Artemia Nova Editrice
I complici di Acciarito. (Il processo Diotallevi-Ceccarelli-Gudini-Collabona - 1900)
Elso Simone Serpentini
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 200
Il bello è dappertutto. Se lo si sa cercare è negli occhi di chi guarda
Samantha Serpentini
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 76
Parricida per l'onore. Il processo Trifoni 1904
Elso Simone Serpentini
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 184
Storia e storie del calcio dilettantistico abruzzese
Damiano Mazzoni
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 160
La mia storia con te parte da lontano. Tecniche, abilità e competenze indispensabili per far funzionare una relazione di coppia
Maria Teresa Di Francesco
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 344
Ammazzaru u sinnacu ri Castidduvitranu. (Il processo Guzzo-Mandina Saporito - 1905)
Elso Simone Serpentini
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il gioco del cucù. Le nuove carte di Brescia e Bergamo
Nicolino Farina
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 96
Le sorelle sbagliate
Vito Fusaro
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 100
Sabatino Di Loreto. Un fascista teramano a Parigi tra i casi Bonservizi e Matteotti
Elso Simone Serpentini, Luigi Guerrieri
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 320
Lunedì 4 luglio 1927 un uomo cade nella Senna e muore annegato. Il corpo viene portato a riva e non si può fare altro che constatare il decesso. La polizia parigina fa subito sua l’ipotesi dell’incidente. Sabatino Di Loreto, questo il suo nome, un italiano nato a Villa Ripa, in provincia di Teramo il 21 luglio 1893, residente da molto tempo a Parigi, deve essersi sentito male mentre era appoggiato al parapetto del Ponte della Concordia ed è caduto in acqua per un capogiro. O era seduto sopra il parapetto, come dichiara un testimone? E perché avrebbe dovuto sedersi sul parapetto? E, se vi si è solo appoggiato e se davvero ha avuto una vertigine, come mai non è scivolato semplicemente sul selciato, invece di finire nel fiume, scavalcando il parapetto stesso? Ma è stato davvero un incidente? Anche la sua convivente, tale Marie Elie Josephine Luneau, di 36 anni, propende per la tesi dell’incidente, ma dichiara che da qualche tempo Sabatino era diverso, inquieto, come preoccupato per qualche cosa, non era rincasato la notte tra sabato e domenica…
Strata facènne e l’hìddre pueséje. Testo teramese e italiano. Volume Vol. 2
Luigi Brigiotti
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 312
Luigi Brigiotti (1859-1933) è il più grande poeta dialettale teramano e seppe rappresentare l'animo e la cultura della sua gente con versi celebrati in tutta la regione, imponendosi nel panorama letterario abruzzese negli stessi anni in cui il “divino” Gabriele d'Annunzio, con il suo cenacolo, sperimentava la musicalità del vernacolo. La notorietà di Brigiotti, dapprima ristretta alla sola provincia teramana, quando nell'ultimo scorcio dell'Ottocento prese le mosse a partire dall'insegnamento di Fedele Romani, poi fu grandissima in tutta la regione nei primi tre decenni del Novecento, dopo aver preso parte a numerosi incontri di poeti dialettali abruzzesi, che si svolsero in diversi centri, a partire dal Teatro di Palena, nel tentativo di uno scambio di esperienze da cui potesse derivare la ricerca di un dialetto comune regionale, di una “koiné” che potesse riassumere lessicalmente le forme e le movenze filologiche dell'intera area abruzzese. Partecipando alle diverse edizioni della “Maggiolata abruzzese”, anche il teramano Brigiotti vide magistralmente messi in musica alcuni suoi versi, in canzoni assai popolari che assursero anch'esse ad una grande notorietà…
Tre colpi di rivoltella a Padula. (Il processo Urini - 1893)
Elso Simone Serpentini
Libro
editore: Artemia Nova Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 216
Nella Teramo di fine Ottocento si distinsero per la loro particolare irrequietezza i figli e le figlie di Antonio Ottaviani, che era stato anche sindaco di Basciano e poi, trasferitosi a Teramo, aveva assunto l’impiego di scrivano presso l’Intendenza di Finanza. Lui e sua moglie Elisabetta Cerulli vennero addirittura accusati, processati e condannati per la sfruttamento della prostituzione delle due giovani figlie minorenni, Giovannina e Rosalia. Tre figli maschi erano noti alle autorità di P.S. per la loro vita turbolenta, fatta di piccoli ma numerosi e continui reati: furti, ferimenti e risse. Mentre Bernardo finì recluso nel carcere minorile di Ascoli, Napoleone (il nome era dovuto al fatto che gli Ottaviani erano originari della Corsica) e Antonio si trasferirono a Padula, nel comune di Cortino. Napoleone, accolto come amico in casa di Saverio Urini, venne da costui mortalmente ferito a colpi di rivoltella il 13 gennaio 1893. L’omicida come movente indicò il tradimento della moglie Maria Quaranta. Ma era il vero movente?