Donzelli: Poesia
Il colore della solitudine
Sujata Bhatt
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 203
L'autrice, nata in India, è emigrata ancora bambina negli Stati Uniti e poi in Germania, dove risiede da molti anni. La memoria dell'infanzia, l'esilio, l'influsso di plurime culture, la familiarità con molte lingue, l'interesse per le arti visive fanno da sfondo alla sua poesia. Il suo è un immaginario ibrido, che collega esperienze culturali delle più diverse tradizioni, riuscendo a far convivere un'India popolata di scimmie ed elefanti con scene urbane di New York e Berlino; suggestioni tratte dall'opera di pittori, fotografi e scienziati con l'espressione più intima dei desideri di una donna.
Giorni in prova
Emilio Rentocchini
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 107
Il libro è una raccolta di poesie dove però alle ottave si intrecciano alcuni micro-racconti, solo in italiano, in una lingua scarna che contrasta con la musicalità delle ottave, ma che per sfioramenti e vaghe parentele forma un tutt'uno con i versi in dialetto e le relative traduzioni. Il risultato è un testo dalla incredibile varietà di toni, in cui l'autore racconta la sua terra, i suoi paesaggi e le sue malinconie, costruendo una poesia dal grande respiro, capace di cogliere il cuore delle cose.
Vivo. Testo danese a fronte
Søren U. Thomsen
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2004
pagine: 144
Il volume propone una raccolta di poesie di Thomsen tratte da: City Slang (1981); Sconosciuto sotto la stessa luna (1982); La mia candela brucia (1985); Nuove poesie (1987); Rimesso (1991); L'esitazione del creato (1996); Il peggio e il meglio (2002); La scala di Beaufort (1988); La mia candela brucia (1985); Una danza sulle parole (1996). Søren Ulrik Thomsen, nato a Kalundborg nel 1956, vive a Copenaghen dal 1972. È membro dell'Accademia Danese dal 1995.
La vita inferiore
Vito M. Bonito
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2004
pagine: 105
Un dialogo sofferto tra una madre e il figlio, un addio lunghissimo attraverso otto capitoli. La lingua è scarna, spoglia, risultato di una vera e propria operazione di sottrazione ed erosione. La parola giunge, così, a un'essenzialità che coincide con un'attonita semplicità, versi in cui ogni cosa traspare e affiora senza reticenze. Il dolore, la leggerezza, il senso del tragico: una vasta gamma di registri che oscilla tra il nero di una discesa agli inferi estrema e radicale e il bianco di una tenerezza che emerge prepotente e riscatta ogni cosa.
La Grecia, sai...
Michalis Ganàs
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2004
pagine: 203
La vita di Ganàs è costellata di migrazioni forzate: da bambino, una fuga insieme alla famiglia in Albania con i partigiani greci, poi il trasferimento in Polonia e Ungheria. Una storia fatta di perdite, esodi, deportazioni e guerre civili che grava sulla sua poesia, in cui lavora sempre il rimpianto e la nostalgia per un paese d'origine perduto, una terra vergine forse mai realmente esistita, mito di cui si alimentano i versi. Versi popolati da figure che mescolano gioia e sofferenza, in cui l'ombra nutre la luce e la fa esistere, in un inestricabile intreccio di vita e morte, un'altra immagine che incombe, seppure attenuata e vinta dalla forza del ricordo e della nostalgia del legame degli affetti.

