fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Comunicarte: Carte comuni

Caffè San Marco. Un secolo di storia e cultura a Trieste (1914-2014)

Caffè San Marco. Un secolo di storia e cultura a Trieste (1914-2014)

Libro: Copertina morbida

editore: Comunicarte

anno edizione: 2015

pagine: 152

26,00

Bruno Pincherle

Bruno Pincherle

Miriam Coen

Libro: Copertina morbida

editore: Comunicarte

anno edizione: 2008

pagine: 256

19,00

Stelio Crise. Relazioni e corrispondenze

Stelio Crise. Relazioni e corrispondenze

Stelio Crise

Libro

editore: Comunicarte

anno edizione: 2012

pagine: 256

Scrittore, critico, organizzatore culturale, Stelio Crise (1915-1991), è stato prima di tutto un bibliotecario che ha fatto coincidere la propria vita con la passione per i libri. Un intellettuale in dissolvenza che suggerisce e agisce dietro le quinte indicando percorsi anticonformisti per la cultura. In contatto con Saba, Stuparich, Giotti, Pittoni, Marin, Crise diventa nel tempo punto di riferimento del milieu culturale giuliano per il quale favorisce programmi culturali anche attraverso i suoi contatti col mondo dell'editoria italiana. Particolarmente fruttuoso è il rapporto più che trentennale con Vanni Scheiwiller che, grazie a Crise, pubblicherà per la collana all'Insegna del pesce d'oro un numero così alto di scrittori triestini da essere scambiato talvolta come "editore triestino". Il libro "Stelio Crise. Relazioni e corrispondenze", che fa seguito ad una mostra documentaria, vuole restituire la complessità di questo protagonista della vita culturale attraverso le tante lettere inedite che testimoniano la capacità di Crise di entrare in relazione profonda con le maggiori personalità della cultura. Grazie al lavoro di ricerca in molti archivi, italiani e stranieri, è stata ricostruita una parte della rete di legami che fanno di Crise il regista della cultura locale meno provinciale fino a diventare il riferimento triestino di Ungaretti, Bacchelli, Pampaloni, Sereni, Pasolini, Dos Passos e tanti altri intellettuali.
19,00

Ho sposato Alida Valli. Da Trieste a New York: le molte vite di Oscar de Mejo

Ho sposato Alida Valli. Da Trieste a New York: le molte vite di Oscar de Mejo

Roberto Curci

Libro

editore: Comunicarte

anno edizione: 2012

pagine: 176

Che cosa può aver significato di più, nella vita del protagonista di questo libro? L'essere stato, negli anni Trenta del '900, un musicista di gran talento, pianista e compositore, tra i precursori del jazz made in Italy? L'essere diventato, molti anni dopo, in America, un pittore di chiara fama e di alte quotazioni? O non piuttosto l'avere sposato, nel 1944, la "fidanzata d'Italia", l'attrice cinematografica che più di ogni altra fece sognare il pubblico negli anni terminali del fascismo: Alida Valli? Roberto Curci ricostruisce le vicende del "primo marito di Alida Valli", nonché padre dei suoi due figli: Oscar de Mejo (1911-1992). Da Trieste a New York (via Hollywood), de Mejo ha vissuto molte vite, e altre ancora, precedenti, ha immaginato di aver vissuto. Attraverso le pagine di questa ricostruzione biografica, una docu-fiction che inserisce e miscela in una libera cornice narrativa date e dati incontestabili di un'esistenza decisamente complessa, ne esce un personaggio multiforme e sorprendente.
18,50

Memorie di pietra. Il ghetto ebraico, città vecchia e il piccone risanatore

Memorie di pietra. Il ghetto ebraico, città vecchia e il piccone risanatore

Claudio Ernè, Diana De Rosa, Mauro Tabor

Libro: Copertina rigida

editore: Comunicarte

anno edizione: 2011

pagine: 208

A Trieste, città nella quale esiste una delle Comunità ebraiche più numerose d'Italia, dal 1934 si mette in pratica con zelo lo sventramento del vecchio Ghetto ebraico e di una grossa parte della Città vecchia. Si attua così un progetto del regime fascista di ridisegno della forma della città: ridisegno urbanistico ma anche sociale e politico. Perchè oltre agli edifici del Ghetto, cadranno anche due sinagoghe, si demoliscono le abitazioni della Trieste popolare dove convivevano, assieme a un'importante colonia di ebrei originari principalmente dall'isola di Corfù, operai, operaie, artigiani, camerieri, donne di servizio, marinai, manovali e lavoratori del porto provenienti dal Friuli, dall'Istria, dalla Dalmazia ma anche dal più lontano Meridione italiano o dalle province croate, slovene e austriache dell'ex Impero Asburgico. Vengono trasferite oltre 1000 persone e si liberano spazi per grandi speculazioni edilizie, il tutto prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale che trascinerà anche Trieste nell'immane tragedia della Shoah, anticipata nel settembre 1938 quando Mussolini annuncia le leggi razziali proprio a Trieste.
29,00

Chère maman. Scritti di bambini dell'aristocrazia asburgica 1857-1884

Chère maman. Scritti di bambini dell'aristocrazia asburgica 1857-1884

Diana De Rosa

Libro: Copertina morbida

editore: Comunicarte

anno edizione: 2011

pagine: 150

Con il trascorrere del tempo dei bambini restano poche tracce materiali, vestitini, giocattoli, fotografie. La loro storia è raccontata da adulti o rientra nella storia più ampia che ricostruisce il loro nascere, vivere e morire nel contesto della società dell.epoca. I bambini, protagonisti di questo libro, sono dei privilegiati poiché appartennero ad una antica famiglia aristocratica fedele suddita dell.Austria, quella dei Thurn, i della Torre, il cui castello di Duino domina il golfo di Trieste. Nell.Ottocento signora di Duino fu Teresa Thurn, sposata Hohenlohe. Oltre ad essere una donna erudita e amante delle arti, fu anche madre affettuosa di due maschi e tre femmine, Friederich, Egon, Marie, Carola e Gegina. Di questi bambini si sono conservate le letterine che essi le indirizzarono per il suo compleanno e onomastico. Scritte in gran parte in francese, lingua della cultura e della mondanità, e in tedesco, lingua della famiglia, esse ricostruiscono i rapporti affettivi ed educativi volti ad imprimere in essi l.appartenenza all.ambiente dell.aristocrazia.
17,00

Francesco Penco. Trieste e Fiume in posa

Francesco Penco. Trieste e Fiume in posa

Claudio Ernè, Paolo Possamai

Libro: Copertina rigida

editore: Comunicarte

anno edizione: 2010

pagine: 176

Per mezzo secolo Francesco Penco ha raccontato ciò che accadeva nelle terre che si affacciano a questo ultimo lembo dell'Adriatico. Lo ha fatto con la sua macchina fotografica e con la sua sensibilità. Trieste e Fiume sono accomunate in questo grande affresco che racconta di bambini scalzi e donne eleganti, di armatori di successo e muscolosi facchini, di uomini del potere politico e cantanti lirici, di ragazzi che vendono giornali per strada e clienti dei caffè che leggono «La Gazzetta dello Sport» in un giorno qualunque dell'estate del 1906. Francesco Penco entra con la sua fotocamera nei gironi danteschi della Ferriera di Servola e tra fumo, polvere e metallo fuso affida per sempre a una lastra di vetro le condizioni in cui decine di uomini lavorano con fatica tra quelle enormi macchine, tra quei castelli roventi di acciaio. Ma la sua sensibilità coglie, oltre alla fatica, anche l'orgoglio che anima operai e tecnici. È lo stesso orgoglio del macchinista della locomotiva a vapore che percorre una strada di Fiume, dei cocchieri in attesa dei clienti accanto alla stazione, dei ciclisti che impettiti stringono le estremità del manubrio, dei militari che fanno vanto delle loro divise e dei loro berretti. Le foto di questo secondo volume dedicato a Francesco Penco guardano alla quotidianità delle persone, alla vita di ogni giorno. Un mondo che si avvicina all'abisso e vive gli ultimi attimi di serenità. Penco lo racconta, semplicemente, da testimone.
28,00

99 + 1 risposte

99 + 1 risposte

Lorenzo Michelli, Gillo Dorfles

Libro: Libro in brossura

editore: Comunicarte

anno edizione: 2010

pagine: 96

«Tra la professione di medico, gli studi di estetica e i miei quadri sono sempre stato un eclettico e questo non è stato ben visto. Probabilmente perché sfuggire alla classificazioni è in un certo senso perturbante.» «Essere eclettici spesso significa essere considerati superficiali.» Le osservazioni taglienti e precise di Gillo Dorfles, che nell'accurata intervista di Lorenzo Michelli racconta la propria vita attraverso l'arte e l'arte attraverso la propria vita, sono quelle di una persona tutt'altro che superficiale. E per usare le parole di Lorenzo Michelli, «nelle sue considerazioni si percepisce un senso di leggerezza e assieme di profondità di sguardo» indubbiamente eccezionale. Le donne, la musica e il teatro, lo sport e la politica, il rapporto con la famiglia Svevo, l'ammirazione per la tecnologia, l'attrazione/repulsione nei confronti del kitsch, la sensazione di vivere su un confine e l'amore per le lingue straniere, sono argomenti che vengono trattati con uguale interesse e raccontati con sincerità e accuratezza. 99+1 domande e risposte, stringate e assieme profonde, corredate da segni d'arte, un alfabeto. Nel volume 99+1 risposte Gillo Dorfles, nell'occasione del suo centesimo compleanno, affida alla pagina scritta le proprie riflessioni sulla cultura, la musica, il design, la moda, percorrendo con grazia e obiettività i ricordi e proiettandosi nel futuro attraverso il "secolo breve".
13,00

Jole Silvani. La soubrette amata da Angelo Cecchelin, Paolo Poli e Federico Fellini

Jole Silvani. La soubrette amata da Angelo Cecchelin, Paolo Poli e Federico Fellini

Guido Botteri

Libro: Copertina morbida

editore: Comunicarte

anno edizione: 2010

pagine: 176

«Jole Silvani aveva in sé la saggezza e la chiaroveggenza dell'arte popolare, di chi vede tutto il male, ma se ne ride». (Giorgio Pressburger) «Mi ha trasmesso la naturalezza che lei aveva con il palcoscenico, come fosse casa sua». (Paolo Rossi) «Una africanona, una specie di stregona, di sciamana, una bellissima donnona, formosa, potente, con le narici dilatate e con degli occhioni che sembravano pece liquida». (Federico Fellini) Sono giudizi su Jole Silvani (nome d'arte dell'attrice Niobe Quaiatti, nata a Trieste il 9 dicembre 1910). Jole Silvani è stata probabilmente l'ultima grande soubrette dell'avanspettacolo italiano. Con la compagnia "La Triestinissima" di Angelo Cecchelin ha fatto conoscere a tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, a partire dal 1929 e per quasi trent'anni, commedie e canzoni nello stesso dialetto che si erano divertiti ad usare anche Joyce e Saba. Una soubrette di talento che Paolo Poli vorrà accanto a sé per 13 anni nei suoi spettacoli. Così come la vorrà per i suoi film Federico Fellini, che dopo lo "Sceicco bianco" la richiamerà per la "Città delle donne". Jole Silvani lavorerà anche con Bertolucci, Bolognini e la Wertmüller e nella "grande prosa" con compagnie di giro e con i teatri stabili di Torino, Roma e Trieste. Il volume, dalla ricca iconografia, ripercorre anche le vicende umane dell'attrice triestina con le testimonianze di colleghe, colleghi e registi che hanno lavorato con lei: da Lina Wertmüller a Luigi Squarzina, da Paolo Villaggio a Paolo Rossi.
19,00

Piero Cappuccilli. Un baritono da leggenda. Ediz. italiana e inglese
23,00

La Trieste di Pincherle

La Trieste di Pincherle

Monica Rebeschini, Luciano Semerani

Libro: Copertina morbida

editore: Comunicarte

anno edizione: 2008

pagine: 176

13,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.