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Astrolabio Ubaldini

Il vivente e il sacro

Domenico Chianese

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2021

pagine: 238

Ogni uomo alberga in sé qualcosa di sacro. La verità e la bellezza sono sacre: sacro nella scienza è la verità, sacro nell'arte è la bellezza. Sacra è la cura dei pazienti e la cura della vita, e la cura per la vita significa prendersi cura del vivente, cura di un oggetto che ha la qualità di essere vivo. Partendo da questa premessa, che è anche un approdo, la ricerca dell'autore si muove liberamente tra estetica, epistemologia, antropologia, storia delle religioni, filosofia della fisica, storia delle idee (oltre che, naturalmente, psicoanalisi) alla ricerca dei principi fondatori di quella che potremmo chiamare una 'antropologia dell'immagine', una scienza umana in cui l'immagine è il dato primario e al tempo stesso il dato ultimo, un costrutto irriducibile ad altri costrutti, siano essi (neuro)psicologici, fisiologici o verbali; l'immagine è ciò che consente una mediazione diretta, non solo tra uomo e natura, ma anche tra uomo e uomo, e tra uomo e cultura; l'immagine, infine, è interamente nel dominio del sensibile; prende corpo, nella sua specificità, attraverso i sensi. Quale impatto un'ottica di questo genere può avere sul modo di pensare e di praticare la conoscenza, e in particolare sul modo di intendere e praticare la psicoanalisi? Nella trattazione dell'autore, questa domanda trova una risposta implicita, perché, coerentemente col suo vertice preferenziale, egli sceglie di affidare la sua riflessione esclusivamente a una dialettica dell'immagine, ossia all'elaborazione di un sogno che viene narrato subito, all'apertura del libro. Chi lo ha sognato? È vero o inventato? o forse costruito da più sogni? e in tal caso, di chi? Non si sa, perché l'importante non è l'autore del sogno (se ce n'è uno) ma l'elaborazione delle sue immagini, che finisce per costituire l'ossatura di questo singolare contributo all'umana impresa.
22,00 20,90

Rivista di psicologia analitica. Nuova serie. Volume 49

Rivista di psicologia analitica. Nuova serie. Volume 49

Libro

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2021

pagine: 232

La Rivista di Psicologia Analitica esce due volte l'anno: in primavera e in autunno. Nata nel marzo 1970 per iniziativa di un gruppo di analisti junghiana - Aldo Carotenuto, Paolo Aite, Marcello Pignatelli, Nino Lo Cascio e Silvia Rosselli, la figlia di Nello Rosselli - prima di giungere alla nuova serie di oggi, vide molti cambiamenti, nuovi membri si aggregarono e altri invece se ne allontanarono. Già dal primo numero si esplicitava chiaramente l'intento del gruppo di "uscire allo scoperto" e chiarire gli equivoci e i fraintendimenti ai quali, in Italia, era stata esposta fino a quel momento la psicologia analitica. Se promuovere il dialogo tra la psicologia analitica e le altre discipline poteva rappresentare uno strumento di lavoro e di dibattito, fu subito chiaro che alcune fondamentali intuizioni di Jung dovevano essere rielaborate e talvolta anche rimesse in discussione. La nuova rivista contribuì al rinnovamento della psicologia analitica, sottraendola all'angustia della cultura degli estimatori per aprirsi invece a una dimensione culturale più ampia divenendo "una disciplina a impegno sempre più esteso".
20,00

Il gioco della sabbia. La ricerca infinibile

Angelo Malinconico, Nicola Malorni

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 308

A Dora Maria Kalff, allieva di Jung, si deve l'intuizione delle notevoli possibilità espressive e terapeutiche del gioco della sabbia, nonché la loro prima sistematizzazione teorica all'interno della cornice junghiana. Angelo Malinconico e Nicola Malorni presentano le potenzialità cliniche del gioco della sabbia (sandplay analysis), ripercorrendone la storia, i nodi teorici e le applicazioni nelle istituzioni. Il gioco nella sabbiera, l'opportunità di manipolare e porre in relazione oggetti, terre colorate e acqua, il contatto con la sabbia madre-terra, invitano le immagini a emergere. Non si limitano a sostituire le immagini dell'analizzando con oggetti e personaggi in miniatura, ma le provocano. Se il racconto verbale avvicina la storia individuale del paziente, il gesto che anima il gioco della sabbia attiva la sensazione di una nuova, inattesa comunicazione. Attraverso il gioco della sabbia l'analizzando, adulto o bambino, costruisce una narrazione, un dialogo guidato e mediato dalla corporeità che, come avviene in una conversazione verbale, si articola attraverso pause o, al contrario, sequenze veloci, capaci di suscitare un ritmo armonioso tra mente e corpo, tra mani che costruiscono e pensiero, tra emozioni e oggetti che vengono disposti nello spazio del vassoio, tra presente e passato. Il setaccio della psiche filtra le immagini affini alla propria individualità e al proprio nucleo di sofferenza con il relativo vissuto emotivo, e produce una raffigurazione complessa. Introduzione di Paolo Aite.
26,00 24,70

Gli yoga tibetani del sonno. Illuminare la vita attraverso il sogno lucido

Andrew Holecek

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 292

Il buddhismo tibetano ha esplorato gli stati di coscienza del sogno e del sonno per più di mille anni, con l’intento esplicito di comprendere a fondo la vita e la morte. Il sogno e il sonno svolgono un ruolo rilevante nel sentiero della crescita psicologica e spirituale, e possono essere usati come veicolo di liberazione e risveglio. È quanto rivela la preziosa tradizione filosofica e spirituale degli yoga tibetani, qui presentata e arricchita con le intuizioni e i metodi della moderna disciplina occidentale sul sogno lucido, la capacità di destarsi e rimanere pienamente coscienti all’interno di un sogno. Dapprima sono illustrate in modo semplice e accessibile le tecniche occidentali moderne e le tecniche orientali tradizionali per suscitare l’esperienza del sogno lucido. Attraverso queste pratiche e la coltivazione di alcune basilari meditazioni diurne, come la presenza mentale e la ‘forma illusoria’, il sogno lucido diventa un’adeguata introduzione all’esperienza dello yoga del sogno, l’unione con gli aspetti più profondi del sé. Le fasi dello yoga del sogno si dirigono al cuore dei luoghi più profondi e oscuri del nostro essere, agendo in modo diretto sull’‘ignoranza’, o sonno spirituale, che è alla radice del dolore dell’esistenza. In definitiva, il punto d’arrivo di tutte queste pratiche e della visione buddhista che le sottende è il risveglio dall’illusione che crea il samsara, il mondo convenzionale pieno di insoddisfazione e sofferenza, e il conseguimento del nirvana, l’illuminazione. Prefazione di Stephen LaBerge.
28,00 26,60

Odio, rabbia, violenza e narcisismo

Odio, rabbia, violenza e narcisismo

Otto F. Kernberg

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 118

Il più recente scritto di Kernberg è una summa essenziale del suo pensiero e una lucida panoramica su alcuni drammatici temi cardine della società odierna, temi che egli ha attraversato e analizzato a fondo, nella teoria e nella clinica, nell'arco della sua lunga ricerca psicoanalitica. Il materiale è tratto dal corso clinico "Odio, rabbia, violenza e narcisismo", da lui tenuto nell'ambito delle Lindauer Psychotherapiewochen del 2010. Centrale è sempre il tema del narcisismo, cui Kernberg ha dedicato nel corso della sua esperienza una fitta serie di pubblicazioni. Lo psicoanalista porta avanti così il progetto di elaborare una concezione generale per una problematica ampia e ramificata, allo scopo di chiarire gli aspetti psicopatologici che accompagnano la pratica clinica relativa a questo disturbo e offrire un aiuto pratico nel trattamento dei pazienti. Il volume si articola in cinque lezioni che approfondiscono alcuni temi basilari. Nella prima e nella seconda vengono analizzate le manifestazioni della pulsione di morte, in particolare la coazione a ripetere, il sadomasochismo e la reazione terapeutica negativa. Un'attenzione centrale viene dedicata ai processi autodistruttivi nella psicologia delle masse e nella società. La terza lezione esamina la pulsione di morte e l'aggressività sullo sfondo delle moderne neuroscienze: Kernberg risale dalla clinica alla teoria, identificando le cause delle gravi patologie esaminate. La quarta lezione è incentrata sulla diagnosi e sul trattamento dei disturbi gravi della personalità, con il quadro di riferimento della teoria delle emozioni e delle relazioni oggettuali. La quinta, infine, esamina le strategie e le tecniche della psicoterapia psicodinamica, anche in relazione al trattamento di gravi regressioni paranoidi.
12,00

I movimenti di Gurdjieff. La trasmissione di un'antica saggezza

Wim van Dullemen

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 286

L'eredità di Gurdjieff ruota attorno a tre perni fondamentali, mondi solo apparentemente indipendenti: i libri, la musica e i Movimenti. Quando morì, nel 1949, lasciò diverse opere: la sceneggiatura di un balletto, tre libri, trecento composizioni musicali e altrettante danze, cui ci si riferisce comunemente come ai 'Movimenti', oltre a qualche registrazione in cui suona l'harmonium. Un tentativo di classificare questo variegato patrimonio culturale e spirituale desta alcune immediate domande: i suoi elementi sono interconnessi? Se sì, come? In che modo i libri, la musica e i Movimenti sono collegati con l'insegnamento di Gurdjieff? Hanno tutti la stessa importanza oppure uno di essi fa da centro di gravità attorno a cui ruotano gli altri come mere illustrazioni del nucleo? A questi interrogativi risponde nella sua documentata ricerca Wim van Dullemen, che per anni è stato pianista accompagnatore delle classi di Movimenti e li ha studiati nel dettaglio con un'allieva diretta di Gurdjieff, Solange Claustres. L'autore, con grande onestà intellettuale, tenta una ricostruzione storiografica della nascita e dell'evoluzione dei Movimenti, oltre che delle linee di trasmissione fondamentali attraverso cui sono arrivati fino a noi, contestualizzandoli nell'ambito del panorama artistico delle avanguardie dell'inizio del Novecento e suggerendo una serie di stimolanti paralleli culturali. Si può ormai avere accesso molto facilmente agli scritti e alle musiche di Gurdjieff, ma i Movimenti restano un'area del suo insegnamento più problematica, in quanto trasmessa unicamente attraverso l'esperienza degli allievi ed esposta a facili contaminazioni e strumentalizzazioni. Se, come afferma van Dullemen, non c'è libro che possa insegnare i Movimenti, la sua minuziosa ricerca offre al lettore il primo tentativo di fornirne una ricostruzione storica, oltre a trasmettere una comprensione più accurata delle origini di queste coreografie di gesti complessi e asimmetrici.
26,00 24,70

Il maestro zen Yunmen. La vita e i detti essenziali

Urs App

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 214

Ai piedi del monte ‘Porta delle nuvole’ (Yunmen-shan), nella Cina meridionale, sorge un monastero fondato più di mille anni fa dal monaco chan Yunmen, che divenne famoso come ‘il maestro del monte Yunmen’. Yunmen Wenyan (864-949 circa) visse durante la tarda epoca Tang, il periodo classico dello zen cinese: un’epoca in cui avvenne un importante cambiamento nel rapporto tra maestro e discepolo. Invece di limitarsi a ripetere e commentare le parole del Buddha, i maestri stessi cominciarono a parlare, dimostrando l’insegnamento con l’azione: scherzando, raccontando aneddoti e parlando in gergo, senza farsi scrupolo di utilizzare il bastone e imprecare, in quello che diverrà lo stile tipico dello zen. Si dice che Yunmen avesse una memoria straordinaria e che fin da bambino fosse capace di ricordare interi testi buddhisti avendoli letti solo una volta. Dopo aver preso i precetti studiò con Muzhou e con Xuefeng, e insegnò a sua volta per trent’anni: nel 923 diede il via alla costruzione del monastero presso il monte Yunmen. Rimangono oggi due lastre di pietra dell’originaria struttura, le cui iscrizioni sono la fonte più importante per la biografia del maestro. I detti di Yunmen sono stati e sono tuttora fonte di ispirazione per generazioni di studenti dello zen cinese, giapponese e coreano. Urs App offre qui un’ampia selezione dai suoi discorsi e dialoghi, traducendoli per la prima volta a partire dalla “Raccolta di Yunmen”, redatta nel corso di diversi secoli sulla base delle note dei suoi studenti; la raccolta fa parte di una più vasta antologia intitolata “Raccolta dei detti dei saggi antichi”, del 1267. Arricchisce la selezione una lunga parte introduttiva, in cui App non solo illustra la vita e l’insegnamento di Yunmen, ma fornisce al lettore un quadro estremamente chiaro e approfondito del chan, progenitore cinese dello zen.
20,00 19,00

Crescere. Teoria e pratica della psicosintesi

Piero Ferrucci

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 286

La psicosintesi ha dimostrato che è possibile crescere: conoscere se stessi, affrontare con chiarezza i problemi emotivi, usare costruttivamente l'energia aggressiva, immaginare con maggiore vitalità e ricchezza; è possibile affilare la mente e risvegliare l'intuizione, scoprire la propria facoltà di libera scelta e infine amare in maniera più profonda e consapevole. Sono i temi centrali del metodo ideato dallo psicologo fiorentino Roberto Assagioli all'inizio del Novecento. Gli scopi che Assagioli si proponeva erano essenzialmente due: anzitutto, introdurre nella psicologia lo studio di quegli stati 'transpersonali' che sono il cuore della ricerca dei mistici orientali e occidentali, e delle persone creative di tutti i tempi, e questo senza ignorare le scoperte della psicologia del profondo, di cui anzi Assagioli fu un pioniere in Italia. In secondo luogo, Assagioli intendeva offrire strumenti pratici a tutti coloro che vogliono impegnarsi per trasformare la propria vita; i risultati di questo lavoro sono spesso sorprendenti, e mostrano come sia possibile per ognuno imparare a vivere in maniera più completa e soddisfacente. Storicamente, la psicosintesi è considerata parte della psicologia umanistica, quella 'terza forza' che, assieme a psicoanalisi e comportamentismo, è una componente essenziale della psicologia contemporanea, e che annovera fra i suoi esponenti Viktor Frankl, Abraham Maslow, Rollo May e Carl Rogers. Ferrucci presenta numerosi esercizi di provata efficacia ed espone la concezione psicosintetica, integrata da molti insegnamenti di Assagioli. Inoltre, mediante una ricca casistica, mostra la psicosintesi all'opera e fornisce preziose indicazioni pratiche sulle varie tecniche. Vengono poi delineati i collegamenti della psicosintesi con altre correnti di pensiero. Per questa nuova edizione, il testo è stato arricchito di un importante aggiornamento alla luce delle nuove scoperte delle neuroscienze, che esamina come vari sviluppi scientifici abbiano via via confermato ciò che Assagioli già aveva messo in pratica molto tempo fa. Diretto a tutti coloro che sono attivamente interessati alla propria crescita, e a quegli psicologi, educatori, medici e assistenti sociali che desiderano rendere più incisivo il proprio lavoro. Prefazione alla nuova edizione di Piero Ferrucci.
20,00 19,00

Mindfulness e insight. Il metodo Mahāsi

Mahasi Sayadaw

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 256

Non un manuale in base al quale misurare il proprio livello di pratica, ma un metodo per sondare in profondità, passo dopo passo, la realtà dell’esperienza umana: è il materiale prezioso qui proposto dal grande erudito Mahāsi Sayadaw, tra gli storici maestri di meditazione attraverso cui il buddhismo cominciò a diffondersi in Occidente. Fondatore nel 1949 del Mahāsi Meditation Center a Yangon, in Birmania, ebbe un ruolo fondamentale nell’apertura della pratica meditativa ai laici e alle donne: nel suo centro si radunarono centinaia di allievi, laici e monaci, birmani e stranieri, che si dedicavano per periodi intensivi alla pratica della meditazione di visione profonda fondata sulla stabilità della presenza mentale (satipaṭṭhāna vipassanā). Il metodo di Mahāsi Sayadaw si distingue per la semplicità delle istruzioni, che lo rendono adatto anche a chi non dispone di una vasta conoscenza dottrinale degli insegnamenti del Buddha, e per la dettagliata chiarezza con cui insegna a monitorare la continuità della presenza mentale e il grado di concentrazione necessario a sviluppare la visione profonda. Vengono esaminati tutti i passaggi più importanti del cammino: vedere la correlazione tra corpo e mente; osservare la verità del cambiamento che si produce quando si nota il sorgere di sensazioni, pensieri ed emozioni; prendere atto della natura effimera di ogni cosa che viene vista, così come di chi la guarda; scoprire che non c’è nulla su cui contare, con tutta la paura e lo sconforto che ne segue; ed emergere infine nella vasta pace dell’equanimità. In Mahāsi Sayadaw, conoscitore profondo al tempo stesso della dottrina e della pratica buddhista, il riferimento ai testi canonici è costante: oltre ad essere autore di molti scritti in lingua pali e birmana, fu supervisore di un’autorevole edizione del Canone pāḷi, completa di commentari principali e secondari, ancora oggi ampiamente in uso e tenuta nella massima considerazione in tutto il mondo del buddhismo theravāda. Prefazione di Sharon Salzberg. Introduzione di Steve Armstrong.
24,00 22,80

Analisi musicale

Diether de La Motte

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 250

Nel suo vasto progetto di ricondurre le categorie assolute della musicologia tedesca entro una prospettiva storico-antropologica, de la Motte riscatta la pratica dell’analisi musicale rivendicandone, da una parte il lato creativo, inventivo, in cui l’analista si deve forgiare da sé, volta per volta, degli strumenti (non certo gli unici, o quelli ‘giusti’) utili a indagare il fenomeno musicale; dall’altra mettendo a nudo la venatura di soggettività che rimane ineludibile retaggio dell’impresa analitica. E lo fa a suo modo, sia inventando, appunto, con una creatività appassionante, strumenti analitici che nascono dal rapporto stesso che l’analista, con la sua personalità, la sua cultura, e, perché no, col suo gusto personale, instaura con l’opera musicale; sia chiedendo a un personaggio della statura di Carl Dahlhaus di buttar giù, alla fine di ogni analisi, un paio di pagine di critica, come una mini-controanalisi che, se necessario, smonti o anche ribalti il lavoro di de la Motte. E Dahlhaus fa questo senza complimenti, col suo ben noto acume critico, con la capacità di penetrazione che in poche righe apre prospettive, panorami insospettati. Quale messaggio più profondamente educativo per chi studia questa materia? Anche in questo volume, il cuore del lavoro di de la Motte resta il suo impegno didattico, verso chi in futuro la musica dovrà farla, o anche solo conoscerla e comprenderla.
24,00 22,80

Imparare ad amare. La relazione di coppia come percorso spirituale

Polly Young Eisendrath

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 196

Il rapporto di coppia è una sfida ineludibile nell'esistenza dell'essere umano. Quando si affida il proprio benessere a un partner ma le aspettative e gli ideali personali vengono delusi, sembra quasi impossibile non cedere all'impulso di provare vergogna o di incolpare l'altro. Comprendere i propri sentimenti e i propri desideri è il primo passo per maturare saggezza nella relazione. Perché l'amore diventi completo è necessario passare dal disinganno all'avvicinamento, dall'antagonismo alla cooperazione, dalla visione dell'altro come 'nemico intimo' all'apprezzamento come autentico amico. L'autrice sviluppa un metodo basato sul dialogo al fine di trasformare il conflitto della coppia in una più profonda intimità. Prefazione di Daniel J. Siegel.
18,00 17,10

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