Cierre edizioni: Nord est. Nuova serie
Il paese scomparso. La diga di centro Cadore e i dissesti di Vallesella
Toni Sirena
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 160
Lì dove c’era Vallesella, un tempo popolosa frazione del comune di Domegge, oggi restano pochissime case. Gli abitanti hanno dovuto andarsene. Al posto del paese ci sono ora campi sportivi e percorsi verdi. Con gli abitanti è sparita un’intera storia, è stata colpita l’identità del paese insieme alle vicende umane e famigliari che lo abitavano. All’origine di questa vicenda, che inizia nel 1950 ma si conclude solo alla fine degli anni Novanta, c’è la costruzione di una grande diga sul Piave per realizzare un serbatoio d’acqua e produrre energia elettrica. Quel serbatoio artificiale, impropriamente chiamato lago, sommerse alcune case e alcuni ponti, e inoltre l’acqua, penetrando nel terreno sottostante al paese, provocò fessurazioni e crolli, costringendo gli abitanti a lasciare le proprie case. In tutte le valli alpine dove furono costruite grandi dighe ci furono impatti importanti sulla vita delle popolazioni, sul paesaggio, sull’ambiente, sull’economia tradizionale dalla quale la gente traeva di che vivere. La vicenda di Vallesella va ancora oltre, è esemplare di quella logica di «imperialismo idroelettrico», secondo la quale piccoli paesi di montagna possono, anzi devono, venire sacrificati in nome del progresso e della modernità.
Dalla campagna alla tavola. Sistemi alimentari della Terraferma veneta in età moderna
Danilo Gasparini
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 464
Se, come dice Wendel Berry, «eating is an agricultural act» (mangiare è un atto agricolo), forse dietro i vari sistemi alimentari del mondo contadino, ma non solo, stanno paesaggi, sistemi colturali e soprattutto rapporti sociali ben determinati. Partendo da questo assunto, unendo e mescolando diversi saggi, qualcuno inedito, si è venuto formando un percorso, diciamo un banchetto, dove campagne e paesaggi si fondono con le tavole, tavole contadine e tavole signorili, dove i profumi dei paesaggi e dei campi si mescolano e confondono con i profumi dei mangiari poveri e sontuosi, fatti di polenta ma anche di pernici. Sono le stagioni che vanno dall'età moderna agli albori del Novecento, le stagioni delle terre patrizie e di quelle dei mezzadri, dei braccianti, dei vignaioli, dei pastori, di intere generazioni che hanno fatto e disfatto i paesaggi per nutrirsi e nutrire le città, quei paesaggi ora in parte scombussolati e stravolti ma che ancora alimentano consumatori a volte distratti: basterebbe stare attenti al carrello della spesa e forse qualcosa potrebbe cambiare.
Raccontare la follia. Le carte dell'ospedale psichiatrico veronese di San Giacomo di Tomba
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2020
Inaugurato il 2 luglio 1880 e dismesso quasi un secolo dopo, l’ospedale psichiatrico San Giacomo di Tomba di Verona ha prodotto un consistente e affascinante patrimonio documentario per lo più costituito dalle cartelle cliniche dei pazienti: uomini e donne condotti in manicomio perché giudicati ‘folli’. Aprendo questi faldoni, si incontrano malati di mente, pellagrosi, alcolizzati, persone depresse o dal comportamento deviante, pazzi criminali, bambini epilettici: una varia umanità che carta dopo carta si svela, confermando come la percezione del folle e della malattia mentale muti nel corso della storia e assuma un diverso significato a seconda delle nostre coordinate culturali. Risente di queste trasformazioni anche l’istituzione che le subisce e le promuove, modificando la sua funzione e il suo rapporto con i pazienti, i loro familiari e la città.
Trofei e prigionieri. Una foto ricordo della colonizzazione in Brasile
Piero Brunello
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 160
Nel 1904 un missionario torinese vissuto qualche anno a Urussanga, una colonia fondata da emigrati italiani perlopiù veneti nello Stato di Santa Catarina in Brasile, pubblicò in un libro una fotografia in cui una decina di uomini bianchi armati di fucile esibiscono archi e frecce assieme a tre bambini di pelle scura, nudi. La didascalia dice: «Ritorno dalla foresta con tre piccoli selvaggi». Come sempre accade, anche questa fotografia racconta una storia: ma quale? Chi era l'autore? Chi sono quegli uomini adulti? Come si chiamano quei bambini, e che cosa successe loro in seguito? È un ritratto in posa o un fotomontaggio? La foto si diffuse in vari ambienti, ogni volta con differenti ipotesi di data, luogo e protagonisti. Qualcuno vi riconobbe il ritratto del nonno. L'indagine su questa foto illumina aspetti della colonizzazione in Brasile che i racconti dell'emigrazione italiana ed europea hanno rimosso e preferiscono tacere – da un lato lo sterminio dei nativi e la distruzione dei loro villaggi, dall'altro la costruzione di una società più meticcia di quella che viene rappresentata. Allo stesso tempo, invita a riflettere su dove vada ricercata la verità di un'immagine.
Vicenza nel Seicento. Uomini, poteri, istituzioni
Sergio Lavarda
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 392
L’orgoglio di Vicenza, forte dei privilegi di primogenitura ottenuti all’atto della dedizione a Venezia di due secoli prima, si sarebbe trasformato nel Seicento in «fedeltà e rassegnazione». Tuttavia le rivolte di Vicenza (1648), di Arzignano (1655) e infine la strage del Corpus Domini (1661), tre episodi tanto clamorosi quanto unici nella vicenda plurisecolare della Repubblica, fanno esplodere le contraddizioni di un’età di crisi profonda, che toccò non marginalmente lo Stato veneto e la società vicentina. Le tre parti del libro corrispondono ai campi di più stretta interrelazione tra potere centrale e periferico: giustizia, fisco e finanza, credito e annona. La periodizzazione tocca i secoli XVI e XVII, con sconfinamenti nel Quattrocento e nel Settecento e si focalizza sugli anni cruciali della guerra di Candia (1645-1669), quelli in cui a Vicenza fu più assiduo lo sforzo di rifacimento dell’estimo generale, quelli dell’inasprimento del prelievo statale, quelli infine in cui con più continuità si registrò l’invio di magistrati straordinari da Venezia per controllarne con poteri inquisitoriali l’amministrazione.
La lingua dell'esperienza. Attualità dell’opera di Luigi Meneghello
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 308
Una delle peculiarità di Luigi Meneghello è la capacità, a tratti sorprendente, di indagare alcune grandi questioni su un piano strettamente locale e personale. Meneghello pratica un andirivieni costante tra particolare e universale, così come tra pubblico e privato. Tale caratteristica è centrale rispetto all’attualità, e quindi all’importanza, dell’opera meneghelliana. Il nucleo centrale di questo volume è composto dagli interventi presentati durante il convegno omonimo del maggio 2017; attorno a questo nucleo ruotano i contributi a cura dell’Associazione ForMaLit che riflettono sull’opera dello scrittore e sulle esperienze maturate tramite la sua rilettura nelle scuole medie e superiori e attraverso il graphic novel pubblicato dalla casa editrice Becco Giallo.
Letture geografiche di un paesaggio storico. La coltura promiscua della vite nel Veneto
Viviana Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 304
Le forme attuali dei paesaggi agrari contemporanei sono il risultato di drastiche trasformazioni avvenute nella seconda metà del Novecento, quando certi sistemi colturali ritenuti obsoleti sono stati sostituiti con altri considerati più “razionali”. Non tutto però si è trasformato con la stessa velocità. Per diverse ragioni (marginalità, inerzia, resistenza rispetto alle dinamiche dominanti, duttilità) certi paesaggi sono sopravvissuti sotto forma di frammenti. È questo il caso della vite in coltura promiscua, associata agli alberi a formare piantate o alberate in mezzo ai seminativi, una “policoltura verticale” che per oltre cinquecento anni aveva caratterizzato il paesaggio agrario di numerose regioni d’Italia. Studiata dai geografi e dagli scrittori di agricoltura, ammirata dai poeti e dai viaggiatori del Grand Tour, la vite maritata stesa a festone tra un albero e l’altro è ormai quasi del tutto scomparsa. Eppure qualcuno continua a coltivare rare vecchie piantate, qualcun altro ne mette a dimora di nuove. Dove e perché i frammenti di questo paesaggio scomparso si sono conservati? Che valori sono incorporati in questi documenti storici viventi? Cosa possono insegnarci per la costruzione dei paesaggi agrari del futuro, per rispondere alle grandi sfide contemporanee della sicurezza alimentare, del cambiamento climatico, della diversità bio-culturale? Sono questi i temi che il volume affronta, soffermandosi in particolare sul Veneto, con un taglio geografico attento alla stratificazione storica e agli aspetti sociali e culturali del paesaggio contemporaneo.
«Condannato a ricordare». Augusto Tebaldi a Soave: vita, Resistenza, deportazione
Roberto Bonente
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 178
Destini incrociati nel Novecento veronese
Federico Bozzini
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 288
Dalla Resistenza a Tangentopoli, un'indagine storica a più voci sull'azione politica e amministrativa di sei protagonisti del gruppo dirigente democristiano veronese (Renato Gozzi, Agostino Montagnoli, Giorgio Zanotto, Gianfranco De Bosio, Gambattista Rossi, Enzo Erminero) attivi in diverse e successive stagioni, l’uno diverso dall'altro, ma uniti da un sentire comune che per mezzo secolo accomuna i loro “destini incrociati” e li identifica con quello della città. Nato negli anni novanta da una discussione con un “grande vecchio” della sinistra italiana, Vittorio Foa, nel momento in cui i grandi partiti di massa del secondo dopoguerra erano tutti scomparsi, travolti da una crisi senza precedenti, questo volume – oggi riproposto con una nuova prefazione di G.P. Romagnani – nasce dall'esigenza di comprendere le ragioni di una così lunga durata dell’universo democristiano e illumina le origini del modello veneto di sviluppo, prima del repentino crollo che avrebbe consegnato il Nordest al partito delle “identità locali” o al “partito degli affari”. Una base di partenza per riflettere sulla crisi della democrazia rappresentativa e sull'involuzione del ceto politico.
La corte. L'anno contadino nella campagna veneta
Ilia Sillo
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 128
La corte era una grande fattoria isolata, in mezzo ai campi coltivati, con caseggiati, portici, stalle per gli animali. Un’entità del tutto autosufficiente perché abitata da più nuclei familiari che, pur facendo capo ciascuno ad un focolare, partecipavano attivamente ai diversi lavori agricoli, producevano quanto serviva alla tavola, aderivano ai riti religiosi e alle ricorrenze tradizionali del mondo contadino. Ogni momento dell’anno aveva il suo bravo proverbio indicatore pronunciato dai più anziani con fare grave perché nella corte erano rappresentate tutte le tappe della vita, dalla gravidanza al parto, alla crescita, all’adolescenza, al fidanzamento, al matrimonio, alla maturità, alla vecchiaia, fino alla morte rigorosamente in casa. A decenni di distanza l’autrice ha rivissuto quegli anni e, grazie anche alle ricerche di Dino Coltro di cui si dichiara debitrice, si è documentata sul significato di riti cui aveva partecipato da bambina senza comprenderne la valenza storica e culturale. In quest’opera ripercorre il vissuto nella corte, il linguaggio, le tradizioni e le consuetudini del mondo contadino veneto come è esistito fino alla fine degli anni sessanta.
Una città di retrovia. Verona nella grande guerra (1914-1918)
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 464
La grande guerra non fu solo trincea, e il tema della guerra guerreggiata non esaurisce il variegato mosaico della storia della prima guerra mondiale. Per gran parte della popolazione civile, la guerra fu di un altro tipo: quella delle retrovie, combattuta non con artiglierie e baionette, ma con sofisticate strategie di adattamento sociale. Anche perché l’esito del conflitto, lungo e usurante, dipese dalla capacità dei vari Paesi di mobilitare l’intero corpo nazionale. Per questo fu coniata, a guerra in corso e in tutti gli Stati coinvolti, la definizione di “fronte interno”, metafora che suggeriva la trasposizione dello spirito delle trincee all'interno del territorio fisico e mentale di ogni nazione. Era necessario uno sforzo comune da cui nessuno poteva esimersi e che compendiava e supportava quello dei soldati sulla linea del fuoco. I quattordici saggi di questo volume indagano la mobilitazione economica e civile che coinvolse la popolazione di Verona, città posta nelle immediate retrovie del fronte, e le ricadute materiali e simboliche della guerra nel tessuto sociale e nell'universo collettivo cittadino.
Il lanificio Tiberghien fra storia e memoria. Documenti storici e testimonianze di lavoro del lanificio di San Michele Extra a Verona
Nadia Olivieri
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 320
Nel 1907 alcuni membri della famiglia Tiberghien avviarono a San Michele Extra la lavorazione di tessuti in lana in una delle prime grandi fabbriche accentrate sorte nel Veronese. Iniziava così la storia di un’azienda che, con le sue numerose istituzioni “paternalistiche” (case operaie, convitto, cooperativa di consumo, dopolavoro), per quasi cent’anni avrebbe fatto storia nell’industria veronese e sarebbe stata il perno di numerose storie di vita e di lavoro nei quartieri accresciutisi con e grazie ad essa. Il libro corre su un doppio binario. Da un lato ricostruisce le vicende del lanificio seguendone le sorti dall’avvio, attraverso i successivi momenti di crisi – che videro per un periodo perfino il coinvolgimento dell’amministrazione comunale di Verona nella sua gestione diretta – sino alla chiusura, avvenuta nel 2004, e alla successiva demolizione del 2016. Dall’altro lato, attraverso le voci dei suoi lavoratori e – soprattutto – delle sue lavoratrici, racconta che cosa abbia significato, per quasi un secolo, lavorarvi dentro e viverci accanto.

