CLEUP: Glottologia, linguistica, lingue e letterature straniere
Dialetto. Parlato, scritto, trasmesso
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2015
pagine: 488
Oggi in Italia la dialettalità va scovata all'interno di repertori sempre più complessi. In qualche modo, come si vede dai saggi raccolti in questo volume, sono stati rotti i confini: nel parlato, nello scritto, nell'uso dei media, dei cellulari, dei computer emerge una rinnovata vitalità dei dialetti, attorno ai quali si vanno creando osmosi linguisticamente interessanti. Si può cogliere il mutamento della realtà linguistica italiana, in piacevole bilico tra italiano e dialetto, nel parlato filmico di Monicelli, nei dialoghi di Pieraccioni, nella comicità di Checco Zalone o di Ficarra e Picone, nei testi delle canzoni, nella dialettalità che affiora persino nel magico mondo dei cartoons, attraverso le parodie delle versioni originali di Peppa Pig, dei Simpson... Il protagonismo linguistico e culturale di Roma, o di Napoli, traspare, attraverso il dialetto, nel mondo dei nickname e dei fake. In tutta questa ricchezza di usi, in questi rinnovati sussulti di vitalità, resta aperta una domanda: perché ai bambini oggi non si parla più dialetto?
Studi e ricerche sul linguaggio amministrativo
Matteo Viale
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2008
pagine: 256
Negli ultimi anni, iniziative mirate di semplificazione e ricerche specifiche hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di un rinnovamento del linguaggio usato dalla pubblica amministrazione italiana. Sulla base di una descrizione basata anche su spogli sistematici di testi, questo libro si sofferma su aspetti finora poco esplorati del problema. Viene sottolineata innanzitutto l'importanza di una più precisa collocazione storica di questa varietà linguistica, sia dal punto di vista del rapporto con l'evoluzione della lingua italiana, sia attraverso l'analisi di corpora diacronici. Particolare attenzione è poi dedicata all'importanza del reale contesto di produzione e scrittura dei documenti e del punto di vista (troppo spesso trascurato) dei dipendenti pubblici, gli effettivi autori dei testi amministrativi. Le innovative ricerche presentate mostrano l'interesse di un simile approccio.