Antiga Edizioni
Dalla parte del fuoco. Riti, visioni, pratiche di coltivazione nel paesaggio
Luigi Latini, Simonetta Zanon
Libro
editore: Antiga Edizioni
anno edizione: 2024
Di roccia e di cuore. 1954-2024. 70 anni di solidarietà
Michela Canova
Libro: Libro in brossura
editore: Antiga Edizioni
anno edizione: 2024
Una passione discreta. La collezione Paolo Galli
Alberto Craievich
Libro: Libro in brossura
editore: Antiga Edizioni
anno edizione: 2024
La Pedemontana veneta tra paesaggi, turismo e manifatture
Libro: Libro rilegato
editore: Antiga Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 224
La costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta è un’occasione per osservare e conoscere il territorio che attraversa, costruendone una nuova immagine. Questo ampio spazio intermedio tra le Prealpi e la pianura con la fascia delle risorgive, viene descritto per raccontare la varietà di fenomeni che lo stanno profondamente cambiando rispetto al passato. La Pedemontana Veneta, nonostante la continuità geografica, comprende sistemi territoriali notevolmente variegati, diverse vocazioni produttive e differenti caratteristiche morfologiche e insediative. La Superstrada viene raccontata come un itinerario tra paesaggi mirabili, dove i caselli diventano inedite porte di accesso a luoghi turistici e a nuovi spazi plasmati radicalmente dalla presenza di tradizionali, ma anche rinnovate, produzioni manifatturiere e agricole.
Klimt printed. Gustav Klimt. Cartelle d'arte-Mappenwerke
Libro: Libro in brossura
editore: Antiga Edizioni
anno edizione: 2024
Dead end
Nicola Moscelli
Libro: Libro in brossura
editore: Antiga Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 360
Tra i tanti costrutti umani il confine figura senz'altro tra quelli più impattanti nella vita delle comunità e sulla demarcazione della geografia terrestre. Quello tra Stati Uniti e Messico è senz'altro paradigmatico, e perciò ampiamente documentato, oltre che esplorato dal cinema e dalla fotografia. Il volume Dead End di Nicola Moscelli prova ad osservarlo diversamente. Come? Intersecando la vista stradale, arbitraria della spazialità "Pegman" con altrettante direttrici materiali (storica e letteraria ad esempio) che ne espandono la definizione. Il confine non è solo un tratteggio superficiale o amministrativo bensì tessuto vivo innervato di relazioni che ne aumentano la trama e la comprensione. Il libro stesso è disegnato per accogliere tale reciprocità e il lettore può così attraversare a piacimento il confine. Dead End, vicolo cieco, reca il titolo. Se ne contano a migliaia di queste "vie" che terminano bruscamente. Moscelli ne ha mappate moltissime, in comune hanno il retrogusto di una storia interrotta, di una magia sospesa, di un senso che si perde nel nulla. L'autore restituisce loro una prospettiva con incursioni testuali, citazioni e approfondimenti. Completano la visione le letture di Maceo Montoya, Miriam Ticktin, e Steve Bisson. L'indagine apre ad un metodo che si appropria di reperti visuali e scorie computazionali per rilanciare il confine come dispositivo interpretativo, concettuale e ottico. Benvenuta alla neo archeologia "scopica" che impiega le immagini come fossili della memoria sociale.
Il Grappa e l'Asolano. Storia, arte e natura tra il Brenta e il Piave
Gian Pietro Favaro
Libro
editore: Antiga Edizioni
anno edizione: 2024
Eleonora Duse. L'ultimo rifugio. Asolo e la Divina del teatro
Mario Consani
Libro: Libro in brossura
editore: Antiga Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 144
Dodici maggio 1924, il finale annunciato. Nella cittadina veneta dove ha scelto di riposare per sempre, va in scena l’ultimo spettacolo di Eleonora Duse – la più importante attrice di teatro del suo tempo, forse la più grande di sempre, capace di mandare in delirio platee di spettatori – che si è spenta tre settimane prima in un albergo di Pittsburgh in Pennsylvania, Stati Uniti. Ad accompagnarla nel piccolo cimitero di S. Anna è un corteo interminabile che si snoda lungo le strette vie del paese in lutto. Attori, scrittori, amici, intellettuali, ma anche un sottosegretario del governo Mussolini, le autorità locali e regionali, i notabili del paese e la gente comune. C’è pure un rappresentante politico dell’opposizione, il deputato di Rovigo Giacomo Matteotti. Ma la storia d’amore tra Asolo e Eleonora, già astro nascente dei palcoscenici di mezzo mondo, persona libera e dalla vita sentimentale movimentata, comincia trent’anni prima, nel 1892. La diva è ospite di un’amica americana a La Mura, fascinosa dimora alle porte della città, e decide che sarà quello il paese dove trovare serenità negli intermezzi di una vita girovaga condotta tra le stanze d’albergo di tutto il mondo. E ad Asolo la Duse tornerà in più riprese, ora ospite di altri amici in Villa Belvedere, ora nelle due camere riservate a lei all’Albergo al Sole, che si affaccia sulla piazza principale della città. E alla fine, dopo il lungo legame con Arrigo Boito e quello tempestoso con Gabriele d’Annunzio, e dopo il clamoroso ritiro dalle scene, ecco che ad Asolo ritorna impegnandosi nella ricerca di una casa che vorrebbe fosse davvero sua, la prima mai posseduta nel corso della sua esistenza nomade. È Casa dell’Arco in via Canova la dimora prescelta. La palazzina verrà comprata dalla figlia Enrichetta, in memoria della madre, cinque mesi dopo la sua morte. A corredo del testo, fotografie d’epoca anche inedite dell’attrice e dei suoi funerali.