Castelvecchi: Etcetera
Il pagliaccio e la filosofia
María Zambrano
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 44
Nel 1953, a pochi mesi dall'uscita nelle sale di "Luci della ribalta" e dalla controversa espulsione di Chaplin dagli USA, Maria Zambrano pubblica i due scritti raccolti in questo volume: "Charlot o dell'istrionismo" e "Il pagliaccio e la filosofia", due brevi omaggi all'arte del clown che danno luogo a una meditazione filosofica profonda sul riso e sulla potenza metaforica del gesto comico. Figura della terra, della povertà e dell'umiliazione, il pagliaccio è a un tempo presenza sottile, capace di sublimare la gravità e l'inerzia della condizione umana attraverso la leggerezza, la gratuità e l'apparente inconsistenza del gesto. Nella piroetta di Charlot o nell'istantanea del pagliaccio che, inseguendo un nulla inafferrabile, fa apparire come per magia la possibilità delle cose, la pensatrice esiliata riconosce un'immagine della libertà del pensiero e la cifra della vocazione poetica della propria filosofia.
Figure della violenza. Ira, terrore, vendetta
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 59
Vendetta significa rispondere a un’offesa, voler ripristinare un onore ferito, un’umiliazione subita. In che modo i giovani del Bataclan o dei bistrot di Parigi hanno offeso coloro che li hanno uccisi? Un saggio sul terrorismo contemporaneo: la punizione e la giustizia, l’ambivalenza dell’ira, il terrore e la logica della vendetta, l’esigenza di riparazione delle vittime e il riconoscimento, la giustizia vendicatoria e la necessità di un’istanza terza, arbitrale, la mitologia antica e la novità sovversiva del perdono cristiano, Maometto e il diritto occidentale. Nell’immane confronto fra Occidente e Islam il filosofo Marcel Hénaff scandaglia il “terrorismo punitivo” che permea i nostri anni.
La tenerezza di Dio
Sergio Quinzio
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 95
Nel percorso esistenziale di Sergio Quinzio, la riflessione ha sempre accompagnato il vissuto, lo ha assunto e dispiegato senza attenuazioni, spingendosi a indagare l'abisso scandaloso della sofferenza. In questa lunga intervista, realizzata nel 1991 dall'amico e "allievo" Leo Lestingi, il teologo ripercorre per la prima e ultima volta le tappe fondamentali della propria vita, rievoca le vicende, gli affetti, gli incontri che più l'hanno segnata. E lo fa con la precisione, il pudore e la profondità che gli sono propri. Il dialogo prende così la forma di un testamento spirituale, che testimonia l'ampiezza della sua ricerca, la continua messa alla prova del pensiero e la disperazione di fronte alla Storia coesistente alla speranza inestinguibile nella Salvezza. Una salvezza "povera", che darebbe finalmente senso a tutto il male del mondo, attesa nella fede in un Dio sensibile alla sofferenza e alla morte. Non onnipotente, ma tenero.
Etica cristiana
Dietrich Bonhoeffer
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 58
Nel febbraio del 1928, all'inizio della sua formazione pastorale, Dietrich Bonhoeffer si rivolge ai fedeli della comunità tedesca di Barcellona con un'articolata riflessione sull'essenza di un'etica cristiana. L'eccezionalità umana e storica di Gesù, la sua vicinanza agli ultimi e agli esclusi della società, la radicalità dei suoi insegnamenti determinano l'unicità del messaggio cristiano. Essere etici, per i cristiani, significa rifiutare la morale corrente e i princìpi tramandati storicamente, per abbandonarsi in piena libertà all'evento della croce e al mistero della grazia. Con il rigore del teologo e la passione del credente, Bonhoeffer non si limita a gettare le basi teoriche di un'etica cristiana, ma si confronta con le scelte concrete e spesso drammatiche che sfidano la coerenza dei comandamenti biblici. In queste profonde considerazioni giovanili, che già contengono i semi della successiva ricerca filosofica, Bonhoeffer esorta il cristiano a trovare il coraggio di riconoscere le manifestazioni della bontà divina anche nei fenomeni del maligno e della sofferenza esistenziale.
Tra Dio e il mondo
Dietrich Bonhoeffer
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 58
Nell'estate del 1932, a pochi mesi dall'ascesa al potere di Hitler, il ventiseienne Dietrich Bonhoeffer tiene un corso universitario sull'essenza della Chiesa. Sviluppate dal punto di vista della teologia protestante, le riflessioni di Bonhoeffer si concentrano sul rapporto tra l'istituzione ecclesiastica, espressione di Dio nel mondo, e la società che la circonda. Con un'analisi lucida e schietta, il giovane teologo riconosce le difficoltà della Chiesa di rappresentare adeguatamente nel mondo la realtà divina, indicando allo stesso tempo la necessità di continuare a trasmettere ai fedeli il significato dell'appartenenza a una comunità spirituale. Per non perdere il contatto con il mondo, in cui è storicamente collocata, la Chiesa deve recuperare l'autenticità e la passione delle origini, deve cioè ritornare ad essere il "luogo" di Dio in Terra. La presente edizione è arricchita da due lettere inedite scritte nel 1936 dal seminario clandestino di Finkenwalde, in cui Bonhoeffer prosegue la sua riflessione sulla vera natura dell'istituto ecclesiastico.
Il leader
Max Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 107
Chi è il leader? Quali sono le prerogative e i compiti del capo politico? Quali sono le qualità che deve avere e quali i limiti da evitare? La democrazia ha bisogno di leader? In questo libro, attraverso uno dei suoi più importanti scritti sul tema, Max Weber riflette sulla questione della leadership. Un'occasione per ripensare un argomento divenuto centrale nel dibattito pubblico alla luce del pensiero di un grande teorico della politica. Rileggere Weber consente di ritornare alle fonti del problema della legittimazione e all'origine della figura concettuale del leader carismatico, categoria che oggi conosce una grande fortuna, spesso assumendo però un significato distorto rispetto a come la concepiva lo studioso tedesco. Da Weber può giungere a noi uno spunto alla riflessione anche sulla politica odierna, sulle sue possibilità e sulle sue patologie. Introduzione di Francesco Marchianò.
Muovere l'immoto. Scritti di uno scultore cubista
Raymond Duchamp-Villon
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 76
Raymond Duchamp-Villon è stato un pioniere dell’arte moderna. Fratello di Marcel Duchamp e Jacques Villon, durante la sua breve carriera troncata da morte prematura, scorge il potere formale della scultura in accordo con la nuova nozione di spazio che si afferma all’alba del XX secolo. Senza dichiararsi un fautore del Cubismo, Duchamp-Villon contribuisce alla sua irruzione nel panorama internazionale. Già dal 1909, infatti, l’artista pone il problema della forza plastica in stretta relazione a quello del movimento, mirando a un’integrazione della scultura con l’ambiente circostante. Uomo di profonda riflessione, è stato inoltre autore di numerosi testi, in gran parte ancora inediti: manoscritti, lettere, articoli di giornale, recensioni di mostre e appunti di varia natura, in cui l’artista spazia dalla filosofia, alla letteratura fino alla matematica. Questo volume presenta per la prima volta in italiano una selezione degli scritti di Raymond Duchamp-Villon, un prezioso documento letterario dell’avanguardia modernista.
Forza e pensiero. Sulla differenza ultima dei sistemi filosofici
Friedrich A. Trendelenburg
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 70
Il pensiero di Trendelenburg ha avuto una doppia sorte. Ha sofferto il gigante Hegel, troppo vicino nel passato, ed è stato messo in ombra dagli allievi eccellenti Kierkegaard, Brentano, Bonitz, Cohen, Dilthey ed Eucken nell'immediato futuro. Eppure, proprio nell'opera di chi è venuto dopo ha continuato a vivere, pervasivo e sotterraneo, come filosofia fondamentale della dissoluzione dell'idealismo e del superamento del moderno. In questo saggio del 1847, proposto per la prima volta ai lettori italiani, Trendelenburg riduce il proteiforme corso storico della filosofia occidentale al suo problema ultimo: il rapporto tra materiale e spirituale, tra forza e pensiero, che nutre tutti i sistemi filosofici e anima gli «scontri di concetti» che si giocano il dominio della conoscenza. Una mappatura della storia della filosofia che contiene - condensate - tutte le tematiche che faranno grande Trendelenburg; un nuovo strumento per lo studio della sua opera; un pezzo di filosofia dell'Ottocento dimenticato, e riportato alla luce.
Lettera a un religioso
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 95
Scritta nel 1942, la «Lettera a un religioso» esprime l'inquietudine spirituale e morale di un'anima davanti al mistero di Dio e della Verità. Ma è anche una forte presa di posizione critica nei confronti della Chiesa e dei suoi dogmi. Attingendo alla cultura classica, alle tradizioni cinesi, egizie e indù, Simone Weil, in una continua tensione di avvicinamento e di allontanamento dal Cattolicesimo, riflette sulla possibilità di un universalismo per il quale ogni religione rivelatasi nel corso della Storia ha colto quelle stesse Verità trasmesse dal Cristianesimo. Un universalismo che non prevede sintesi o forme di sincretismo ma che cerca piuttosto di aprire il Cristianesimo dall'interno, nell'invito a essere cattolici vivendo sino in fondo il significato della parola: universali ma aperti al riconoscimento di ogni scheggia di verità. Perché è la Verità, per Simone Weil, il fondamento e principio normativo del suo Cristianesimo "critico" e illuminista. Con un saggio introduttivo di Pier Cesare Bori.
Le basi costituzionali della repubblica del genere umano
Anacharsis Cloots
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 144
Anacharsis Cloots è stato un protagonista anomalo della Rivoluzione Francese. Nobile, prussiano, cosmopolita, seppe rinunciare ad ogni identità per abbracciare la causa del genere umano. Non un vago universalismo, ma una precisa militanza politica che lo fece schierare al fianco del movimento sanculotto, l’unico soggetto politico capace di condurre a una sovranità popolare solidale e indivisibile. In una parola, Cloots lottò per nuove istituzioni globali in un mondo senza più nazioni, frontiere, eserciti. La “nazione unica” mondiale era il principio della fraternità realizzato e coincideva con il trionfo dei diritti umani; le differenze di razza, di sesso, di religione, di culture avrebbero costituito un elemento di forza e non di conflitto. Nella Repubblica universale del genere umano tutti considerano patria il mondo intero, nessuno è più straniero. Le basi costituzionali della Repubblica del genere umano furono l’estremo tentativo di Cloots di codificare questo percorso e strappare la Rivoluzione al Terrore, di limitare l’esasperazione nazionalista per coniugare la felicità permanente con la libertà permanente. E per questo Cloots fu condotto alla ghigliottina.
Il socialismo
Max Weber
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 80
Dopo aver sottoscritto le famose "Idee" del 1914, in cui l’Accademia Germanica sposava le tesi espansionistiche della nuova Germania imperiale e federale, ossia il manifesto con cui giustificare l’intervento nella Grande Guerra, Weber accetta nell’estate del 1918 di tenere un corso sulla cattedra di Economia politica all’Università di Vienna. Nella capitale austriaca tiene pure una conferenza, su invito dello Stato Maggiore dell’imperial-regio esercito austro-ungarico, sul tema del socialismo e della Rivoluzione d’Ottobre, dando un’originale interpretazione di quel che sta accadendo in Russia. Sfatando definitivamente il luogo comune che lo voleva come il “Marx della borghesia”, Weber si pone come un pensatore politico liberal-conservatore di una specie ben diversa da quella di stampo anglosassone. Nell’inusitata lezione agli ufficiali di un esercito, Weber riesce a spiegare in modo originale le vicende russe ponendole a confronto con i testi marxiani e le aspettative del movimento socialdemocratico in Occidente.
La conoscenza degli altri io
Theodor Lipps
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 89
"La conoscenza degli altri io" è il saggio che chiude le "Ricerche psicologiche" (1907), volume della maturità della produzione filosofica di Lipps. In esso viene trattata la questione gnoseologica della possibilità di conoscere i vissuti interiori delle coscienze altrui. Il rapporto con gli altri io viene qui indagato a partire dall’esperienza percettiva dell’altro. Attraverso la gestualità della persona che ho di fronte posso comprendere i sentimenti che colmano i suoi vissuti interiori: su questa coscienza immediata si basa l’“empatia istintiva”, di cui Lipps fu grande sostenitore. Prefazione di Emilio Baccarini.