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Donzelli

Il gioco d'azzardo, lo Stato e le mafie

Il gioco d'azzardo, lo Stato e le mafie

ROCCO SCIARRONE, Federico Esposito, Lorenzo Picarella

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 256

Una posta di oltre centotrenta miliardi di euro all’anno: tanto vale il mercato italiano dei giochi d’azzardo, tra i più estesi e in crescita a livello mondiale. Il suo sviluppo è dovuto soprattutto alla progressiva espansione dell’offerta di giochi negli ultimi trent’anni, favorita da scelte politiche orientate a incrementare il prelievo fiscale a beneficio del bilancio dello Stato. Una liberalizzazione che ha inoltre prodotto ingenti profitti a vantaggio delle imprese concessionarie a cui è delegata la gestione del settore. Il mercato dell’azzardo genera rilevanti esternalità negative. Oltre ai problemi connessi al gioco patologico e quindi ai conseguenti costi sociosanitari da sostenere, emerge la sua vulnerabilità rispetto alla criminalità organizzata. Su questi aspetti critici si registra un dibattito pubblico e politico fortemente polarizzato, che assume spesso la forma di una contrapposizione tra proibizionisti e antiproibizionisti. In realtà, la questione della permeabilità criminale – proprio come quella relativa alla salute pubblica – solleva problemi riconducibili agli assetti istituzionali del comparto. Costruito a partire dai risultati di una vasta ricerca empirica, questo libro approfondisce i processi di regolazione del mercato dei giochi d’azzardo, analizzando in particolare il ruolo esercitato dalle mafie. L’indagine è basata su una duplice prospettiva: una orientata a capire come funziona concretamente il settore, ricostruendo le filiere di mercato e gli interessi economici in campo; l’altra focalizzata sulle strategie dei gruppi mafiosi, con riferimento sia al gioco su rete fisica sia al gioco online, in grande espansione negli ultimi anni. Rifuggendo da una prospettiva «mafiocentrica», incentrata cioè esclusivamente sull’attore criminale, lo studio mette in evidenza la porosità della dicotomia legale-illegale che sembra contraddistinguere il mercato dell’azzardo, contribuendo a una più precisa conoscenza del rapporto tra gioco e fenomeni mafiosi per offrire proposte di policy per il dibattito pubblico in corso.
27,00
Lento pede. Vivere nell'Italia estrema

Lento pede. Vivere nell'Italia estrema

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 244

È ancora possibile vivere nelle aree demograficamente rarefatte, con pochi bambini, sempre meno donne in età fertile, lavoro introvabile, tanti anziani e con una dotazione di servizi pubblici in contrazione? Si può abitare in comunità ormai rinsecchite, in paesi sempre più ostili al benvivere, nell’Italia fuori Italia, dove i diritti della Costituzione sono calpestati quotidianamente? Un’ampia ricerca empirica nella Calabria interna – l’estremo dell’Italia estrema – testimonia che in questi luoghi si continua ad abitare, a fare progetti, a manifestare bisogni, a sognare. C’è ancora vita. Ci sono famiglie con figli piccoli che hanno deciso di restare. Tanti giovani che hanno scelto di continuare a risiedervi e tanti altri che resterebbero se si creassero le condizioni per fermarsi. E soprattutto ci sono anziani, il più delle volte soli, che restano perché da sempre radicati in quelle terre e che mantengono vive relazioni sociali di prossimità e minute economie. Si può aspirare a un futuro diverso da quello contratto e cupo delle tendenze demografiche e dell’indifferenza istituzionale, se si rovesciano i vincoli in opportunità: la rarefazione demografica come alternativa alla congestione urbana; la lentezza come guadagno di tempo per abitare lo spazio; le pluriclassi per mettere a punto nuovi metodi didattici; la distanza dai poli di servizi per sviluppare forme di mobilità e accessibilità diverse, diagnostica innovativa e cure mediche adeguate. Serve uno sguardo partigiano per riconoscere i cittadini che hanno scelto di restare, la loro voglia di continuare a vivere in contesti appartati, diversamente appaganti. Serve dare potere decisionale e assicurare la rappresentanza politica ai residenti. Serve il coraggio delle sperimentazioni per porre domande alla società intera, perché sostenere la qualificazione della vita in aree rarefatte significa anche rendere meno fragile la ricchezza nelle aree dense. Servono politiche dal basso e dall’alto per far diventare strategie, progetti, azioni le visioni di futuro che – come gli acini dell’uva puttanella – maturano anche in questi luoghi.
19,00
La nudità di Beatrice. Dante, Giotto, Ambrogio Lorenzetti e l'iconografia della Carità

La nudità di Beatrice. Dante, Giotto, Ambrogio Lorenzetti e l'iconografia della Carità

Donato Pirovano

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 224

Una figura di pura luce, il corpo coperto da un velo sottile che ne lascia intravedere le forme, in mano un cuore rosso, che arde dentro una fiamma. Sotto il panno leggero, la donna è nuda. È l’icona della Carità, l’amore cristiano, nella nuova rappresentazione che di essa si afferma nell’arco del Trecento grazie ad artisti come Giotto e Ambrogio Lorenzetti. Ma qual è l’origine di questa iconografia? Chi c’è dietro a questa donna, sensuale e insieme spirituale, che incarna la più importante virtù teologale? Nella filigrana di questa immagine – sostiene Donato Pirovano nel volume – è possibile intravedere la Beatrice dantesca nella forma in cui appare in sogno al poeta nell’enigmatico sonetto che apre la Vita nuova. In quella sede, la donna compare tra le braccia di Amore, che le offre in pasto il cuore di Dante, per poi allontanarsi in lacrime. Donando questo cuore alla «donna de la salute», Amore affida a Beatrice la vita di Dante perché la trasformi, sublimando la sua passione affinché non venga mai meno. In questo rito onirico, Beatrice incarna ciò che sarà nella poesia di Dante da quel momento in poi: l’icona vivente della Caritas, quell’amore disinteressato che viene dal cielo e al cielo ritorna. Toglierle il velo e ammirare la sua nudità significa, allora, contemplare la bellezza di un amore salvifico, puro ed eterno. In un ragionamento serrato tra parole e immagini, Pirovano conduce il lettore alla scoperta dei legami obliqui tra arte e letteratura, rintracciando nell’episodio dantesco la fonte primaria capace, con la sua potente forza drammatica, di generare e alimentare un’iconografia che godrà di lì a poco di uno straordinario successo.
33,00
Le tre culture del Medioevo. Dotta, popolare, orale

Le tre culture del Medioevo. Dotta, popolare, orale

Massimo Oldoni

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 160

«La tradizione orale e la tradizione popolare sono come torrenti, e quell’acqua, che finisce nell’alto mare della cultura scritta, è un’inarrestabile sorgente di continuo rinnovamento. E, come ogni acqua, corre il rischio di essere inquinata: discariche orali e popolari, spesso luride, intenzionali e malevole, finiscono nella tradizione dei testi. Eppure questo non impedisce un’incessante evoluzione delle società dove donne e uomini esprimono sempre più forte il loro punto di vista e la loro partecipazione ai fatti con quell’“Io c’ero, io ho visto e ho raccontato…” che sta alla base di ogni processo comunicativo non soltanto del Medioevo». Questo libro cerca di capire che cosa rappresenti la cultura nella società medievale, individuata nei differenti settori sociali di consumo, dai più alti e colti ai più popolari e umili. Certo, la letteratura, cultura scritta, non è mai una sola e, forse, nemmeno è sempre letteratura: perché, prima di arrivare a un testo che qualcuno scrive, sono molte le fasi attraverso le quali quello che diventerà un testo sarà passato di voce in voce, di ambiente in ambiente. E nel continuo passaggio molti elementi possono modificare la storia di qualcosa o di qualcuno: per questo le cose non sono mai come sembrano, e anche per la cultura è così. Molte storie non sono mai state scritte, ma egualmente grande è stata la loro diffusione grazie alla memoria, alle favole raccontate, ai si-dice e agli amarcord di tanti anonimi. E sempre c’è stato un pubblico che ha ascoltato tutto questo e lo ha ritrasmesso, a voce e poi scrivendo: come se, prima di un testo scritto, esista sempre un testo orale, e prima di un testo cólto esista sempre un testo popolare. L’Europa del Medioevo è il grande scenario dove passano gli attori, noti o anonimi, di questo romanzo delle tre culture che raccontano storie vere. Personaggi illustri e anonimi, donne, bambini e vecchi, comparse e protagonisti, potenti e poveri disgraziati, umili e superbi, noiosi eruditi e divertenti creativi, angeli e demoni animano i capitoli, e non soltanto sullo sfondo si stagliano profili di città, abbazie, castelli e boschi che nascondono botole e agguati, pericoli e fragili certezze. I colori e le voci dell’Età di Mezzo emergono da un mare di lingue e di risonanze, di compunte preghiere e inarcate maledizioni. Nella vita, come nel Medioevo, niente è come sembra: in un continuo labirinto di direzioni sbagliate e vie giuste da trovare si muovono le tre culture: dotta, popolare e orale; si muovono fra tranelli e apparenze, generazioni e intelligenze. Un brulicare indimenticabile di certezze e di smarrimenti che riferisce come la cultura stia alla base di ogni cambiamento e ne tracci tutte le direzioni possibili.
16,00
Variazioni su un tema dato

Variazioni su un tema dato

Ana Blandiana

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 256

(...) Mentre il miracolo è proprio la separazione, l'istante in cui la polpa viva della parola si stacca dalle ossa bianche, rinsecchite del significato, e scopriamo che lo spirito ci ha sempre uniti molto più del sangue. L'idea di conseguire efficacia lirica attraverso un linguaggio di estrema economia si riconferma nel più recente volume di versi di Ana Blandiana, pubblicato in Romania nel 2018. Vengono qui evocati gli effetti perturbanti della perdita e della separazione dalla persona amata, in un quadro che vede un continuo intrecciarsi di concretezza ed irrealtà, nel quale il gesto, quasi si trattasse di una sublime cerimonia, acquista un'aura simbolica accompagnata da numerosi riferimenti culturali. Di fatto, la separazione si dimostra impossibile: essa si è prodotta solo in apparenza, priva di effetti sull'intimità spirituale, il passaggio su questa terra essendo come un abito che si può dismettere o scambiare (Sapevo che è soltanto un abito). Chiarita fin da subito l'inseparabilità, resta da definire il nuovo genere di legame, che oscilla di continuo fra un'apparente luminescenza e la sensazione di un'ombra inattingibile, pur nell'aspirazione a riscoprire ancora un nesso palpabile… Perché il legame possa sussistere occorre che esso superi la materialità, dal momento che "lo spirito ci ha sempre uniti / molto più del sangue" (Come tra spirito e corpo). Lo spazio dell'aldilà, misterioso in sé, offre insicurezze riferite al valore del tempo, amplificando in tal modo l'ansia che suggeriscono i componimenti egizi dell'Antico Regno o al pari i lamenti profferiti da Gilgameš. Gioia e sentimento tragico attraversano immutabili la storia: "Cosa è l'amore, se non l'impossibilità che siano separate due creature che non hanno deciso loro di stare assieme? […] E cosa è l'amore se non la legge universale di abolizione delle frontiere?" (Cosa è l'amore)."
16,00
Le rievocazioni storiche. Feste civiche e cultura popolare in Toscana

Le rievocazioni storiche. Feste civiche e cultura popolare in Toscana

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 320

Le rievocazioni storiche negli ultimi decenni hanno riscosso un successo crescente in Italia come in altri paesi d’Europa e del mondo. Le radici affondano nell’antica tradizione delle feste storiche urbane, incentrate su competizioni legate alla suddivisione del territorio in contrade (il modello più noto è il Palio di Siena), ma a partire dalla fine del Novecento si è innestato un elemento di novità: il modello americano e nordeuropeo dell’historical reenactment o del «passato vivente», imperniato sulla messa in scena di battaglie e altri eventi storici, realizzata con il massimo grado di accuratezza sia nella ricostruzione sia nell’immedesimazione da parte degli attori. Frutto di una ricerca multidisciplinare (antropologica, storica, geografica), il volume affronta vari aspetti di questo fenomeno e delle interazioni che si creano con le feste più tradizionali. Dal Palio di Siena al calcio storico fiorentino, dal carnevale medievale di San Casciano fino alle rievocazioni della seconda guerra mondiale, in queste manifestazioni si colgono gli aspetti cruciali dei reenactment studies: la rappresentazione della memoria storica, la costruzione delle identità locali nel mondo globalizzato, i processi di patrimonializzazione della cultura intangibile, il cosplaying e i giochi di ruolo, l’influenza dello sguardo turistico nella riconfigurazione degli spazi urbani. Il contesto toscano, da questo punto di vista, emerge come particolarmente significativo: basti pensare che quasi ogni comune ha una propria rievocazione, non solo di eventi medievali e rinascimentali ma anche moderni e contemporanei. Collegando il caso della Toscana ai dibattiti internazionali sull’argomento, in queste pagine si delinea una nuova proposta conoscitiva rivolta tanto agli studiosi di scienze umane e sociali quanto agli appassionati di rievocazioni e ai cultori di public history.
30,00
La governance globale. Appunti per il XXI secolo

La governance globale. Appunti per il XXI secolo

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 352

Nessun periodo storico ha conosciuto tante organizzazioni internazionali come quello che stiamo vivendo, eppure il sistema della governance globale sembra vacillare. Lo scopo per il quale tali organismi sono nati, a cominciare dall’Onu, era quello di gestire in modo pacifico e vantaggioso le tensioni tra gli Stati, dando vita a un sistema multilaterale in grado di costruire, nel tempo, un ordine giuridico internazionale da tutti riconosciuto e applicato. Oggi questo paradigma viene pesantemente messo in discussione. Il mito della globalizzazione, in crisi già dal 2008, è contraddetto nel suo teorema fondamentale, quello del primato della geoeconomia sulla geopolitica, della massimizzazione dei commerci come presupposto per la minimizzazione dei conflitti. Siamo davanti a un ritorno della politica internazionale come pura politica di potenza. Una politica che non chiede di essere legittimata in quanto agente di attuazione e restaurazione di un ordine internazionale violato, ma come instaurazione di un ordine nuovo. A oggi non è possibile dire se gli anni che verranno saranno quelli di un ritorno del multilateralismo, vale a dire di un sistema di relazioni internazionali basato sul diritto, oppure di una definitiva affermazione del multipolarismo, fondato sul principio di potenza, con la conseguente creazione di sfere di influenza. Certamente le crisi che stiamo vivendo impongono di ragionare in modo nuovo: ci dirigiamo verso una terra incognita e insicura. Ecco allora l’importanza di avere a disposizione elementi di analisi e orientamento che consentano di tracciare un percorso di riforme possibili per assicurare prosperità, pace e stabilità al mondo del XXI secolo. Prefazione di Piero Fassino.
30,00
Tistù e i pollici verdi

Tistù e i pollici verdi

Maurice Druon

Libro: Libro rilegato

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 128

A Tistù non manca proprio nulla per essere felice: vive nella Casa-che-brilla, la più grande e bella della città di Miralà, e ha un parco, una serra e un pony tutti per sé. I grandi però dicono che Tistù si pone troppe domande; ma forse sono loro che non hanno mai le risposte. Per esempio il Signor Bombardino, che per spiegargli come funziona il mondo lo accompagna a visitare la città e la grande fabbrica – quella di cannoni, che tutti si aspettano sarà Tistù a dirigere un giorno, così come il papà e il nonno prima di lui. Per fortuna che c’è Mustacchio, il giardiniere tutto baffi e poche parole, che una mattina scopre il vero talento di Tistù: ovunque posa i pollici spuntano piante e fiori d’ogni specie. Aggirandosi per Miralà, Tistù si accorge che petali, foglie, alberi e rampicanti hanno il potere di seminare felicità là dove i suoi occhi limpidi vedono solo tristezza, solitudine e miseria: nella prigione, all’ospedale, nella baraccopoli. «Ho scoperto che i fiori tengono alla larga il male» confida un giorno all’orecchio del suo pony. La bellezza dunque può davvero salvare il mondo e Tistù riesce persino a fermare una guerra! E spargerà i suoi semi di gioia tra le dita dei lettori, con la complicità di Lucia Scuderi, le cui illustrazioni fanno di questo libro un piccolo album di botanica. Ma quello dei pollici verdi non resterà l’unico segreto di Tistù... Età di lettura: da 5 anni.
19,00
Espulso per tradimento. Storia di un detenuto comunista che chiese la grazia al duce

Espulso per tradimento. Storia di un detenuto comunista che chiese la grazia al duce

Aldo Agosti, Marina Cassi

Libro: Libro rilegato

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 144

Cesare Cassi, un giovane comunista torinese, dirigente del partito clandestino, viene arrestato dalla polizia per attività sovversive. L’anno dopo, il Tribunale speciale fascista lo condannerà a quindici anni di reclusione, con l’accusa pesantissima di aver contribuito alla riorganizzazione del Partito comunista. Entrato in carcere, prima a Milano, poi a Volterra e infine a Spoleto, sconterà sette anni di prigione, esattamente nello stesso periodo di Antonio Gramsci, e come lui vivrà una dolorosa «trasformazione molecolare» che, nel suo caso, lo porterà alla sofferta decisione di chiedere la grazia. Una scelta di questo tipo, per il Partito comunista allora clandestino, equivaleva a un tradimento: chi faceva domanda di grazia era considerato alla stregua di una spia o un provocatore, indipendentemente dal grado di coinvolgimento prima avuto nella causa, e veniva espulso dal partito. Chiedere clemenza al regime voleva dire fare tabula rasa del passato e al tempo stesso varcare una barriera verso un futuro di solitudine politica irreversibile. E così sarà: il comunista duro e puro considerato dai suoi giudici «fanatico e pervaso dalle più accese teorie sovversive» non tornerà mai più alla vita politica. Una coltre d’oblio si stenderà sulla sua storia di militante fino a farla scomparire. La vicenda di Cassi, raccontata attraverso le 278 lettere che scrisse alla famiglia negli anni del carcere, consente di affrontare l’inedito nodo dei detenuti politici che sotto il fascismo decisero di chiedere la grazia (e spesso la ottennero), un fenomeno non insignificante a livello quantitativo, ma quasi ignorato dalla storiografia. Nel racconto di Cesare, il carcere fascista appare drammaticamente non solo come la palestra di formazione di quadri del Pci in cui lo hanno monumentalizzato la memorialistica anti fascista e la stessa storiografia, ma un luogo di oppressione e di umiliante svilimento dell’individuo. La storia della vita spezzata in due di Cesare Cassi mette a nudo in maniera esemplare le problematiche esistenziali del rapporto tra pubblico e privato, tra sentimenti e bisogni, tra ideologia e vita. E per questo merita di essere conosciuta.
18,00
Alla scoperta dell'invisibile. L'incredibile storia di Alexander von Humboldt

Alla scoperta dell'invisibile. L'incredibile storia di Alexander von Humboldt

Volker Mehnert

Libro: Libro rilegato

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 112

«È stato grazie ai diari di viaggio e alle scoperte di Alexander von Humboldt se a 22 anni ho deciso di imbarcarmi come naturalista sul Beagle» – parola di Charles Darwin. E tu conosci la storia del giovane esploratore e scienziato tedesco che ha ispirato il grande Darwin? Spinto da un’irrefrenabile curiosità, Alexander von Humboldt ha solcato gli oceani, esplorato la foresta pluviale sudamericana, navigato su fiumi sconosciuti, scalato vulcani e attraversato la steppa siberiana. E, come se non bastasse, nel corso di queste avventure in giro per il mondo raccoglieva esemplari di piante, insetti, rocce e ogni piccola cosa utile a capire quella che lui chiamava la “rete della vita”, perché già due secoli fa aveva intuito che in natura tutto è connesso e ogni nostra azione può avere effetti sulla Terra e sul clima. Nell’Ottocento i racconti di viaggio di questo pioniere dell’ambientalismo hanno ispirato un’intera generazione di famosi scienziati e scrittori, tra cui Darwin e Goethe, e nei salotti europei si parlava solo del giovane barone von Humboldt e delle sue spedizioni: perfino l’imperatore Napoleone era geloso della sua fama! Ma prima di compiere tutte queste imprese e di diventare una celebrità, Humboldt era stato un ragazzino curioso, che amava stare in mezzo alla natura e aveva sempre le tasche piene di piccole scoperte, rocce, legnetti, lucertole e ogni genere di insetto… E dunque è tempo di partire anche noi sulle orme del giovane Alexander, per imparare dalle sue avventure a capire meglio il nostro pianeta e i cambiamenti che sono sotto i nostri occhi. Età di lettura: da 8 anni.
25,00
Il mito del grande complotto. Gli americani, la mafia e lo sbarco in Sicilia del 1943

Il mito del grande complotto. Gli americani, la mafia e lo sbarco in Sicilia del 1943

Salvatore Lupo

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 208

«Il Grande complotto è un mito, non una mera falsificazione. In quanto mito, rielaborò materiali reali, rispondendo alla necessità di spiegare ribaltamenti improvvisi, imprevedibili sviluppi della grande storia. Nacque in tempo di guerra, per poi prendere forma nel dopoguerra…». Sono passati esattamente ottant’anni dalla mattina del 10 luglio del 1943 in cui i soldati di stanza in Sicilia, pochi in numero e male armati, videro riempirsi l’orizzonte delle navi delle truppe anglo-americane, pronte a sbarcare sul suolo italiano, imponendo una svolta radicale al conflitto mondiale. Cosa successe veramente in quelle ore, e cosa avvenne prima e dopo lo sbarco in Sicilia? E, soprattutto, quale fu il reale ruolo della mafia in questa vicenda? A riflettere su questo nodo ancora irrisolto è Salvatore Lupo, che alla storia della mafia e allo studio dell’Italia fascista ha dedicato il cuore della sua decennale ricerca. In questo suo ultimo, folgorante libro, Lupo parte dalla ricostruzione dello sbarco in Sicilia per ragionare più compiutamente sul modo in cui gli Stati Uniti si rapportarono all’una e all’altra mafia, quella americana e quella siciliana, in un momento che per eccellenza usiamo definire di grande storia, la seconda guerra mondiale. L’autore sgombra subito il campo da una narrazione che ha riscosso un permanente (e crescente) successo presso il pubblico, una ricostruzione fortunatissima, ma poco convincente. Non è vero – sostiene Lupo – che nel luglio del ’43, con l’operazione Husky, le armate americane si siano presentate sulle coste siciliane forti di un preventivo accordo con la mafia, e abbiano per questo facilmente trionfato sui loro nemici. L’idea del Grande complotto risulta del tutto infondata, sebbene sia innegabile che l’America in armi fu indotta dalla situazione di emergenza ad assumere un atteggiamento tollerante nei confronti delle due mafie, sia nella fase precedente sia in quella successiva all’operazione Husky. Il libro ricostruisce le vicende – spesso intricate – che si consumarono sul suolo americano, mettendo in luce le ragioni per cui nel ’42 i servizi segreti della marina statunitense interpellarono Lucky Luciano, il grande capo della mafia italo-americana, e quale fu il carattere effettivo, quali gli scopi di questa «collaborazione». Si sofferma inoltre su quanto accadde poi in Sicilia, laddove le componenti americane dell’Allied Military Government (AMG), nonché i servizi di sicurezza statunitensi, si confrontarono con i gruppi mafiosi isolani e col movimento separatista che in quella particolare fase li rappresentava politicamente. L’intero percorso è ricomposto sulla scorta della più solida documentazione, archivistica e non. Quello che emerge è un quadro in cui il lettore trova poca leggenda, e molta storia.
16,00
L'estate di Garmann

L'estate di Garmann

Stian Hole

Libro: Libro rilegato

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 44

È l’ultimo giorno delle vacanze estive. Le vecchie zie sono venute in visita e nell’aria c’è già l’autunno. I denti di Garmann non si muovono. Lui se li è toccati ogni giorno per tutta l’estate, ma ormai è una questione urgente. La scuola comincia domani. Garmann ha paura. Ma anche i grandi ce l’hanno, ognuno la sua... "L’estate di Garmann" è il primo di una serie di libri dedicati da Stian Hole al lentigginoso biondino alle prese con la scoperta del mondo. L’estate di queste pagine sorprendenti è quella che precede l’inizio della scuola elementare, ecco perché Garmann ha tanta, ma proprio tanta paura. E l’unico modo di tenerla a bada è di scoprire se ce l’hanno anche gli altri – per esempio le tre scanzonate e attempatissime ziette che trascorrono l’estate in casa sua; oppure la mamma, provetta giardiniera; o il papà, giramondo maestro d’orchestra. E la risposta è Sì! Anche loro, i grandi, hanno un sacco di paura – chi di non riuscire più a camminare, chi di perdere la dentiera, chi di morire, e chi di allontanarsi da lui... Insomma, quando l’estate finisce e le ziette tornano in città, Garmann è pronto: la sua paura s’è fatta coraggio e l’indomani la mamma lo accompagnerà alla fermata dello scuolabus. Una storia che scopre le affinità tra le tante età della vita, con un tocco che mescola humour, poesia e tenerezza. Età di lettura: da 6 anni.
20,00

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