Limina
Io, l'Inter e il mio calcio mancino
Mario Corso, Beppe Maseri
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2013
pagine: VI-161
Per la prima volta Mario Corso, pur con la proverbiale timidezza, si racconta a cuore aperto, con aneddoti e confessioni inedite. Una veloce escursione nella sua vita privata, l'infanzia e la famiglia nel dopoguerra a San Michele Extra ("l'ingrata San Michele"), l'acquisto a 17 anni non ancora compiuti da parte dell'Inter, dove in brevissimo tempo si impone come protagonista indiscusso della Grande Inter euro-mondiale. La scarsa simpatia nei suoi confronti del Mago Helenio Herrera, che ogni anno ne chiedeva la cessione, l'affettuosa ammirazione del presidente Angelo Moratti, la stima da parte dell'immenso Pelé che lo voleva al Santos, il tribolato rapporto con la Nazionale (con la clamorosa ribellione al ct Fabbri) e la lunga, e ingiusta, squalifica internazionale per il fattaccio contro il Borussia Moenchengladbach, il mesto esilio al Genoa (nonostante l'insistenza di Boniperti per averlo alla Juve) dove finisce la carriera per un triplice infortunio alla stessa gamba. Poi allenatore e scopritore di talenti in molteplici squadre, fino a quando Massimo Moratti, che sta progettando la sfida di una nuova gloria nerazzurra, lo rivuole accanto a sé. "Piede sinistro di Dio", "Mandrake", "Paganini", geniale e un po' indolente, Mario Corso - i calzettoni arrotolati sulle caviglie in segno di omaggio al suo idolo Sivori sapeva inventare dribbling irriverenti e traiettorie impossibili (famosa la sua punizione "a foglia morta"), gol e assist straordinari.
Ho scelto di stare davanti alla porta
Sandro Mazzola, Marco Civoli
Libro: Libro rilegato
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 220
Sognando il Barça. L'epopea di una squadra e della sua città
Andrea Fanì
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 197
Un viaggio lungo più di cento anni di una squadra che è "més que un club", molto più di una squadra di calcio. Un'identità calcistica che si è definita attraverso la lotta politica per l'autonomia catalana e l'orgoglio della sua lingua ma facendo del cosmopolitismo dei suoi giocatori leggendari la sua filosofia. Avversaria irriducibile dell'altra grande, il Real, che era bandiera del franchismo in ascesa, la squadra blaugrana ha costruito con lacrime e sangue la sua visione del mondo, tra difficoltà economiche e vittorie in serie, cadute e resurrezioni, mille piccole e grandi storie, dal sogno di Joan Gamper a Paulino Alcantara, l'attaccante che voleva fare il medico, da Suñol, il presidente fucilato dai franchisti, a Kubala, convinto a firmare l'ingaggio dopo una sbronza, a Messi, il bambino che non cresceva, il cui destino si decise nel ristorante di un circolo di tennis... e in mezzo le magie di Pep Guardiola, "figlio" di quel Cruyff che aveva portato in Spagna il suo calcio divino, e ancora le bellissime avventure, finite male, di Maradona e Ronaldo, di Eto'o e Ronaldinho... Una squadra e una città diventate una cosa sola, una sola anima.
Maledette classifiche. Tra boxe e tennis, vita e imprese di 100 campioni
Rino Tommasi
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 176
Rino Tommasi, maestro del giornalismo sportivo, ci racconta a suo modo le due passioni che maggiormente ne hanno segnato il percorso professionale: il tennis e la nobile arte. Attraverso una carrellata di profili dei più grandi tennisti e dei più grandi pugili della storia, puntuale e documentata nei minimi particolari, ci racconta l'evoluzione delle due discipline sul piano tecnico e su quello organizzativo. Mettendo in luce le caratteristiche e i punti di forza dei migliori delle varie epoche, delinea la figura dell'inesistente atleta perfetto. Da Joe Louis a Muhammad Ali, da Rocky Marciano a Bob Foster, e ancora da Rod Laver a Björn Borg, Da McEnroe a Rafa Nadal, un'analisi dettagliata e ragionata, scrupolosa fino al limite del verbo tommasiano, dove numeri e cuore si alternano e si bilanciano. Il più grande non esiste, non essendo possibile estrapolare il campione dal contesto storico nel quale si è espresso, ma la grande boxe e il grande tennis sì, e Tommasi è qui a raccontarceli.
Inseguendo Bolt. Lungo un percorso che conosco
Pietro Paolo Mennea, Daniele Menarini
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: VI-213
L'uomo più veloce del mondo è una figura mitica, che abita l'immaginario di tutti i popoli della terra in ogni epoca, da Achille ai supereroi. Oggi quel mito ha il volto e il fisico statuario di Usain Bolt, che calamita l'attenzione dei media ben oltre i confini dell'atletica. Anche Pietro Mennea è stato l'uomo più veloce del mondo. Per diciassette anni. Tanto è durato il suo record dei 200 metri (19"72) oggi detenuto dal giamaicano. Due atleti dal fisico diverso che in epoche differenti hanno affrontato da protagonisti la stessa sfida. Una posizione che permette a Mennea di analizzare il fenomeno Bolt da un punto di vista unico: quello di chi è già passato dallo stesso percorso in termini di allenamenti, infortuni, pressione mediatica, polemiche, sfide, successi e sconfitte. E solitudine. Entrambi hanno dominato le rispettive epoche, aprendo una strada totalmente nuova nei metodi di allenamento e imponendo consapevolmente un ruolo del campione sportivo che non si esaurisce nel primato.
Ho visto un Re. Luciano Re Cecconi, l'eroe biancoazzurro che giocava alla morte ed è morto per gioco
Carlo D'Amicis
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 144
"Ho visto un Re" è il romanzo della vicenda umana e sportiva di Luciano Re Cecconi, infaticabile centrocampista nella Lazio che vinse lo scudetto nel 1974, ucciso per un tragico equivoco, poco più di due anni più tardi, in una oreficeria romana. Dalla stentata infanzia, nella quale sviluppa un'attitudine alla corsa e alla fatica, fino alla consacrazione come calciatore in una squadra ricca di individualità complesse, dalla prima volta allo stadio Olimpico alle partite solitarie nel salotto di casa, dagli allenamenti all'oratorio all'incontro con la squadra del cuore durante un ritiro, il racconto in prima persona della vicenda di Luciano Re Cecconi si avventura nelle pieghe più nascoste della personalità del campione, rivelando episodi e retroscena curiosi e appassionati fino a rimettere in discussione la dinamica della sua morte. Un'appendice di articoli, interviste e documenti rivela anche il volto pubblico di uno dei campioni ancora oggi più amato dai tifosi biancoazzurri.
Il piccolo aviatore. Vita e voli di Gilles Villeneuve
Andrea Scanzi
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 160
Lo chiamavano "aviatore", Gilles Villeneuve, perché passava più tempo in cielo che a terra, e questo libro ne racconta la vita e i voli. Gli esordi sulla neve, le vittorie in Formula Atlantic. L'approdo in Ferrari, voluto dal Drake contro tutti: lui, uno sconosciuto, chiamato a sostituire Lauda. A quello sconosciuto, Enzo Ferrari vorrà bene come a un figlio. Il rapporto con Joann, con i figli. I testacoda, gli errori voluti. La scelta di non maturare, di rinunciare alla razionalità, per fedeltà insondabile a se stesso. Le vittorie, mai tantissime. L'inguaribile tristezza sul podio. La sua purezza. L'identificazione, oggi impensabile, della gente, che lo amerà come nessun altro. Una vita vissuta con l'acceleratore saldato a terra, come se avesse sempre saputo che per lui il tempo era già in scadenza. Poi, il tradimento di Imola, tredici giorni prima di morire. Una Formula 1 ridotta a mattanza, dove i piloti erano martiri e comparse. La disillusione delle ultime ore, il presagio della fine. L'ultimo volo a Zolder, senza aereo né armatura. Se n'è andato guardando le stelle, Villeneuve. Se n'è andato chiudendo un'epoca.
Pronto, qui Enzo Ferrari... Storia di un'amicizia fra un giornalista e un grande uomo
Gian Paolo Ormezzano
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 135
Un Enzo Ferrari inedito, diverso da ogni altro raccontato dai molti che, anche dopo un solo incontro, hanno pensato di poter scrivere pagine "definitive" su di lui, è quello che Gian Paolo Ormezzano omaggia a suo modo in questo libro. Un'amicizia speciale - perché tale fu - nata grazie a una particolarissima vicenda di vita, giornalistica e non solo, e maturata prima nel rapporto esclusivo di tante ore e di tanti giorni, poi "diluita" nel rapporto di affetto e stima reciproca. Ormezzano decide di rivelare il "suo", integralmente suo, Enzo Ferrari, quel personaggio " affascinante, terribile, difficile, fatto di ferro e di fuoco, di fioriture e di ruggini, di escrescenze esibite e di normalità celate, e di pietre ora preziose ora soltanto dure, di diamante e di zircone" portando anche un contributo all'immensità di quel fenomeno umano, tecnico e industriale che fu legato e intitolato al Grande Vecchio. Un Ferrari rivisto anche alla luce di come è cambiato il mondo dell'automobilismo da competizione e di come possa essere stimolante confrontare, sia pure in via teorica, il personaggio con gli eventi attuali, spiazzanti e inquietanti, della Formula 1.
Che tuffo, la vita!
Tania Cagnotto, Stefano Bizzotto
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 178
Prima tuffatrice italiana ad avere vinto una medaglia mondiale (bronzo a Montreal 2005, poi conquisterà un argento e altri tre bronzi), Tania Cagnotto è una delle grandi protagoniste dello sport italiano e mondiale, attesissima alle Olimpiadi di Londra 2012. Qui si racconta in un'autobiografia originale, spensierata, certamente intensa. Dagli esordi, ancora adolescente, ai grandi successi attuali, tra talento e costante impegno, in una disciplina complessa che richiede enormi sacrifici, oltre che una buona dose di spericolate attitudini. Figlia d'arte, la narrazione della sua straordinaria vicenda agonistica ruota intorno al fondamentale rapporto con il padre, Giorgio Cagnotto, uno dei grandissimi di sempre di questa specialità sportiva, suo allenatore e maestro di vita. Ma Tania rivela anche le vicende più private, le passioni e i propositi di una ragazza normale. Una ragazza che parla con sensibilità del suo mondo, delle sue amicizie, delle piccole e grandi occasioni e delle eccezionali esperienze che la vita le ha posto davanti. Prefazione di Giorgio Cagnotto.
Una meta dopo l'altra. Della vita e del rugby
Marco Bollesan, Gabriele Remaggi
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: IX-142
"Vissi al cinque per cento, non aumentate la dose". Lo scrisse Eugenio Montale, che in comune con Marco Bollesan ha soltanto la genovesità. Perché Bollesan non è stato un poeta, o forse lo è stato a modo suo, ma è stato, ed è, un guerriero, in campo e fuori dal campo, e ha iniziato a combattere dal primo battito della sua vita, e non ha voglia di smettere neanche adesso. Marco Bollesan ha vissuto al cento per cento, in ogni istante, dagli inizi nel Cus Genova ai tanti anni in Nazionale. Dall'esordio nella Malapasqua di Grenoble, con la benedizione di Le Mongol, agli scudetti con Partenope e Brescia. Dal Mondiale come allenatore al Sei Nazioni come team manager. Ha vissuto così perché non aveva scelta, perché nel mondo che conosceva lui si imparava a essere feroci oppure non si viveva. E per questo può dire che il rugby era relax, le battaglie erano quelle di tutti i giorni. E le racconta tutte, quelle battaglie, in campo e fuori, senza pudori e senza invenzioni, perché quello con la palla ovale è uno sport che obbliga alla verità: non puoi fingere di essere quello che non sei. Giocare a rugby, dice la leggenda del rugby italiano, è come farsi una radiografia: si capisce subito che tipo sei. E che tipo fosse Marco Bollesan lo sanno i suoi compagni, che per lui e insieme a lui avrebbero fatto qualunque cosa. Lo sanno i suoi avversari, che hanno ingaggiato battaglie senza esclusione di colpi, ma hanno sempre riconosciuto la sua grandezza...
La rivoluzione del '76. L'ultimo scudetto granata
Fabrizio Turco
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 175
Nella stagione 1975-76, trentacinque anni fa, il Toro vinceva il suo ultimo scudetto, l'unico successivo alla tragedia di Superga. Prim'ancora che una semplice vittoria in campionato si trattò di un evento con un grande valore simbolico, ancora vivissimo nella memoria collettiva: in uno straordinario ribaltamento di forze quel trionfo rappresentò una vera e propria rivoluzione, il "povero" che riesce a battere il "ricco". Il libro racconta tutti i protagonisti di quell'impresa, di quella metamorfosi, rivivendo quelle giornate memorabili, caratterizzate dalle (tante) vittorie e le (poche) sconfitte di una squadra inimitabile. Un gruppo di ragazzi che riuscì a interpretare nel modo migliore l'indomito spirito granata, fondendosi in una sintonia unica con la tifoseria e con la città. Ma il libro è anche un tuffo lieve in un passato difficile, in quegli anni Settanta caratterizzati dal terrorismo e dalla voglia di tornare a sorridere dopo la crisi e l'austerity che stavano per essere superate.