Cesati: Italianistica.it
I segreti della «Mandragola». Con il testo della princeps della commedia e a fronte quello del ms. Redi 129
Antonio Sorella
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 845
Il volume è il seguito della monografia "Magia, lingua e commedia nel Machiavelli" (Firenze, Olschki, 1990) ed è il frutto di ricerche trentennali. Le tesi qui esposte sono riproposte con nuovi documenti e riflessioni: la commedia machiavelliana sarebbe stata più volte rielaborata fino all’ultima revisione per la stampa a Firenze nella tipografia di Bernardo Zucchetta, in vista di una nuova rappresentazione per i Floralia voluti da Leone X nell’aprile del 1520. La prima rappresentazione avrebbe avuto il titolo di Phalangio e sarebbe avvenuta l’8 settembre del 1518, nella notte delle nozze di Lorenzo de’ Medici duca d’Urbino, che nell’interpretazione allegorica sarebbe stato simbolicamente messo in scena nei panni del personaggio di Callimaco. Il duca d’Urbino, però, morì il 4 maggio 1519, cosicché la commedia sembrò aver prefigurato la sua morte. Nella revisione, voluta da Leone X, Machiavelli sarebbe stato invitato a eliminare il più possibile riferimenti alle pozioni magico-mediche cui era ricorso nelle precedenti redazioni, al punto che anche la pozione di mandragola, che dette il titolo alla commedia, fu sostituita con un innocuo ipocrasso, una specie di sangria. La revisione sarebbe stata condotta con la collaborazione dell’umanista Paolo Giovio, medico del cardinale Giulio de’ Medici, nonché suo “ministro” della cultura.
Dante e il cinema
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 223
Dante Alighieri ha da sempre catturato l’interesse del mondo del cinema: complesso e ambizioso il progetto di dare vita, attraverso la pellicola, alle visioni forti e ai drammi umani della Commedia. Ci hanno provato diversi sceneggiatori e registi, con alterne fortune, ultimo l’italiano Pupi Avati. Il volume indaga le tentazioni dantesche, più o meno riuscite negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi balcanici e in quelli scandinavi. Intenso e affascinante il rapporto tra Fellini e Dante: due maestri, due artisti che il critico cinematografico Brunetta accosta quando scrive: «Dante ha scritto la Vita nova, Fellini, nel mezzo del cammin della sua vita, realizza La dolce vita e Otto e mezzo, con ogni probabilità i film più danteschi della storia del cinema». Ma forte anche il legame tra un altro attore/regista italiano con Dante: Roberto Benigni, cui nel volume è dedicato un capitolo. Benigni legge magistralmente Dante e lo “narra” sulle pubbliche piazze, con forse l’inconfessato disegno di dedicare al “sommo poeta” una sua prossima pellicola.
Integrazioni all'esegesi dantesca nel cinquecentenario della morte di Bernardo Bembo
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2021
pagine: 518
Questo volume raccoglie i contributi dei più noti dantisti, che da una decina d'anni frequentano i Convegni Adriatici, promossi dal Premio letterario "Città di Penne-Mosca" e dalla Casa di Dante in Abruzzo, oltre che dall'Università "G. D'Annunzio". L'avvicinamento e l'approfondimento del capolavoro dantesco e delle altre sue opere, che ormai quasi nessuno osa chiamare "minori", sono stati nei secoli dettati sia da una suggestione interna di chiarificazione dei principi teologici, filosofici e di conoscenza articolata delle loro fonti e modelli letterari, sia da una tensione ideologica volta a definire il loro ruolo importante per le generazioni coeve e future. Tale duplice livello di indagine, relativo alla configurazione e alla trasmissione specifica dei testi e a un'espansione semantica di allusività simbolica dei contenuti e dei messaggi che Dante, cittadino attivo del Medioevo, ma anche poeta di tutti i tempi, intese affidare all'intera umanità, non può certo prescindere dall'evoluzione storica degli interventi della dantistica, ormai sempre più specializzata nell'ambito di studi su riviste, di letture critiche, di convegni, che si addensano e si intensificano nelle sedi accademiche di maggiore prestigio, quanto a qualità degli studi e a secolare tradizione storica. La Commedia esige di essere ancora letta, riletta e commentata all'interno di istituzioni, che non ambiscono a ribadirne o smentirne il profilo letterario e culturale, ma piuttosto a riprendere un filo mai interrotto di quella tensione e vivacità immaginarie tutte dantesche, grazie alle quali i suoi versi continuano a sorprendere, a emozionare, a suggestionare, ad affascinare le più disparate menti e sensibilità, enunciando al massimo grado il potere didascalico, formativo, ma anche poetico di un'opera che ha parlato e parla alle coscienze di tutti i tempi.
Dante e Bembo: storia di un disamore. L'invenzione dell'italico, un manoscritto petrarchesco perduto, controversie filologiche, cosmologiche e religiose, intrighi sentimentali e politici
Antonio Sorella
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2021
pagine: 484
Il volume, frutto di un trentennio di ricerche, indaga nel processo di formazione di Pietro Bembo come filologo volgare, nella preparazione delle aldine di Dante e Petrarca, nella stesura del suo libretto e poi delle Prose, anche grazie alla fortunata scoperta dell’“originale” petrarchesco e di un altro autografo-idiografo, ora perduto, contenente differenti strati redazionali del Canzoniere. Si propone, inoltre, di contribuire a mettere meglio a fuoco il suo pensiero critico letterario e linguistico, gli amori, gli amici e i rivali, la sua attività politica e i suoi studi neotestamentari, ma soprattutto il suo rapporto con Dante e la Commedia, nel settecentenario dantesco, che coincide con il cinquecentenario del suo trasferimento a Padova con la Morosina e dell’allontanamento da Roma e da papa Leone X, forse per aver difeso Ravenna – e la tomba del poeta fatta costruire dal padre Bernardo – contro le richieste dei fiorentini di riportare le spoglie dantesche nella sua città natale.
Trattato della vera origine, e del processo, e nome della nostra lingua, scritto in vulgar sanese (Venezia, Ciotti, 1601)
Celso Cittadini
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2020
pagine: 178
L'edizione del "Trattato della vera origine" di Celso Cittadini (Venezia, 1601) è stata condotta con l'ausilio delle moderne tecniche della tipofilologia, in particolare quelle relative all'analisi compositoriale. La collazione degli esemplari superstiti, il ritrovamento di un esemplare postillato da parte dell'autore e la presenza di cancellantia hanno permesso di ricostruire la genesi dell'opera e di risalire al volere autorale nella composizione del testo.
Il personaggio nella letteratura italiana. Per il centocinquantenario pirandelliano
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 237
Quali e quanti sono i “personaggi” che fortemente “segnano” una storia letteraria? Lo studioso olandese Harald Hendrix (in questo volume) ne censisce ben 777, ma è ovviamente un numero simbolico che sta per innumerevoli. Certamente don Abbondio, la monaca di Monza, Gertrude, Renzo, Lucia, l’innominato, connotano i Promessi sposi; Andrea Sperelli segna Il Piacere di D’Annunzio; Calandrino è protagonista assoluto di una novella del Decamerone di Boccaccio, e ancora Pinocchio, Mastro don Gesualdo, padron Ntoni (nei Malavoglia) e molti altri. Un libro che lancia una prima serie di studi sui “protagonisti” letterari della nostra letteratura.
Tra fiction e non-fiction. Metanarrazioni del presente
Andrea Gialloreto
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2017
pagine: 215
La recente narrativa mira a costituirsi come contraltare e verifica di una realtà frammentaria, descritta nelle sue evidenze sociali, culturali e di costume. Il romanzo coltiva così l'ambizione di rappresentare le forme della vita contemporanea contaminandosi con i generi di maggior presa sul presente (dalla cronaca al reportage, dall'inchiesta alla biografia, dal diario all'autofiction). Gli autori oggetto della trattazione, diversamente impegnati sul fronte della messa in scrittura del vissuto, resistono alle mode imperanti valorizzando le potenzialità dell'espressione letteraria, che è sempre intreccio di finzione e di paradigmi di realtà che solo il testo può convalidare. La traccia metanarrativa di queste scritture, capaci di coniugare un alto grado di originalità con la memoria della tradizione, imposta percorsi alternativi rispetto ai destini in serie e alla mimesi dell'oralità e dell'italiano impoverito dei media. Queste narrazioni, spiazzanti per la prospettiva stilistica adottata e per le ambientazioni inattuali, ci parlano del nostro tempo e ne offrono un'immagine complessa a dispetto delle poetiche vigenti, calibrate su effetti di realtà, narcisismi e prese di parola di intellettuali dalla vocazione profetica, oleografici e convenzionali paesaggi italiani, sciatterie giornalistiche e indulgenze vernacolari.
Boccaccio, Dante e Verdone
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2017
pagine: 292
“Inauguriamo con questo volume una collana, che nasce dall'esperienza della rivista omonima, «Italianistica.it», a sua volta creata per fornire agli studiosi di tutto il mondo, interessati a linguistica, letteratura, filologia, cinema, arte e cultura italiana, un luogo di incontro e di scambio di esperienze, nonché strumenti per la didattica e l'aggiornamento universitario. La rivista nacque come organo del Cisdid, Centro Internazionale per lo Studio e la Didattica dell'Italiano e dei Dialetti, cui aderirono fin dall'inizio numerose università di tutto il mondo (Europa, America, Africa, Asia), che in precedenza avevano collaborato con il Master di Italianistica per la didattica dell'italiano agli stranieri dell'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti e Pescara, attivo dal 2003. Sul portale del sito del master, www. italianistica.it, furono ben presto resi disponibili materiali per la didattica dell'italiano, da saggi di importanti linguisti e grammatici a manuali per l'apprendimento della lingua e della pronuncia, forum per la discussione su problematiche relative all'insegnamento della lingua in particolari contesti socioculturali, sul rapporto tra standard e cosiddetto neoitaliano, sugli anglicismi e i neologismi (non solo lessicali).”