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Elèuthera

Gridare, fare, pensare mondi nuovi

Gridare, fare, pensare mondi nuovi

Marco Calabria

Libro

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 176

16,00

In difesa della natura selvaggia

Marco Sioli

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 160

In questo viaggio attraverso l’America e i suoi più iconici parchi nazionali, come Yosemite, Yellowstone o Grand Canyon, Sioli si muove sulle tracce di quattro «padri fondatori» dell’ambientalismo americano: Thoreau, Olmsted, Muir e Leopold. Portatori di un’etica costruita sul biocentrismo e critica verso il prevalente antropocentrismo, questi quattro giganti si sono battuti in tempi e modi diversi per la difesa della natura selvaggia intesa come spazio di libertà per umani e non umani. Un pensiero potente che ha influenzato l’ambientalismo mondiale, grazie anche a organizzazioni come il Sierra Club, fondato da Muir nel 1892, che nel tempo hanno dato vita a gruppi d’azione diretta come Earth First! o Greenpeace. Ed è indubbiamente dalla loro visione della natura come ecosistema, e non come risorsa da sfruttare e commercializzare, che si è arrivati a concezioni ancora più radicali come l’ecoanarchismo di Edward Abbey o l’ecologia sociale di Murray Bookchin. Tutti approcci rivoluzionari che hanno rimesso in discussione la relazione tra l’ambiente e le persone che lo attraversano, e che ci invitano a impegnarci – senza riserve – in difesa della natura selvaggia.
16,00 15,20

La rivoluzione? Non c’è mai stata

Catherine Malabou

Libro

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 232

«La proprietà è il furto!» afferma Proudhon a pochi decenni dagli eventi rivoluzionari. Ma questa icastica affermazione è ampiamente travisata dai suoi contemporanei, a partire da Marx e dalla sua interpretazione economicista della storia. Il furto è infatti soprattutto un furto di memoria e di senso che cancella – occultandola sotto la retorica egualitaria – la nascita della proprietà privata e delle sue nuove tipologie di esclusi: quei proletari (all’interno) o quei colonizzati (all’esterno) che sono solo la versione moderna degli esclusi dell’Ancien Régime (i servi, ma non solo). In definitiva, il 1789 ha sì abolito i privilegi feudali, ma non la condizione servile, reintroducendo un sistema iniquo di distribuzione della ricchezza che ha vanificato una cruciale rivendicazione plebea: la fine delle disuguaglianze. E questo oblio sull’effettivo statuto del regime proprietario e delle dinamiche di dominio che lo sottendono si è non solo costantemente replicato, ma ha persino impregnato alcune critiche contemporanee della proprietà come la teoria dei beni comuni o gli stessi approcci decoloniali.
20,00 19,00

Architetture del noi

Raul Pantaleo

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 136

A partire dalla storia di un progetto collettivo, lo studio di architettura TAMassociati, e dalle esperienze sul campo con Emergency, Pantaleo delinea un’intuizione centrale per l’architettura nell’epoca dell’Antropocene: la contemporaneità richiede un modello corale, che esplori un approccio progettuale cooperativo incentrato sul noi, abbandonando l’io individualista e autoriale. Di fronte all’apparente inefficacia degli strumenti attuali nell’affrontare una crisi ambientale e sociale che pare irreversibile, la progettazione di spazi condivisi può essere una risposta concreta per la cura del presente e del domani, a condizione di mettere al centro concetti come partecipazione, attivismo, riconciliazione, bellezza e soprattutto dono. Un atto dirompente in grado di sovvertire l’imperante logica del profitto. È dunque arrivato il momento che l’architettura dell’io, spettacolare e al servizio del capitale, lasci il posto alle architetture del noi, plurali, collaborative, libertarie, in grado di ricostruire i legami comunitari e dare forma a un abitare più equo. Prefazione di Franco La Cecla. Postfazione di Giuseppe Longhi.
14,00 13,30

Critica della proprietà e dello Stato

Pierre-Joseph Proudhon

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 208

Celebre per le affermazioni icastiche con le quali sintetizzava le sue tesi rivoluzionarie – come «la proprietà è un furto!» – Proudhon è stato il primo pensatore sociale ad attribuirsi la definizione di anarchico nel suo significato positivo e propositivo. E in effetti tutta la sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta l'emersione storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società, in particolare nei rapporti con l'istituzione Stato. Questa scelta antologica propone alcuni brani essenziali della riflessione proudhoniana ripresi da una produzione teorica vastissima e a volte persino contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti – il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale – restituendoci non solo la sua originalità ma anche la forte attualità del suo pensiero decentralista.
17,00 16,15

Relativismo e democrazia

Cornelius Castoriadis

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 144

In questo serrato confronto con alcuni degli esponenti più noti della «Revue du MAUSS» (Mouvement Anti-Utilitariste dans les Sciences Sociales), Castoriadis affronta con grande lungimiranza i tanti problemi posti da una globalizzazione in rapida espansione: la questione dell’universalismo e del relativismo culturale, il ritrarsi dei cittadini dalla sfera pubblica, la fragilità della democrazia e i limiti della rappresentanza, il colonialismo neoliberale, il tragico imporsi del capitalismo come sistema «naturale». Attraverso accordi e disaccordi con i suoi interlocutori, la visione di Castoriadis emerge in tutta la sua radicalità, delineando una rivoluzione democratica in grado di aprire spazi sociali in cui la libertà non è più il privilegio di pochi occidentali ma il patrimonio di un mondo condiviso tutto da immaginare e costruire. Un pensiero pratico di straordinaria attualità.
15,00 14,25

Il disastro urbano e la crisi dell’arte contemporanea

Il disastro urbano e la crisi dell’arte contemporanea

Serge Latouche

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 104

In questa riflessione a tutto campo che riprende le considerazioni su arte e società di molti precursori della decrescita come Baudrillard o Castoriadis, Latouche analizza in parallelo il disastro urbano e l’insignificanza dell’arte, ripercorrendo le tappe di un declino che ha le medesime origini. Con la cosiddetta globalizzazione si è infatti assistito a una esplosione dell’urbano che è andata di pari passo con una omnimercificazione del mondo. Tutto è diventato commerciabile, persino il corpo umano, il sangue, i geni. Si è passati da una società che ha un mercato a una società di mercato, da una società che ha una crescita a una società di crescita che con la sua pervasiva artificializzazione della vita lacera il territorio, divora lo spazio, rode il senso dei luoghi, disintegra il tessuto sociale. È stata così distrutta ogni capacità di meravigliarsi, a favore di quella replica infinita dello stesso che è il segno distintivo dell’arte contemporanea. Ed è qui che il progetto della decrescita, con i suoi valori etici ed estetici, può fornire gli strumenti – e l’immaginario – per ricostruire non solo il tessuto locale e urbano, ma anche il senso del bello. E re-incantare il mondo.
14,00

Una morale per la vita di tutti i giorni

Franco La Cecla, Piero Zanini

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 160

Che regole ci si dà quando si vive in uno stesso luogo? Osservando la vita quotidiana in Sicilia come in Nuova Guinea, nei villaggi tribali come tra chi usa lo smartphone, ci si accorge che esistono accordi non scritti su cui si costituisce una reciprocità. Una forma di morale, elastica, che sfuma in un’arte del vivere. Se questa morale manca, o si perde, come accade nelle società in crisi, allora l’idea di legge, di etica, di diritti umani, rimane senza presa. E tuttavia le società sanno produrre le proprie regole di convivenza e sono capaci di cambiarle e adeguarle alle trasformazioni che le investono. Un approccio antropologico a una visione non umiliante della vita quotidiana che non crede all’individuo isolato e nemmeno al potere supremo delle istituzioni.
16,00 15,20

Verrà il giorno. Le origini del primo maggio

Martin Cennevitz

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 200

Chicago, penitenziario di Cook, 11 novembre 1887. La macabra processione che scorta i condannati al patibolo fa la sua comparsa in perfetto orario. Gli astanti bisbigliano eccitati: lo spettacolo sta per cominciare. Quattro cappi pendono in attesa di Spies, Fischer, Engel e Parsons. Linggs si è ammazzato la sera prima per non dare questa soddisfazione al boia. Appena prima che la botola si apra, Spies spezza quell’attesa complice: «Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più potente delle voci che voi oggi soffocate! ». E aveva ragione: il loro silenzio risuona ancor’oggi, potente. La «festa» del Primo Maggio nasce così: su un patibolo eretto davanti a un pubblico scelto di autorità cittadine e grandi industriali. Siamo nella Chicago di fine Ottocento, nella cosiddetta Gilded Age, l’epoca «d’oro» della società americana. O almeno così la definisce quella ristretta élite industriale che si è selvaggiamente arricchita a scapito di milioni di lavoratori immigrati. Per questi ultimi, è piuttosto l’epoca della lotta per le otto ore e della tubercolosi, l’epoca di «piombo» in cui la Pinkerton spara impunemente contro i picchetti operai. Ed è sullo sfondo di questa feroce guerra di classe scatenata da Stato e Capitale che scorrono gli eventi tumultuosi che portano alla nascita del Primo Maggio. Ma in questo racconto quasi in presa diretta, a essere restituiti alla memoria non sono tanto i fatti storici quanto i suoi protagonisti in carne e ossa: quei semplici militanti operai che non aspiravano affatto a diventare santi o martiri, ma che al contempo non intendevano neppure rinunciare alle proprie convinzioni. O meglio, alla propria dignità. Fino a farsi ammazzare su quel patibolo che ha cambiato la storia.
18,00 17,10

Gramsci è morto. Dall'egemonia all'affinità

Richard J. F. Day

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 288

Smarcandosi da quella logica egemonica di matrice gramsciana che ha conformato l’immaginario politico del ventesimo secolo, l’evoluzione anti-totalitaria dei nuovi movimenti sociali ha portato a configurazioni inedite che hanno riproposto «l’assalto al cielo» lontano dai miti e dai dogmi di quell’immaginario. Al suo posto è andata affermandosi una logica dell’affinità basata su modalità organizzative e decisionali orizzontali di chiara matrice libertaria. Non a caso tutte le lotte radicali della postmodernità – antisessiste, anti-razziste, anti-capitaliste, indigeniste, altermondialiste… – hanno chiaramente mostrato come l’idea di una liberazione cosmopolita sotto un unico segno sia una fantasia non solo modernista ma di fatto totalitaria. Ed è appunto questo il punto centrale della riflessione di Day: mostrare – con un occhio attento al «laboratorio Italia» – come le persone possano realizzare ciò che desiderano in modo autonomo, orizzontale e locale, riducendo al minimo dominio e sfruttamento.
19,00 18,05

Prison lives matter

Francesca Cerbini

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 208

Cosa succede quando il concetto di istituzione totale e i suoi corollari non sono più utili a definire l’esperienza carceraria? Quando il confine tra ghetto urbano e prigione diventa poroso e sfumato ed emergono forme ibride di autogestione o co-gestione fra Stato e detenuti? In un continuo rimando tra contesti geografici e sociali molto diversi, Cerbini esplora questi interrogativi con lo sguardo dell’antropologa, ovvero partendo dalle esperienze dei soggetti che il carcere lo vivono e dalla loro visione del mondo. Grazie alle numerose etnografie condotte nell’ultimo decennio all’interno degli istituti di pena del Sud e del Nord globale, si profila così un radicale cambio di prospettiva che scardinando l’univocità del penitenziario ideale, sinonimo di ordine e disciplina, permette di riconsiderare le connessioni e la continuità tra dentro e fuori, tra carcere e società. Un mosaico di narrazioni e contronarrazioni in grado di restituire la multiforme violenza della governance del carcere contemporaneo e gettare le basi per un nuovo statuto teorico dell’istituzione penitenziaria.
18,00 17,10

Piccola storia dell'anarchismo

Marianne Enckell

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 136

La storia dell’anarchismo è spesso raccontata attraverso i suoi personaggi più famosi, ma si tratta in realtà di una semplificazione che oscura una storia meno nota ma altrettanto importante: quella costruita collettivamente dalle schiere di uomini e donne che hanno scelto di ribellarsi al dominio. A ogni costo. Ed è appunto questa cavalcata anonima nel tempo e nello spazio che ci racconta Enckell: dalle prime organizzazioni operaie di metà XIX secolo fino ai black bloc di inizio XXI secolo, passando per la nascita dell’Internazionale antiautoritaria, l’ascesa del sindacalismo d’azione diretta, le rivoluzioni del Novecento e la catastrofe dei totalitarismi. Una storia di sconfitte, certo, ma anche di rinascite continue: dopo il 1945, con l’ascesa dei movimenti antimilitaristi e le battaglie per la decolonizzazione; dopo il 1968, con l’esplosione della controcultura libertaria; dopo il 1999, con le lotte antiglobalizzazione e l’emergere di inedite pratiche radicali. Una piccola storia di uomini e donne qualunque caparbiamente decisi a cambiare il mondo.
14,00 13,30

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