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Effigie

27,00 25,65

Nell'entusiasmo di non sapere

Antonio Pibiri

Libro

editore: Effigie

anno edizione: 2023

pagine: 64

12,00 11,40

Il transito degli ingegni

Ivan F. Piccioni

Libro

editore: Effigie

anno edizione: 2023

pagine: 90

15,00 14,25

Milhous

Aldo Colonna

Libro

editore: Effigie

anno edizione: 2023

pagine: 68

15,00 14,25

Zucchero

Matteo Carminati

Libro

editore: Effigie

anno edizione: 2023

pagine: 108

20,00 19,00

Il ciarlatano

Arturo Frizzi

Libro: Copertina morbida

editore: Effigie

anno edizione: 2023

pagine: 378

Il "Ciarlatano" di Arturo Frizzi - un vero e proprio "classico" della letteratura furfantesca - mette a referto una vita del tutto estranea alle più consolidate forme di produzione di reddito. L'autore è infatti un ambulante e imbonitore mantovano che del mondo dei furbi e dei dritti è parte integrante: un mondo "parassitario" accomunato da una lingua (il gergo) e da una radicata visione "altra" della vita. Sono pagine in cui Frizzi rendiconti da primattore la cultura dei vagabondi e dei furfanti: quel sistema di valori alternativo, quando non antagonista, al mondo contadino e urbano-industriale popolato per lo più da gagi, cioe dagli altri, i polli da spennare «con l'arte e con l'inganno...» Ne rileva a modo suo il testimone Adriano Callegari, l'ultimo cantastorie padano, altro "figlio della piazza" di cui questo libro raccoglie l'incredibile storia.
24,00 22,80

Antigone a Scampia

Antigone a Scampia

Serena Gaudino

Libro: Copertina morbida

editore: Effigie

anno edizione: 2022

pagine: 162

A metà degli anni Trenta, per promuovere l'emancipazione delle masse popolari, Simone Weil aveva raccontato i miti greci agli operai e alle operaie di una fonderia francese. Seguendo il suo esempio a Scampia, tra il 2008 e il 2009, cinquanta donne si sono riunite una volta al mese per ascoltare la storia di Antigone. E poi, scoprendo quanto quella vicenda fosse vicina alla loro, hanno iniziato a raccontarsi le loro storie e a riflettere sulla condizione di emarginazione e sottomissione in cui vivono. Ne è nato un libro, in cui l'alternanza tra il mito e la realtà racconta questo difficile quartiere della periferia napoletana da una prospettiva diversa, completamente nuova. Un quartiere che solo oggi, dopo trent'anni di degrado e abbandono, comincia a risollevarsi. Grazie soprattutto ai suoi cittadini, che finalmente hanno iniziato a prendersene cura.
15,00

La dama in rosso

Mino Milani

Libro: Copertina morbida

editore: Effigie

anno edizione: 2022

pagine: 82

20,00 19,00

La ragazza Melampo e altri racconti

Elena Soprano

Libro: Libro in brossura

editore: Effigie

anno edizione: 2022

pagine: 154

«Escono e rientrano dalle auto. E non per scambiarsi figurine. Tutto chiaro. Sono la ragazza di guardia in un posto per scambisti, sono una Ragazza Melampo». Dopo La maschera - il suo romanzo d'esordio, tradotto in cinque Paesi - e dopo La signora ermellino (che più d'un critico ha avvicinato a La storia di Elsa Morante), Elena Soprano torna con undici esilaranti racconti su donne che alla stabilità affettiva hanno preferito la vita da single. Sono situazioni a volte comiche - come in Filomena, la donna napoletana con la compulsione a controllare la spazzatura differenziata del condominio che fa una corte serrata al ragazzo egiziano delle pulizie - a volte più intense, vedesi Media Vita in cui Linda, cantante in un coro, si ritrova a vivere l'analogia tra il canone a sei parti di cui sa solo l'incipit e il suo modo di vivere le relazioni che non riescono a spingersi oltre la fascina-zione dell'inizio. Situazioni che danno vita a piccoli quadri dove la semplice quotidianità ritrova valore declinandosi nella ricchezza di mondi interiori, a volte semplici a volte più complessi. La ragazza Melampo è un affondo nella caleidoscopica realtà femminile, cui si contrappongono le contraddizioni e le fragilità, troppo spesso censurate, di uno sfuggente universo maschile.
19,00 18,05

Trentanove transpoesie. Ediz. italiana e ungherese

Endre Szkárosi

Libro: Libro in brossura

editore: Effigie

anno edizione: 2022

pagine: 108

La poesia di Szkárosi apre le finestre su un mondo altro, dove il linguaggio la fa da padrone. Sgorga da una spontanea autenticità, nondimeno da autori ungheresi come Ady e Petofi József, dalle opere moderniste di Rimbaud; da Apollinaire, dadaisti e surrealisti, ma anche da canzoni popolari e modi di dire che, nella transpoesia, tornano con energia trasfigurati dal poeta che definisce l'arte poetica come fondata da "spazio, materia e movimento".
15,00 14,25

Sesamo e sale. Testi originali a fronte

Rufin Doh, Betty Gilmore, Ana Maria Pedroso Guerrero, Salih Selimovic, Antje Stehn

Libro: Libro in brossura

editore: Effigie

anno edizione: 2022

pagine: 83

Tutte le lingue mutano nel tempo, si lasciano sedurre da neologismi al contatto con altre lingue, popoli, nuove scoperte tecnologiche, scientifiche, ecc. Le poetesse e i poeti Betty Gilmore, Antje Stehn, Ana María Pedroso Guerrero e Rufin Doh Zeyenouin, Salih Selimovié, autori di questa antologia di poesie, sono ugualmente attori, cantori, pittori. Parlano le lingue dei rispettivi Paesi: Stati Uniti, Germania, Cuba, Costa d'Avorio, Bosnia. Vivono in Italia da tanti anni, comunicano reciprocamente in italiano, lingua d'adozione, nella quale hanno declamato brani, recitato sceneggiature, pubblicato poesie, racconti, si sono esibiti in performance artistiche, dando un eccellente tributo alla lingua di Dante.
14,00 13,30

L'uragano Cefis

Fabrizio De Masi

Libro: Libro in brossura

editore: Effigie

anno edizione: 2022

pagine: 403

Dato alle stampe nel 1975,""L'uragano" Cefis" è un libro unico per davvero. Se ne conserva infatti una sola copia, quella che nel marzo 2010 il chiacchierato senatore-bibliofilo Marcello Dell'Utri espose tra i pezzi di pregio alla Mostra del libro antico di Milano. Da allora "L'uragano" ha preso a circolare in fotocopia a mo' di samizdàt, e si spiega: il libro contiene informazioni esatte, dunque pericolose, sulla sfacciata intraprendenza a fini personali di Eugenio Cefis, presidente dell'Ente nazionale idrocarburi (Eni) e poi della Montedison. "L'uragano" si sofferma sul brulicante arcipelago di società private che, per tramite di prestanome, fanno tutte capo a Cefis: società immobiliari, petrolifere, metanifere, finanziarie, del legno, della plastica, della pubblicità, televisive, ecc. affidate a uomini di fiducia del presidente di Eni e di Montedison; e che, con Eni e poi con Monte-dison, sono a volte indebitamente in affari, altre volte in concorrenza. Era l'epoca di bassa marea morale, per dirla con Calvino, in cui l'hanno vinta i peggiori. Ne emerge la foto di gruppo di una borghesia parassitaria, incline all'affarismo e socialmente noncurante: la borghesia più ignorante d'Europa, direbbe Pasolini. Di questa borghesia traffichina Eugenio Cefis parrebbe il paradigma, «la storia mediocre di un uomo mediocre...» scrive Fabrizio De Masi (un nome di comodo), ma dal suo libro traspare semmai la storia di un uomo che — tornando a Pasolini (e a Dostoevskij) —ha conosciuto «la grandezza sia dell'integrazione che del delitto»: la metamorfosi di un "eroe diabolico" metà guardia e metà ladro, la storia di una vita legata a filo doppio ai tanti, troppi intrallazzi e misteri che hanno attraversato e attraversano questo nostro Paese. Non è tutto. Nel suo ampio saggio conclusivo Giovanni Giovannetti rende conto di ciò che l'autore di "L'uragano Cefis" ha inteso tacere, raccordando l'inchiesta di De Masi alla biografia politica e morale dell'onorato presidente": Eugenio Cefis, quel giovane sottotenente fucilatore di partigiani e antifascisti poi diventato lui stesso partigiano e antifascista, nome di battaglia Alberto, uno tra i più preparati comandanti militari della Resistenza di area cattolico-monarchica. Dopo la Liberazione, eccolo prima all'Agip e poi all'Eni accanto a Enrico Mattei, il presidente dell'Ente petrolifero di Stato ucciso il 27 ottobre 1962 (una morte che vedrebbe Cefis coinvolto). A Mattei subentrerà proprio l'ex partigiano Alberto, chiamato a perseguire politiche industriali non sempre volte al pubblico interesse e a prefigurare mutamenti istituzionali in aperto contrasto con la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Fosse dipeso da lui oggi l'Italia sarebbe una Repubblica presidenziale, più autoritaria che autorevole, guidata dall'"uomo forte" o dal tecnocrate di turno. Introduzioni di Giovanni Giovannetti e Pier Crescenzi.
29,00 27,55

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