Carthago

La raccolta di racconti brevi intitolata «Solo per non curiosi» si distingue per uno stile narrativo semplice e diretto. Ogni racconto segue una logica interna che coinvolge il lettore in prima persona, trasformandolo così in un elemento essenziale del dialogo con l'autore. Si innesca così una connessione intima tra anime, menti e cuori che porta a comprendersi al di là di qualsiasi trappola della mente razionale limitante. Ma «Solo per non curiosi» è più di una semplice raccolta di storie; è un messaggio profondo per tutta l'umanità. Infatti, attraverso i contenuti di questi racconti, che traggono ispirazione da diverse tradizioni spirituali, come il cristianesimo, il buddismo, la new age, l'induismo e la meditazione Zen, l'autore ci guida in un viaggio di riflessione e introspezione, in cui la natura diventa la protagonista indiscussa, con la sua bellezza e la sua saggezza.

Porto Libero è un piccolo paese del profondo sud, fatto di contadini, di pescatori e una classe di agrari. Dopo la guerra, con i soldi del piano Marshall, inizia la sua ricostruzione. Arriva anche una multinazionale che, beneficiando del porto, offre lavoro alla maggior parte dei suoi cittadini. Il benessere portato da questa, fa sì che i cittadini sperperano i loro guadagni in quello che più gli aggrada. Le vicende di Mara, una fanciulla di 15 anni, assieme alla sua famiglia, si snoda in tutto il romanzo. Nel racconto vi sono dei personaggi emblematici che fanno parte della coreografia di Porto Libero.

"Maschere e vento" è una raccolta di poesie intensamente evocativa, scritta dal talentuoso poeta Basilio Fiorentino. Attraverso versi delicati e profondi, l’autore esplora una gamma di temi universali ed intimi che catturano l’essenza mutevole della vita. Il tempo che sfugge e i ricordi che si fanno strada sono temi centrali, intrecciati con riflessioni sulla natura della poesia stessa. Nelle pagine di questa raccolta, Fiorentino tocca le corde del cuore celebrando l’attaccamento alle origini e alla terra natale. Il mare, con il suo potere curativo e la sua vastità simbolica, assume un ruolo rilevante, accostato alla bellezza rigenerante della campagna. L’autore non esita ad esplorare le sofferenze passate, trasformate ora in memoria e resilienza. Attraverso versi penetranti, affronta questioni civili e temi di giustizia, illuminando le dinamiche sociali e l’evoluzione della società. Maschere e Vento è un inno alla bellezza delle sfumature umane, al legame con il passato e alla speranza in un futuro più giusto.

Il catalogo d'arte legato alla grande devozione dell'artista siciliana Antonella Biuso nei confronti della Grande Madre e la Dea Bianca. Ricco di note critiche e nuovi spunti di riflessione, questo libro-catalogo offre una nuova visione di un mondo misterioso e dei suoi protagonisti che in fondo segnano le nostre vite.

Una giovane fanciulla, Nora, si troverà a dover abbandonare il proprio nido, luogo dell’anima per eccellenza, perché sporcato e violato da un incubo angosciante e pressante. Uno di quegli incubi che non vive solo nell’immaginario onirico bensì nella vita quotidiana, tra le mura domestiche. Nora avvierà così il suo percorso di trasformazione e crescita, scoprendo cosa voglia dire, realmente, vivere e amare, in una Sicilia da cartolina in bianco e nero che proietta i suoi chiaroscuri di omertoso silenzio a barlumi di apertura e cambiamento...

Brian Stupek supera se stesso in questo romanzo. “Il sospiro del soldato” porterà il lettore ad immedesimarsi così tanto nel protagonista a punto tale che si troverà proiettato nel romanzo pensando di viverlo in prima persona. Il protagonista si troverà ad affrontare scelte difficili districandosi tra amore, guerra e scelte personali che porteranno ad un finale mozzafiato che svela verità nascoste inimmaginabili.

Ci capita spesso di camminare per strada ed incontrare molte persone che ignoriamo, non notiamo nulla. Ognuno di loro ha la sua storia, i loro perché! Se le osserviamo meglio potremmo scoprire dal loro modo di vestire e dal loro atteggiarsi magari il lavoro svolto, ma riusciremmo ad intravedere i traumi subiti durante la loro vita? Non possiamo controllare il nostro subconscio, in esso vanno a finire sogni, gli scarti della memoria o comunque le esperienze passate e le trasformiamo in un principio generale da seguire. A volte ci costruiamo una facciata, un modo di essere che non ci appartiene, forse perché abbiamo paura di essere feriti. Ma sapremmo mai superare i nostri traumi?

La poesia a volte è segno di maturità e di grande sviluppo delle personalità; perché l’indagine sulla realtà, nei duplici aspetti di passato e futuro trova il “presente attivo” nel verso, che come perno immobile lascia che le menti e i cuori degli autori girino in lungo e largo e che lo facciano con piena presenza di sé. Così la vita di Valentina Scroppo diviene ancora più solida nella certezza dei ricordi fissati per versi. Una silloge, questa, che dona il giusto ritmo e il giusto rigore a chi ha voluto gettare il cuore innanzi pur volendo ritirare le reti di questo, ricche dei frutti del vissuto.