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Castelvecchi: Pamphlet

Il nano e il manichino. La teologia come lingua della politica

Il nano e il manichino. La teologia come lingua della politica

Mario Tronti

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2015

pagine: 60

La teologia politica è stata l'autocoscienza filosofica del Novecento. Guidato da questa idea, Mario Tronti, tra i maggiori filosofi politici viventi, ripercorre la riflessione di Carl Schmitt, Walter Benjamin e Jacob Taubes, allo scopo di mostrare come, affrontando la politica con gli strumenti concettuali della teologia, diventa possibile ripensare il tema della libertà. Dalla libertà semplicemente politica si può passare così a una generalmente umana, intesa come libertà dello spirito. Partendo dall'affermazione di Schmitt sulla secolarizzazione dei concetti teologici per opera della teoria dello Stato, Tronti si concentra poi sul pensiero di Benjamin e Taubes, in cui la teologia politica si confronta con il messianismo. Il linguaggio teologico permette alla politica di comprendere le ragioni profonde della Storia, smascherandone ideologie e mistificazioni, e di aprirsi alle sfide più urgenti del prossimo futuro.
7,50

Colpita al cuore. Perché l'Italia non è una Repubblica fondata sul lavoro

Colpita al cuore. Perché l'Italia non è una Repubblica fondata sul lavoro

Fausto Bertinotti

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2015

pagine: 115

Se oggi venisse chiamato un costituzionalista, da una qualsiasi parte del mondo, a soggiornare nel nostro Paese e gli fosse chiesto di riformulare l'articolo 1 della Costituzione in modo che corrisponda alla realtà presente, cosa scriverebbe? Volendo aderire alla dura verità dei fatti non potrebbe che sancire che l'Italia è una Repubblica "fondata sul mercato". La costituzione materiale che ha preso corpo nell'ultimo quarto di secolo ha eroso le basi della Carta e, infine, ne ha prodotto il rovesciamento. Ma chi sono gli assassini della Costituzione e dell'articolo 1, che ne è l'architrave? E come è potuto accadere che abbiano avuto mano libera? L'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti tenta di rispondere a tutti questi interrogativi e ripercorre la storia d'Italia - e del lavoro - partendo dai "trenta anni gloriosi" iniziati con la promulgazione della Carta del '48 per arrivare al Jobs Act del governo Renzi.
12,00

Secondo Keynes. Il disordine del neoliberismo e le speranze di una nuova Bretton Woods

Secondo Keynes. Il disordine del neoliberismo e le speranze di una nuova Bretton Woods

Anna Carabelli, Mario Cedrini

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 116

A settant'anni dagli accordi di Bretton Woods - la conferenza che stabiliva, a guerra non ancora conclusa, le regole delle relazioni commerciali e finanziarie tra i principali Paesi industrializzati del mondo - questo libro di Carabelli e Cedrini torna a occuparsi dello studioso che più di tutti ha segnato il Novecento con le sue proposte economiche e politiche, per i tempi rivoluzionarie: John Maynard Keynes. Nel discutere dell'attualità dei piani di riforma globale proposti dall'economista di Cambridge per il mondo del secondo dopoguerra, questo volume ci mostra come lo sguardo di Keynes, pensatore della complessità, sia utile a capire e risolvere i guasti seguiti al crollo del sistema di Bretton Woods: dal neoliberismo del Washington Consensus all'equilibrio del terrore dei global imbalances, alla crisi globale e infine europea, con il prevalere di dottrine e politiche dell'austerità.
12,00

Populismo. Un carattere originale nella storia d'Italia

Populismo. Un carattere originale nella storia d'Italia

Nicola Tranfaglia

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 122

Da Mussolini a Renzi. Passando per Lauro, Craxi, Berlusconi. Ma anche per il Movimento 5 Stelle di Grillo e la Lega. Il populismo, ossia la capacità scrive lo storico Nicola Tranfaglia in questo saggio - di coinvolgere le masse "dicendo loro esattamente quello che vogliono sentirsi dire", è una costante nella storia d'Italia. Un elemento significativo del ritorno dei populismi di fronte alle crisi determinate dai problemi economici e alle difficoltà dei regimi democratici è costituito, per l'autore, dalla frammentazione della società, dall'influenza dei grandi mezzi di comunicazione e dalle divisioni etniche o religiose che caratterizzano il mondo contemporaneo. Tranfaglia non solo ripercorre il dibattito teorico sul populismo e le definizioni che nel corso di oltre un secolo sono state date al fenomeno, ma cerca di leggerne i "germi" nella vicenda politica del Paese. In quella passata (con il fascismo) e in quella recente, in cui il populismo è ritornato al potere assumendo la veste di un partito-azienda. Ma il declino di Berlusconi non per questo ha tagliato l'erba sotto i piedi al populismo. Anzi, la crisi dei partiti politici e il leaderismo esasperato rendono il rischio dell'"uomo forte" più reale che mai.
14,50

I santuari. Mafia, massoneria e servizi segreti: la triade che ha condizionato l'Italia

I santuari. Mafia, massoneria e servizi segreti: la triade che ha condizionato l'Italia

Emanuele Macaluso

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 92

Emanuele Macaluso, storico dirigente del PCI, in questo libro - un racconto a chiave, uscito per la prima volta nel 1981 in allegato a "Panorama" accompagna il lettore nell'Italia degli anni Settanta. Un Paese dove la mafia, la massoneria e i servizi segreti danno vita a un "superpartito" che gestisce le leve del potere e quelle dell'economia. Il tema di fondo del "giallo" e del saggio che lo accompagna è una riflessione sul ruolo delle classi dirigenti. Di cui Macaluso dà un giudizio severissimo. E preoccupato. Perché oggi, con la scomparsa dei grandi partiti di massa, la politica è più debole, e quindi i "santuari" sono più forti. Prefazione di Masssimo Bordin.
12,00

Il tradimento del manager

Il tradimento del manager

Michele Dau

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 123

"I manager, una razza padrona che controlla le aziende e le istituzioni pubbliche. Il saggio di Michele Dau ripercorre la storia di questa figura dalla prima organizzazione industriale di massa fino alla "rivoluzione manageriale" del dopoguerra. I manager hanno oggi tradito la loro missione, divenendo una casta, ancora molto maschile, di tecnocrati autoreferenziali, causando così scelte sbagliate e talora disastrose. Capitani di navi lasciate alla deriva, gli alti dirigenti appaiono incapaci di coordinare modelli innovativi di lavoro, di valorizzare le risorse umane affidate. Si è da tempo interrotta una storia positiva interpretata nell'Italia contemporanea da figure come Beneduce, Menichella, Giordani, Olivetti, Mattei, Saraceno, che sono stati anche sviluppatori e imprenditori attenti al bene collettivo. Per tornare a quella storia virtuosa, ai buoni manager, dei quali c'è un grande bisogno per riorganizzare le nostre strutture economiche e sociali, la strada è obbligata: vanno rifondate la cultura del merito e le sue basi morali e propulsive. In altre parole va affermato il principio della responsabilità, riferita ai risultati concreti e ai loro effetti sociali."
14,00

Loggia P2. Il piano e le sue regole

Loggia P2. Il piano e le sue regole

Giuseppe Amari, Anna Vinci

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 126

P2: un progetto eversivo che è stato a un passo dall'impadronirsi delle istituzioni. Nel luglio 1982 viene rinvenuto, nel fondo di una valigia sequestrata alla figlia, il Piano di rinascita democratica di Licio Gelli. In questo saggio, a cura di Giuseppe Amari e Anna Vinci, il Piano e le norme di affiliazione alla loggia deviata vengono sottoposti all'esame critico di autorevoli studiosi di diverse discipline. Il libro - che ospita documenti inediti e una testimonianza di Tina Anselmi, la parlamentare Dc che nel 1981 fu chiamata a presiedere la Commissione d'indagine sulla P2 - rappresenta un contributo a una riflessione sull'Italia: di ieri e di oggi. Basti ricordare che tra i punti del Piano c'erano la previsione di due soli partiti, il controllo dei media e della magistratura, la riduzione del numero dei parlamentari, l'abolizione delle Province e della validità legale dei titoli di studio. Temi ancora all'ordine del giorno nell'agenda politica del Paese. Introduzione di Giuliano Turone.
12,50

Hanno ammazzato Montesquieu!

Hanno ammazzato Montesquieu!

Alessandro Calvi

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2013

pagine: 149

Altro che Terza Repubblica, in Italia ancora non è cominciata la Seconda! Gli ultimi vent'anni hanno rappresentato, piuttosto, la fase terminale della Prima Repubblica, in cui la malattia che tra il 1992 e il 1994 aveva spazzato via la politica ha poi aggredito le istituzioni, disarticolandole e portando a una inquietante marginalizzazione del Parlamento, rimasto vittima della lotta tra il potere esecutivo e quello giudiziario. Oramai, come dimostrano le statistiche, in Italia le leggi non le fanno più le Camere ma i governi con la decretazione d'urgenza e la magistratura, indirettamente, con le proprie sentenze. Si tratta di un processo che parte con quell'intreccio devastante prodotto dagli effetti delle inchieste milanesi sulla corruzione e della strategia libanese di Cosa nostra. È allora che si apre la grave crisi che in un attimo cancella i partiti tradizionali e porta a una netta separazione tra politica e potere. I governi iniziano progressivamente a svincolarsi dalla fiducia delle Camere, la classe dirigente si blinda nel Palazzo - complice anche il Porcellum - e la società sembra conferire una delega alla magistratura, investendola di una funzione moralizzatrice che non trova riscontro nella Costituzione. Muta così il volto delle istituzioni e il risultato è l'affermazione di un nuovo regime a-parlamentare che ha finito per somigliare a una democrazia senza popolo.
14,00

Quello che le banche non dicono

Quello che le banche non dicono

Pascal Canfin

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2013

pagine: 126

Ci siamo fatti prendere in giro! Questo è il sentimento di una società intera davanti ai discorsi delle banche dopo la crisi del 2008. Stando a quanto raccontano, gli istituti di credito non sono responsabili della crisi e non sono costati nulla ai contribuenti. Questi argomenti, scanditi a suon di grandi campagne mediatiche, Pascal Canfin, attuale ministro delegato allo Sviluppo francese, li sente da quando era deputato europeo e in questo libro li smonta uno a uno. Lo fa portandoci dietro le quinte dell'Europa, dove si negoziano le leggi che dovrebbero disciplinare la finanza. Scopriamo così la verità sulle operazioni di lobbying esercitate dalle banche. Canfin in questo pamphlet non si limita solo alla critica ma propone inoltre delle riforme credibili affinché la politica riprenda il controllo della finanza.
10,00

Le ragioni della sinistra

Le ragioni della sinistra

François Hollande

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2012

pagine: 124

L'ascesa di Francois Hollande alla guida dell'Eliseo ha reso il leader francese la stella polare del socialismo europeo. In queste pagine viene riportata un'esclusiva intervista a tutto tondo rilasciata alla vigilia della sfida elettorale. Un documento indispensabile per capire non solo il senso politico della nuova Sinistra ma anche la strategia che ne è alla base, in cui traspare la capacità di Hollande di parlare a una parte dell'elettorato che, in tutta Europa, fatica sempre più a credere nei suoi rappresentanti. L'intervista si accompagna a un saggio sull'ambiente. L'imperativo ecologico, infatti, rappresenta per il neo Presidente una scelta non più procrastinabile. Un'azione concreta nel presente che non deve essere percepita come una costrizione ma come uno stimolo allo sviluppo, un veicolo d'innovazione, uno strumento d'efficienza. Una sfida nel rispetto delle generazioni future, che deve essere portata sui tavoli delle negoziazioni internazionali, in particolare del G20.
7,00

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