per cercare fortuna altrove, nelle città del Nord e del Midwest. A fare da colonna sonora, naturalmente, il blues. Perché, come dicono nel Delta del Mississippi, il blues è un modo di essere prima ancora che un tipo di musica.
14,00

Frank Zappa. Rock come prassi compositiva

Giordano Montecchi

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 143

A più di vent'anni dalla morte, avvenuta il 4 dicembre 1993, Frank Zappa resta, per molti versi, un musicista enigmatico. Nonostante libri, saggi e volumi ne abbiano indagato da tempo e ampiamente la figura e la produzione sotto varie angolature, solo di recente, con notevole ritardo, si è avviata nel mondo anglosassone una seria ricognizione musicologica, in grado di illustrare la sua capacità di pensare il rock con gli strumenti compositivi della musica classico-contemporanea. Zappa è infatti una figura unica nella storia della musica del Ventesimo secolo. È stato il solo grande compositore a cimentarsi con pari attenzione e maestria sia nel campo del rock che in quello della musica “colta” nel senso più ampio e aggiornato del termine: dall'ensemble all'orchestra sinfonica, alle forme elettroacustiche ed elettroniche. Questo libro amplia un saggio apparso nel volume collettaneo “Frank Zappa domani”, curato da Gianfranco Salvatore e pubblicato da Castelvecchi nel 2000, affrontando per la prima volta alcuni degli affascinanti meccanismi teorico-pratici della sua arte, rivelando la sorprendente originalità con cui Zappa crea il suo lessico musicale e ponendosi come una pionieristica esplorazione del linguaggio modale del musicista. Viene così alla luce un magistero compositivo nel quale rock e pratiche eurocolte mostrano singolari affinità di concezione. La narrazione e l'analisi abbracciano i primi, cruciali quindici anni dell'attività di Zappa, da quando nella seconda metà degli anni sessanta, alla testa dei Mothers of Invention, mette a soqquadro la scena rock internazionale, fino agli sviluppi successivi e alla compiuta elaborazione di quel suo stile unico e inconfondibile che lo ha consegnato alla storia della musica tout court: un tratto provocatorio, coltissimo ma anche divertentissimo, sempre al confine fra satira socioculturale e densità di stile. Ecco perché questo saggio è un testo prezioso, che va a collocarsi fra i rari studi analitici dell'opera zappiana e che si rivolge sia agli appassionati della musica rock che a quelli della tradizione classico-contemporanea.
15,00 14,25

Dentro le note. Il jazz al microscopio

Marcello Piras

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 240

Finalmente ripubblicati e riuniti in volume gli articoli che Marcello Piras scrisse tra il 1983 e il 1995 per la rivista «Musica Jazz». Introvabili per anni, e circolati in fotocopia da allora, essi rappresentano la prima, e tuttora insuperata, formulazione di una via italiana – e non solo – all’analisi musicologica del jazz e delle musiche afroamericane. Sul vetrino del microscopio Piras colloca sia alcuni dei grandi classici del jazz sia le prassi esecutive di alcuni maestri del genere, estraendone non solo una enorme quantità di informazioni, ma soprattutto riuscendo a evidenziarne i meccanismi interni, le regole compositive, gli aspetti formali, le scelte espressive: in definitiva, le ragioni profonde e nascoste che rendono tale un capolavoro. Con un linguaggio piano e comprensibile, e l’ausilio di diagrammi ed esempi musicali, Piras guida il lettore/ascoltatore alla scoperta, e alla comprensione di, tra gli altri, Mood Indigo (Duke Ellington), Fables Of Faubus (Charles Mingus), Peace (Ornette Coleman), Country Son (Miles Davis), Africa (John Coltrane), Cubano Be – Cubano Bop (Dizzy Gillespie), Composition 23C (Anthony Braxton). Il volume è corredato da un saggio inedito, scritto appositamente per questo libro, che ricostruisce l’incredibile genesi di Silver Swan, composizione quasi del tutto dimenticata di Scott Joplin.
17,50 16,63

Stripped. I Depeche Mode messi a nudo

Stripped. I Depeche Mode messi a nudo

Jonathan Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 670

Quattro ragazzini di provincia, tre tastiere e un microfono sono i semplici ingredienti dell'ultimo vero big bang della storia della musica contemporanea. Estate del 1980: tutto iniziò allora, con un piccolo concerto alla Nicholas School di Basildon: da allora i Depeche Mode sono diventati "i Beatles delle produzioni indipendenti", ottenendo l'enorme successo di pubblico e di critica che dura fino a oggi. Ma la strada verso l'olimpo musicale non è stata indolore: dall'abbandono del fondatore del gruppo Vince Clarke, alla dipendenza da eroina che ha quasi ucciso il frontman, Dave Gahan, la storia dei Depeche Mode è costellata di ascese e cadute, che questa biografia definitiva del gruppo racconta con puntualità. Utilizzando testimonianze e interviste inedite con Vincent Clarke e i membri della band, con produttori e musicisti, e attingendo a ogni tipo di materiale, "Stripped" tiene fede alla canzone omonima, riuscendo a mostrare i campioni del synth pop "nudi fino all'osso". Oltre che una storia della grande band, il volume offre una carrellata sulla scena musicale inglese ed è soprattutto la storia di quattro ragazzi il cui trionfale successo, da "Personal Jesus" a "Enjoy the Silence", ha sempre avuto a che fare con l'autenticità.
27,00

Syd Diamond. Un genio chiamato Barrett

Mario Campanella

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 190

Un diamante grezzo, non un diamante pazzo. Syd Barrett, il genio che inventò il rock psichedelico e che continua a essere un autentico mito per decine di milioni di persone, ha vissuto sessant'anni, trenta dei quali in assoluto silenzio. A dieci anni dalla morte, una biografia nuova e ricca di contenuti dimostra che l'uomo che fondò i Pink Floyd e che poi ne ispirò i futuri successi era affetto da una forma leggera di sindrome di Asperger, una condizione esistenziale comune che, nel suo caso, si identificò con la grande creatività iniziale. Attraverso un rigoroso lavoro che parte dalla famiglia di Syd, dalle testimonianze di parenti ed ex fidanzate, l'autore di questo innovativo studio smentisce l'ipotesi schizofrenica, per tanti anni validata da voci e notizie infondate, e ci restituisce la figura di un uomo che indicò la strada della nuova musica e uscì di scena con dignità. Tutto ciò che è accaduto nella musica negli anni Settanta, le tracce seguite da Eno e Bowie, lo strabiliante successo di the dark side of the moon e wish you were here, appartiene alle intuizioni di un giovane borghese che amava Tolkien e l'I Ching, che conosceva la Bibbia e il Talmud e contemporaneamente, da autodidatta, divenne un musicista immenso. Il contorno è il racconto di un fermento irripetibile nella Gran Bretagna degli anni Sessanta, tra i Beatles, i Rolling Stones, Abbey Road, e i santuari della musica mondiale.
14,50 13,78

Psicorock. Storie di menti fuori controllo

Psicorock. Storie di menti fuori controllo

Gaspare Palmieri

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 171

Le strade dei protagonisti del rock (più recentemente anche del pop) e quelle della psichiatria si sono incrociate spesso. Lo stretto rapporto tra musica e psicopatologia ha, infatti, origine in epoche ben precedenti la nascita del rock (si pensi ai disturbi mentali di molti musicisti classici e di jazzisti del periodo del bebop), ma è con i protagonisti della "musica del diavolo" che la casistica diventa quasi sconfinata, destando in certi casi l'interesse della comunità scientifica. Le speciali connessioni intraemisferiche di Jimi Hendrix o l'effetto di emulazione tra gli adolescenti del suicidio di Kurt Cobain sono stati oggetto di studio e di pubblicazione su riviste specialistiche. La parola rehab, che si riferisce al ricovero psichiatrico per disintossicazione, è entrata nel gergo comune anche grazie a una canzone della compianta Amy Winehouse. L'autore prende in esame da un punto di vista clinico le storie più significative e interessanti del mondo del rock e del pop, analizzando le biografie, le interviste e, ovviamente, le canzoni dei protagonisti. L'attenzione viene focalizzata su come la musica, con il suo potere catartico, abbia salvato diversi artisti e su come, invece, le conseguenze del successo musicale siano state insostenibili per altri. Indirizzato sia agli appassionati di musica, che agli operatori della salute mentale (psichiatri, psicologi, infermieri, educatori) che potranno aumentare le proprie conoscenze sul rapporto tra creatività e psicopatologia.
14,50

Prog rock! 101 dischi dal 1967 al 1980

Fabio Zuffanti, Riccardo Storti

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 409

Prendete uno dei saggisti musicali più preparati ed eclettici in circolazione, e un musicista prog tra i più attivi e rappresentativi della scena italiana (e non solo). Metteteli davanti a un microfono, o una telecamera, e otterrete Astrolabio. Dapprima fortunata trasmissione radiofonica, poi televisiva, ora si materializza su carta trasformandosi in Prog rock! Un libro nel quale Storti e Zuffanti scelgono, commentano, analizzano, contestualizzano e raccontano i 101 dischi prog che non possono mancare nello scaffale del vero appassionato. Per i due autori, prog, aggettivo che tende a essere usato con una certa disinvoltura, designa tutte quelle musiche che, a partire dai tardi anni Sessanta, hanno cominciato a espandersi e, contaminandosi con stili diversi, hanno allargato il concetto di pop song, sperimentando arditi accostamenti tra diverse influenze senza il timore di ricercare nuove melodie, armonie, suoni e strutture. Quindi, è progressive tanto il rock sinfonico degli Yes quanto la musica cosmica dei Tangerine Dream, l'hard psichedelico degli High Tide, il jazz-rock dei Nucleus, l'art-pop dei Roxy Music, le favole celtiche di Alan Stivell e molto altro. Il prog, insomma, non come definizione di un genere codificato, quanto come filosofia, modo di essere e approccio a ciò che si suona e si ascolta: qualcosa che ha portato la musica rock a scalare un gradino in più e che ha contribuito ad aprire diverse porte della percezione. In centouno schede i dischi senza i quali il prog non sarebbe il prog.
23,50 22,33

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